Passate settantadue ore dall'annuncio della fine anticipata del governo del cambiamento voluta dal ministro della propaganda, le piazze di Soverato, Catania e Siracusa e le spiagge del Sud Italia protagoniste del tour estivo del numero uno della Lega hanno emesso i primi verdetti. All'unanimità l'urlo dei più ha vestito l'inquilino del Viminale con i panni di "Trenta Denari". Anche e soprattutto i social network, da Twitter a Facebook, campo di battaglia che ha elevato la "Bestia" ad autentico mattatore dei quattordici mesi di governo, si sono clamorosamente rivoltati. I sostantivi traditore e bugiardo sono stati di gran lunga i più cliccati per identificare e specificare la condotta politica di chi, in barba a tutte le promesse e i proclami fatti in questi mesi, ha disatteso le speranze di un Paese che aveva creduto ad una svolta epocale della politica italiana.
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