Conte, Di Maio e Toninelli hanno certificato la disponibilità a farsi processare insieme a Salvini sul caso Diciotti; affidando ai giudici il compito di stabilire se quel comportamento fosse lecito o illecito. Di più: sollecitano il Tribunale a disporre un giudizio immediato, per sapere subito se certe cose sono reato o no.
Votare il "no" a procedere, oltre a perdere le ragioni profonde del loro esistere, rischierebbe paradossalmente di portare a processo tutti tranne Salvini.
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