..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 23 marzo 2020

Sciolti come neve al sole


E' semplicemente bastato che il Presidente del Consiglio, al lavoro e in silenzio da giorni, proprio perché operativo, riaccendesse le telecamere prima di firmare un nuovo provvedimento che è tornata a scatenarsi quella schifosa e penosa propaganda politica per mettere in discussione, e si badi bene, non i contenuti ma la forma con cui nella serata di sabato il Premier si è rivolto agli italiani per comunicare la nuova stretta in virtù dei drammatici numeri enunciati poche ore prima dal Dott. Borrelli. Le opposizioni in coro, quell'infinitesimale spicchio di maggioranza e il solito stormo di sciacalli e avvoltoi annidati un tempo nelle redazioni giornalistiche (ora a casa seduti sul divano in collegamento skype) si sono alzati in volo per planare sul Premier, attaccandolo, ripetiamo: si badi bene, non sui contenuti ma bensì sulle modalità con cui ha reso pubblico il provvedimento. Non è stato digerito il luogo, Facebook (Salvini e Meloni), l'orario, le 23 e 20 (Mentana), e il modo, a detta dal 3% di maggioranza (Renzi) senza consultare il Parlamento. Piccola e doverosa precisazione: quella di sabato non era una diretta Facebook, il discorso del premier è stato diffuso, come quelli di tutti gli altri premier in passato, dal segnale audio-video della sala-regìa della Presidenza del Consiglio, a cui si sono connesse le tv che volevano trasmetterlo, il canale YouTube di Palazzo Chigi e la pagina Fb di Conte. Cioè: sono due giorni che si parla del nulla.  
Per i "Divanisti alla riscossa", come puntualmente scritto questa mattina da Travaglio, altro non è rimasto che sbraitare il nulla mischiato con il niente. D'altronde, si badi bene per la terza volta, non avendo nulla da dire sui contenuti si attaccano alla forma. Detto poi da due che hanno vissuto gli ultimi anni di vita politica assenti dai palazzi e in costante e continuo collegamento Facebook (Meloni e Salvini, le cui percentuali di assenteismo fanno impressione) Da uno che ha passato l'ultimo anno e mezzo, da senatore della Repubblica, a fare conferenze in giro per l'orbe terracqueo e a sparare ad altezza uomo sulle decisioni di quello stesso esecutivo che rappresenta (l’Innominabile). E da un direttore di telegiornale a cui sarà semplicemente girata l'anima perché non era in "maratona"; se ne farà una ragione. 
Su quanto detto e asserito nella serata di ieri dall'indossatore di felpe altrui a "Non è l'Arena" e dalla produttrice di zucchine di mare a "Live - Non è la d'Urso" meglio soprassedere. Bugie (il Parlamento e il Senato sono chiusi) e invenzioni propagandistiche (non si capisce chi deve lavorare e chi no) sciolte come neve al primo sorgere del sole.

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