..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 8 settembre 2019

Ambiente tossico

Siamo partiti con il piede sbagliato, mettendo subito in discussione le volontà, i proclami, gli accordi e i diktat espressi nelle settimane precedenti e nei giorni successivi la nascita del nuovo governo. Lo hanno fatto, per il momento, il vice segretario del Partito Democratico (che con il nuovo esecutivo non ha nulla a che vedere) e la neo ministra delle Infrastrutture, altra esponente dei democratici. 
E se Andrea Orlando, ex guardasigilli, ha messo nuovamente in discussione (come fatto in precedenza da quei geni del foro dei leghisti) la riforma del processo penale (separazione delle carriere, intercettazioni), Paola De Micheli, in barba alla Costituente delle idee (Riaccendiamo l’Italia. Verde, giusta, competitiva), al Presidente della Repubblica ("Nulla può estinguere il dolore di chi ha perso un familiare o un amico a causa dell'incuria, dell'omesso controllo, della colpevole superficialità, della brama di profitto"), e a Giuseppe Conte ("Evitiamo di creare sovrapposizioni e interferenze istituzionali. L'alleanza Pd-M5S non sia un Vietnam") ha trovato il modo, in una sola intervista, di pregiudicare quanto sopra. 
La gronda di Genova, il terzo valico ferroviario (smentiti dal record storico di traffico del porto di Genova Voltri), la Tav e altre opere pronte a rimpolpare le tasche del partito del cemento si scontrano terribilmente con quell'Italia ambientale e verde tanto sponsorizzata e dipinta da tutti gli attuali protagonisti del nuovo governo. La ridiscussione (e non la revoca) delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton cozza non solo con il "patto" di governo uscito dai tavoli di lavoro condivisi nelle ore pre-alleanza, ma e soprattutto con quanto dichiarato dal Capo dello Stato nel giorno della commemorazione alle vittime del Ponte Morandi. L'aver invaso il campo altrui (immigrazione, sicurezza) l'ennesima sovrapposizione di ruoli che tanto aveva minato la prosecuzione del governo giallo-verde e che sicuramente avrà irritato colui che in data 3 giugno 2019 aveva denunciato, attraverso una conferenza stampa, il disagio provato da chi il governo lo tiene in gestione. 
In un ambiente tossico simile il proseguo di questa legislatura sarà legata a quanto domani (e martedì) dichiarerà Giuseppe Conte alla Camera, in una richiesta di fiducia che dovrà necessariamente togliere ogni dubbio su volontà, proclami, accordi e diktat.

Nessun commento: