L'ultimo lavoro il 13 novembre: duemila metri in 2.28.5 con le ultime due frazioni in 27.7 e 27.5
Mattina dello scorso 13 novembre. Ippodromo di Torino. Lana del Rio lavora svelta con Santo Mollo. Andrea Guzzinati segue con attenzione lo sviluppo del rotolo. Fine del doppio chilometro. Andrea si avvicina a Santino. “Com’è?“. Santino gli porge il cronometro. “Guarda tu stesso“. Raccontata così è una situazione schematica, difficile da capire. In realtà le cose sono molto semplici. Lana quel giorno ha fatto 2.28.5 i 2000 metri, con secondo chilometro in 1.10.5, e le due frazioni conclusive in 27.7 e 27.5. Il classico lavoro spaccacronometro. Che ha ovviamente esaltato Santino. E messo sul chi va là AGuzzi, suo rivale dichiarato in prospettiva Nastro Azzurro con Lisa America. Questo il fondamentale antefatto. Sabato finalmente si correrà il Derby, e non ci sarà più il tempo per le parole. La fatica, gli sbattimenti, le scelte di tutti questi mesi verranno riassunti in due minuti e mezzo. O vinci o perdi. Vie di mezzo non ce ne saranno. Lana del Rio ha dominato la stagione 2008 fino alla batteria del Derby. Quel giorno ha fallito. Santo Mollo si è preoccupato, ha pensato alle contromisure, poi lo sciopero ha fermato tutto, regalando al trainer calabrese, piemontese d’adozione, un mese e mezzo per riorganizzarsi al meglio. Un mese e mezzo, ci dice, particolarmente proficuo. «Ci sono state tante piccole ragioni per la brutta prestazione di fine settembre. Ma di fondo Lana del Rio era stanca, dopo mesi passati in prima linea, a vincere sempre. L’ho sentita strana in sgambatura e abulica in corsa. Non era lei. Questo slittamento di oltre un mese è stata una manna piovuta dal cielo. Lana del Rio ha messo su qualche chilo, il che per una cavalla nevrile come lei è un fatto raro. Fisicamente è perfetta, mentalmente anche. Il lavoro del 13 novembre è stato straordinario. Non solo per la misura, che aveva fatto già in altri lavori precedenti nel corso della sua carriera agonistica. Ma per le modalità, la voglia, l’azione, la perfezione meccanica. Quel giorno ho capito di avere di nuovo a che fare con la miglior Lana del Rio». E il cielo, come cantava Rino Gaetano, è diventato sempre più blu... «Diciamo che mi sono tranquillizzato. Ho rivisto la vera Lana del Rio, non quella sgualcita dell’eliminatoria. Ieri (mercoledì, ndr) l’ho lavorata per l’ultima volta, un normalissimo 2.45 con 29 ad arrivare. Ovviamente non serviva altra velocità, solamente una rifinitura. Che è stata perfetta. Non potevo avere risposte migliori. Lana è pronta per fare una gran corsa. Domani (ieri, ndr) mattina partirà per Roma in modo che possa fare un viaggio tranquillo, prendendo tutto il tempo necessario. Correrà per la prima volta senza ferri, manterrà invece le mezze balze». Sabato non ci sarà Lord Capar, e questa è una bella notizia. «Senza dubbio sì. Innanzitutto scaleremo una posizione, e tra il sei e il sette c’è una bella differenza. E poi non ci sarà quello che era considerato un partitore provetto, il rivale che non sarebbe stato possibile scavalcare al via. Io ho sempre pensato che Lana del Rio è superiore a Lord Capar, in ogni caso si tratta di un forfait che, egoisticamente, non può che farmi piacere». Pare di capire che hai dissolto ogni dubbio tattico. Domani si parte a tutta. «Credo proprio di si. Con Lord Capar in pista avrei avuto parecchie remore. Così no. So bene che anche Lisa America potrebbe provare a partire, ma sono convinto che Lana sia una scattista più naturale di Lisa, lei aggredisce lo stacco, per cui penso di poterla superare. Certo, non dovessi riuscirci saranno guai, o meglio saranno guai se si rimarrà allo scoperto, perchè l’eventuale seconda posizione alla corda non sarebbe poi male». Temi solo Lisa America? «A dire il vero non temo nessuno. Ma credo che Lisa sia la rivale più pericolosa. Senza dimenticare Light Kronos, che se dovesse trovare corsa mossa potrebbe risultare devastante allo speed. Immagino che Bellei sarà prontissimo a sfruttare eventuali lotte premature tra Lana e Lisa. Però come potenza Light a mio avviso è inferiore». Ultima domanda. Della condizione di Lana del Rio ci hai detto tutto. Santo Mollo invece come sta? La tripletta di martedì a Milano sembrerebbe un bell’indizio di... condizione smagliante. «Sono state tre vittorie importanti dopo un periodo di forma meno esplosivo rispetto a quest’estate. D’altronde il ritmo dei miei primi sei-sette mesi di 2008 era difficile da mantenere. Posso dirti che sono in piena forma, e più tranquillo rispetto a fine settembre. Non vedo l’ora che sia sabato per correre questo Derby, una corsa per la quale sto lavorando dall’inizio dell’anno. So da molto di avere una cavalla super. Ormai l’ha dimostrato vincendo quattro gruppi uno. Mi sembrerebbe una giusta conseguenza vincere anche nel giorno più importante». Come dargli torto?
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