Per giorni e settimane e senza soluzione di continuità i mezzi d'informazione e una buona parte della politica italiana ci hanno fatto bere, con l'imbuto, la notizia che la riforma della prescrizione in vigore dal primo gennaio del 2020 era il male assoluto per il futuro della giustizia italiana. Un virus che secondo i baluardi della civiltà occidentale avrebbe infettato processi, imputati, vittime e colpevoli, calpestando di fatto i diritti e usando barbarie verso gli stessi.
Poi, nei giorni in cui siamo stati tutti travolti dal coronavirus e talk show e giornali hanno smesso di commentare la tanto bistrattata riforma Bonafede, ecco che la Commissione Ue l'ha promossa a pieni voti: "Legge su stop dopo il primo grado è benvenuta. In linea con raccomandazioni".
In pratica Bruxelles ha benedetto, dopo anni di solleciti, la legge fortemente voluta dal guardasigilli Alfonso Bonafede, spiegando che "una rapida adozione di queste misure, assieme ad altri provvedimenti volti ad affrontare l'elevato numero di cause dinanzi ai tribunali d'appello, potrebbe migliorare l'efficienza della giustizia penale e l'efficacia della lotta alla corruzione".
Per giorni e settimane e senza soluzione di continuità le opposizioni ci hanno fatto bere, con l'imbuto, la notizia che le misure adottate dall'esecutivo per contrastare il coronavirus non erano in linea con quanto invece si sarebbe dovuto e potuto fare.
Poi, nel mentre il numero uno di Via Bellerio chiedeva al Colle un incontro per esporre le proposte del Carroccio per fronteggiare l'emergenza, l'Organizzazione Mondiale della Sanità promuoveva a pieni voti le iniziative adottate dall'Italia sulla specifica.
Hans Kluge, a capo del ramo europeo dell'Oms, si è complimentato per la gestione dell'emergenza: "Medici e infermiere sono gli eroi in prima fila" ha detto in conferenza stampa con il ministro della Sanità. Le misure messe in campo dall'Italia sono state risolute e veloci, in linea con quanto previsto dalle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ora, passati i giorni e le settimane dove gli esperti e anche i non esperti hanno parlato di tutto tranne che di prescrizione, di processi, di barbarie, dell'Innominato, di Sanremo, di Morgan e di Bugo, tutti prodighi a "testimoniare" che:
- il Governo si sta sbriciolando;
- il Governo non è adatto a gestire la normalità, figuriamoci l’emergenza (gli altri invece tutti illuministi);
- il Governo in mano a Conte non farà ripartire l'Italia.
Di sicuro questo "gioco" sta provando ancora una volta a sgambettare un esecutivo che invece alla vista della Commissione Ue e a quella dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è stato promosso a pieni voti.