..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 19 aprile 2020

Io


L'Io, statene certi, è nato per questo, questo sa fare, di questo si gratifica. Io ha creato Dio e dunque è potente almeno quanto lui.
Questo despota è tuttavia condizionato dalla qualità del sangue che lo nutre, dall'intensità degli impulsi, infine dalla potenza degli istinti, giovani leoni accovacciati ma tuttora ruggenti.
Noi non sappiamo e anzi neghiamo che esso sia all'origine di tutte le passioni, gli amori, gli odii che albergano nell'animo nostro.
L'Io è una brutta bestia, ciascuno di noi lo sa per conoscenza diretta. Ti morde il cuore, ti becca il cervello, si agita dentro lo scafandro-prigione nel quale l'hai rinchiuso, picchia colpi sordi alle tue interne pareti.
Vuole essere preso in considerazione, manifestarsi, essere guardato e ammirato.
Da chi? Da te, naturalmente. E tu muori dalla voglia di ammirarlo.
Tu sei venuto al mondo apposta per questo.
Accade talvolta anche nei rapporti tra le persone, un desiderio e anzi un bisogno di capire e di essere capiti, dedicarsi e ricevere dedicazione, manifestarsi e ammirare la manifestazione. In questi casi, che in verità non sono frequenti perché la paura di darsi è di solito assai più forte del coraggio di aprirsi e di giocare se stessi in una libera partita, è molto difficile, anzi impossibile stabilire chi possiede e chi è posseduto, chi cattura e chi è catturato.
Se il desiderio è sincero, se il bisogno è intenso, se la possibilità di scegliere supera obbligo e destino allora il gioco del vincitore e del vinto non ha luogo.
All'Io che alberga dentro di me è accaduto, e non mi dispiace. Anzi, mi consola,
E' stato più esteso che profondo. Non ha conosciuto né vette né abissi, ma vasti altopiani.

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