Le azioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono state giudicate totalmente appropriate e alla luce del sole dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, responsabile per le indagini sui conflitti di interesse in Italia.
Ma poi, se le azioni dell'accusato (Giuseppe Conte) sono state giudicate appropriate dall'Autorità garante, come può l'accusatore (Matteo Salvini) accusare se quella riunione del Cdm (decidere sull'esercizio o meno della cosiddetta Golden Power con riguardo all'operazione Retelit) la presiedeva proprio lui?
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