Morning Gooners,
trovo emozionalmente incredibile quello che in questa fase della stagione ci sta capitando. Non passa partita che qualcosa non succeda, che una giocata non ci regali l'imbattibilità, che uno scontro non ci tolga risorse umane, che il cuore non smetta mai di farci mettere in campo qualcosa che gli altri (forse) non hanno.
Non è bastato, ieri, terminare la prima frazione di gioco con un doppio infortunio e uno Loris in formato oggi le paro tutte per farci smettere di combattere, anzi. I primi dieci minuti della ripresa hanno testimoniato il nostro coraggio, la nostra determinazione, il crescere della condizione atletica. E non è bastato nemmeno l'essere andati sotto alla prima palla goal capitata agli Spurs per farci crollare mentalmente, anzi. La lucidità da quel momento in poi c'ha fatto creare diverse occasioni.
Concretizzando, purtroppo, con il solo Alex.
L'avremmo ampiamente meritata. Perché l'abbiamo giocata da North London Derby, perché l'abbiamo aggredita, fatta nostra, dall'inizio alla fine. E questo è un bene per il domani, a prescindere dal risultato. Indubbio che l'aver perso sia Arteta che Ramsey fa guardare alle prossime settimane con più preoccupazione. Gli impegni che avremo da qui alla sosta per le nazionali ci diranno con più chiarezza chi e cosa siamo diventati. Galatasaray mercoledì all'Emirates per la seconda giornata del Gruppo D di Champions e Chelsea a Stamford Bridge domenica 5 ottobre due match che metteranno alla prova l'aspetto che più di ogni altro vorremmo fosse migliorato. O meglio.
Quell'aspetto, vista l'imbattibilità che continuiamo a mantenere, dovrà essere confermato.
Tutti i match fino ad oggi disputati, compreso il primo tempo della sconfitta di Dortmund, hanno dimostrato che siamo duri a morire.