"Sono magistrato dal 1974, per tre anni sono stato giudice, poi da inquirente mi è capitato di occuparmi della loggia P2, dei fondi neri dell'IRI, di Tangentopoli, della corruzione di qualche magistrato. Alla fine, a parte la dovuta definizione giudiziaria delle singole posizioni, i risultati complessivi di questo lavoro quali sono stati? Tra prescrizioni, leggi modificate o abrogate, si è sostanzialmente arrivati a una riabilitazione complessiva di tutti coloro che avevano commesso quei reati. Con un livello di corruzione percepita che non si è modificato. E, soprattutto, con una rinnovata diffusione del senso di impunità prima imperante.
Lo strumento del processo penale è inadeguato a riaffermare la legalità, quando l'illegalità è particolarmente diffusa. Perché la giurisdizione funzioni, è necessario che esista una condivisa cultura generale di rispetto delle regole. In Italia invece la cultura diffusa è basata soprattutto su due categorie: furbizia e privilegio".
Gherardo Colombo
Gianni Barbacetto - Garzanti
Nessun commento:
Posta un commento