IPPODROMO DI MILANO25 APRILE 2008
PREMIO EMILIA - GRUPPO III
Andiamo quindi per gradi e cominciamo dal primo Gran Premio di giornata (quello che personalmente mi ha dato più emozione) vinto da LANA DEL RIO.
Il colpo a colori è sato sicuramente vedere LOVELY BI sfilare al comando in meno di 50 metri con LANA DEL RIO che è andata immediatamente a chiedere strada e a non ottenerla (in retta la rabbia di Santino (Mollo) dopo il palo era rivolta proprio ad Andrea (Guzzinati)), e con il primo quarto andato via in un velocissimo 27.6 LANA si è trovata immediatamente una corsa in salita, non avendo lo spazio per ripiegare seconda in corda per la presenza di LEONIDA GRIF. Ma ancora un colpo di scena, e questa volta in favore di LANA, ha permesso alla portacolori di Francesca Lo Bue di scendere dietro a LOVELY BI, causa l'errore proprio di LEONIDA GRIF, che dopo un paletto in 15.1 (42.8 i 600) si è estromessa permettendo alla figlia di Varenne di trovare un posto quasi insperato.Di qui in avanti, con posizioni assestate, si è andati avanti a passo più o meno costante, con primo km transitato in 1.14.0 secco.Sull'ultima piegata è successo un po di tutto; LOLLYPOP WISE, dopo percorso esterno, non ha retto l'ultima parte di gara, L'AMOUROSE si è gettata di galoppo, mentre dal fondo ha spostato LINDA DI CASEI pervenendo ai lati di LOVELY BI, mentre LANA DEL RIO non trovava ancora lo spazio per correre, ma proprio la rottura di L'AMOUROSE gli ha permesso di uscire, spostare in terza sulla retta d'arrivo, riuscire a mettersi dritta e sprintare gli ultimi 80/100 metri con la classe dei migliori e aggiudicarsi l'Emilia con una prova di assoluto valore.In pratica questa cavalla sa fare di tutto: partire, girare di fuori, stare sotto, accellerare e stoppare e fornire uno spunto di assoluto valore, insomma una duttilità tattica che potrà permettergli qualunque tipo di percorso senza subire la tattica di corsa.
Sicuramente è ancora presto per dare e fare giudizi e considerazioni su questa giovane campionessa, la cosa certa è che in prospettiva questa Varenne ha concrete possibilità di affrontare i coetanei maschietti senza nessun problema e con alle porte impegni che porteranno dritti dritti al Derby per l'entourage di LANA DEL RIO sognare in grande non costa nulla.
GRAN PREMIO D'EUROPA FILLY - GRUPPO II
Il dramma, sportivamente parlando, della giornata si è concluso a pochi metri dal palo della prova femminile del Gran Premio d'Europa, protagonista IRINA.Dopo il ritiro di IDOLE DI POGGIO e la rottura di ISLAND EFFE nelle prime fasi di avvio, si pensava ad un Gran Premio sottotono, considerando che in testa, come da pronostico, era scivolata, seppur con un 27.4 e con un siderale 12.5 di lancio, IN WISE AS, che dopo il primo quarto, Andrea Farolfi, aveva già preso in mano con un paletto in 15.5 per transitare ai 600 in 42.9.
Ma qui è cominciato lo show di IRINA che ha affiancato la battistrada accompagnandola alla metà gara passata in 57.7 con 30.4 di seconda frazione.Ma i motori erano già accesi, infatti dal palo alla retta opposta alle tribune il quarto non scritto diceva 28.9, con km transitato in 1.11.8. Ma IRINA ieri era di un altro pianeta, il terzo quarto dice 26.5!!! girando di fuori per transitare ai 3/4 di miglio in 1.26.0 spaccato. Sull'ultima piegata IRINA debellava l'ostinata resistenza di una comunque valida IN WISE AS, entrando in retta come chi aveva cominciato a correre in quel momento.Tornando al dramma sportivo, gli ultimi metri, che si stavano trasformando in un trionfo dalle proporzioni ciclopiche, si sono trasformati nell'epilogo più commovente che la giornata ha regalato, con la rottura ad una ventina di metri dal palo.L'intero parterre della tribuna di San Siro ha accolto l'errore con enorme dispiacere, avendo potuto ammirare l'impresa che stava concretizzando la figlia di Ganymede.
Alla fine ha vinto un'ottima IUMA EK, che era entrata nel parziale violento della fase di lancio, presentata al rientro in condizioni superlative e autrice di un miglio in 1.55.4, la figlia di Viking Kronos non ha rubato nulla, ma la vincitrice morale, negli occhi degli appassionati, non può che rimanere IRINA, la quale sarà presto attesa ad una rivincita.
GRAN PREMIO D'EUROPA - GRUPPO I
Da un dramma all'altro, anche se in questo caso non si è trattato di rottura.
E parliamo di IULIUS DEL RONCO. Contro ogni aspettativa è stato lui ad assumere il comando di questo Gran Premio (IGLESIAS è incappato nella classica giornata no e con alcuni problemi che in seguito saranno resi ufficiali), con un primo quarto "normale" in 28.9 e con un paletto in 15.5 che lo ha fatto transitare ai 600 in 44.5.
Pietro Gubellini aveva già cominciato a lavorare con il cronometro, vista la non presenza di IGLESIAS ad impeserirlo e con il solo IRVING RIVARCO che dopo il secondo quarto si era presentato ai suoi fianchi. Davanti alle tribune IGLESIAS aveva un guizzo, e liberatosi dalla scomoda posizione di partenza "volava" ai fianchi del leader, dando vita al match annunciato anche se con ruoli invertiti.
E qui cominciava lo show di IULIUS, il terz'ultimo quarto veniva coperto in un velocissimo 27.6, che contava addirittura un siderale 41.6 per la frazione intermedia dei 600. IGLESIAS pativa e non poco il violento parziale con il quale i due, seguiti in corda da IGOR FONT, prendevano due lunghezze abbondanti dal resto del gruppo. A questo punto, nel dopo corsa cominciavano i fatidici "ma se...", ancora un parziale in 28.6 con cui IULIUS si liberava definitivamente di IGLESIAS e dalla risalita esterna di IRRESISTIBILE e ISMOS FP. Si entrava in retta con uno IULIUS straordinariamente combattivo ma che nulla poteva contro la "freschezza", di avere seguito corda corda la lotta prematura tra i due più attesi, di IGOR FONT,che passava chiaramente ad 80 dal palo.
Meritatissima la vittoria di IGOR, anche se la vittoria a quel punto era servita su di un piatto d'argento, che ha corso il rotolo in 2.24.9 a media di 1.12.0 (record europeo per 4 anni sulla media e assoluto italiano), ma vittoria morale per IULIUS che per un motivo o per l'altro non riesce proprio ad avere fortuna negli appuntamenti che contano, sopratutto quando il cronometro dice, per i 1200 finali, 1.25.0 spaccato e non vincere.
Tornando brevemente ai "se" e ai "ma", in molti hanno detto che Pietro avrebbe dovuto fermare dopo il 27.6, e che quel penultimo 28.6 è stata la "tomba" di IULIUS nei 100 metri finali. In un primo momento è quello che ho pensato anch'io, ma analizzando meglio c'è anche da dire che IULIUS se lo cominci a mandare a quella velocità diventa cavallo difficile, anche per lo stesso Pietro e probabilmente per chiunque, da stoppare e a mente fredda c'è da dire che quello che poteva fare lo ha fatto, anzi e mi ripeto, perdere una corsa così dopo avere fatto i 3/4 di miglio finali in 1.25.0! Beh di recriminazioni c'è ne possono essere tante come nessuna.
PREMIO VENETO - GRUPPO III
Qui onestamente non c'è molto da dire, ha vinto il cavallo migliore ieri in pista.E la mossa decisiva è stata di Roberto Andreghetti, ancora una volta decisivo.Condizione strepitosa di LEONER OF BROWN, ma quando agli 800 è venuto su LUXOR DELLE BADIE, l'anticipo di Andreghetti è stato determinante.Li ha vinto la corsa, mettendosi ai lati di LOVELOCK ROC, e demolendolo di passo per arrivare in solitaria al traguardo a media d 1.14.2
Chapeau a EDY MONI, LEONER OF BROWN e ROBERTO ANDREGHETTI.Gli altri chi più chi meno sono stati tutti rimandati; da LARRY BIRD che ha sbagliato prima al via dietro la macchina e successivamente di fronte alle tribune, a LOVELOCK ROC, cavallo di prospettiva ma ancora troppo "acerbo" per questi impegni a LORD DRINK LUCY che ha patito la tattica relegandolo in corda a LAGAS BI, probabilmente il migliore del resto della compagnia e sicuramente molto più adatto alla media che alla breve, a LUXOR DELLE BADIE, che nonostante abbia fruito della miglior schiena possibile si è arreso a traguardo lontano.
di Cirdan
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