..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 29 novembre 2012

RATINGS: EVERTON 1-1 ARSENAL

Wojciech Szczesny 7.5: il migliore in campo per distacco, e questo è indubbiamente lo specchio del match del Goodison Park. Sul goal di Fellaini commette l’errore di “fare fuori” il pallone calciato dal centrocampista belga.

Bacary Sagna 5.5: serata negativa sotto ogni punto di vista. Dai suoi piedi nasce il goal del pareggio, dai suoi piedi poteva nascere il goal del vantaggio Toffees.

Per Mertesacker 6.0: senza infamia e senza lode, in un match che l’ha visto più di qualunque altro patire il gioco fisico degli avversari.

Laurent Koscielny s.v

Thomas Vermaelen 6.5: dopo l’uscita di Koscielny torna nel mezzo e porta a termine un match che lo rivede protagonista nel ruolo a lui più congeniale.

Kieran Gibbs 6.0: spinge meno del solito ma con Walcott davanti a se nella ripresa è colui che cerca di più la fase offensiva.

Mikel Arteta 6.0: nelle ultime due gare paga i molteplici impegni ravvicinati e la fase difensiva patisce più del dovuto.

Aaron Ramsey 6.0: parte bene, dialogando con Theo per il goal dell’immediato vantaggio. Alla distanza, come il resto della squadra, cala vistosamente.

Gervinho s.v

Santi Cazorla s.v: praticamente non s’è mai visto. Ha bisogno assoluto di tirare il fiato.

Francis Coquelin s.v

Theo Walcott 7.0: lui segna sempre e da la sensazione di essere il giocatore più in forma che abbiamo.

Olivier Giroud 5.0: non la prende mai e la squadra patisce a dismisura il recupero sfera dei ragazzi di Moyes.

Arsène Wenger 5.5: avrebbe dovuto far rifiatare Cazorla, avrebbe potuto inserire Arshavin.

MATCH REPORT: EVERTON 1-1 ARSENAL

E’ stato un match difficile, dove la condizione atletica ha influito per tutti i novanta minuti di gioco.

MATCH REPORT: EVERTON 1-1 ARSENAL

E’ stato un match difficile, dove la condizione atletica ha influito per tutti i novanta minuti di gioco. Uscire dal Goodison con un punto è comunque risultato di tutto rispetto, visti i precedenti con cui le big del campionato hanno abbandonato Liverpool leccandosi le ferite, ma dopo il fulmineo vantaggio firmato da Walcott ci si sarebbe aspettati sicuramente qualcosa di più.
Invece la manovra è stata lenta e prevedibile, gli uomini che avrebbero dovuto farci cambiare marcia non sono risultati al termine protagonisti di un match che avrebbe potuto farci fare un salto importante in classifica.
Santi Cazorla su tutti, ombra di se stesso per tutti i novanta minuti disputati e con il senno di poi (ma anche in pre-match) un turno di riposo avrebbe giovato di gran lunga, sia per il prossimo match che soprattutto per ieri sera, dove un Coquelin più fresco avrebbe potuto cambiare quegli equilibri che invece sono rimasti tali.
Ma è stato l’insieme a risultare lento e prevedibile, surclassato a centrocampo da un Everton decisamente più in palla.
Alla fine usciamo con due pareggi da due trasferte complicate, perdendo due punti dalla vetta della classifica ma rimanendo in zona “ce la possiamo fare” per il proseguo della stagione.
Sabato pomeriggio torneremo all’Emirates Stadium, e qualche cambio sarà necessario per superare uno Swansea tornato in forma e sicuramente pericoloso.

MATCH PREVIEW: EVERTON – ARSENAL

Sarà un match vitale, come detto in conferenza stampa da Arsène Wenger, un match dove affronteremo una squadra in forma e con una delle migliori partenze in Premier League degli ultimi anni. Non sarà facile uscire dal Goodison Park con l’intera posta, non sarà facile, per chiunque e come già dimostrato in questo inizio di stagione (chiedere info a Sir Alex Ferguson), affrontare i ragazzi di David Moyes, sempre più proiettati verso una stagione che potrebbe vederli accedere in Europa.
Partiamo per Liverpool con la squadra praticamente al completo, eccezzion fatta per Diaby e Rosicky, ormai pronti a rientrare in prima squadra, e con alcuni elementi, vedi Walcott, Wilshere e Sagna, che hanno avuto un turno di riposo per recuperare completamente energie e piccoli fastidi fisici.
Non credo che per questo match Wenger opti per altri cambi come fatto per il match contro i Villans, e di conseguenza la formazione che scenderà in campo sarà probabilmente questa. In porta ci sarà un rigenerato Szczesny, ottima la sua prova contro i ragazzi di Lambert, in difesa tornerà a destra Bacary Sagna mentre a sinistra sarà riconfermato Gibbs. Al centro, e qui sta l’unico dubbio al momento, saranno in tre a contendersi due maglie, con Mertesacker e Koscielny che partiranno in vantaggio rispetto a capitan Vermaelen.
A centrocampo il rientrate Wilshere prenderà il posto di Ramsey affiancando Arteta, mentre Santi Cazorla si posizionerà a ridosso del trio d’attacco composto da Walcott a destra, Podolski a sinistra e Giroud al centro.
Questa a grandi linee dovrebbe essere la formazione che affronterà, in un match vitale per il proseguo del torneo, l’Everton.
Nella conferenza stampa pre-match, Wenger si è anche soffermato sull’importanza del recupero pieno di Rosicky, ad oggi l’unico che potrebbe far rifiatare con qualità e presenza Santi Cazorla, vero stacanovista di questo inizio di stagione.
Ma ora è tempo di pensare all’Everton. C’mon Gunners!!!

mercoledì 28 novembre 2012

MATCH PREVIEW: EVERTON – ARSENAL

Sarà un match vitale, come detto in conferenza stampa da Arsène Wenger, un match dove affronteremo una squadra in forma e con una delle migliori partenze in Premier League degli ultimi anni.

domenica 25 novembre 2012

RATINGS: ASTON VILLA 0-0 ARSENAL

Wojciech Szczesny 7.0: si erge a muro invalicabile del Villa Park, respingendo ogni conclusione dei ragazzi di Lambert. Il suo ritorno è coinciso con prestazioni di grande livello, confermando il talento.

Carl Jenkinson 6.0: qualche ruggine di troppo dopo l’eccellente inizio di stagione. La sosta forzata ai box ne limita la spinta e la fiducia, ma al termine dei novanta esce dal campo senza aver commesso errori.

Per Mertesacker 7.5: allo stato attuale è il miglior centrale difensivo dell’intera Premier League.

Laurent Koscielny 7.0: allo stato attuale è il secondo miglior centrale difensivo dell’intera Premier League.

Kieran Gibbs 6.5: dopo appena cinque minuti ci si accorge quanto è mancato in questo periodo. Le sue sovrapposizioni sulla fascia mancavano più dell’acqua nel deserto e in fase di contenimento non si fa mai scappare l’uomo.

Mikel Arteta 6.0: mi sarei aspettato molto di più quando si poteva e si doveva cambiare i ritmi alla gara. Non commette errori ma al tempo stesso non offre quel cambio di marcia che avrebbe potuto portare i tre punti.

Aaron Ramsey 6.5: gioca una grande gara, fatta di presenza costante ed incursioni. E’ l’uomo che va più vicino al goal, ed in più occasioni.

Santi Cazorla 6.0: patisce sicuramente un po’ di stanchezza e su di un campo pesante come il piombo fatica nell’ultima mezz’ora.

Alex Oxlade-Chamberlain 6.0: parte discretamente ma alla fine non riesce ad essere decisivo come in altre circostanze.

Lukas Podolski 6.5: a me lui piace sempre, anche quando non riesce a trovare quegli spazi capaci di renderlo superlativo.

Olivier Giroud 6.0: viste le condizioni del campo e la disposizione tattica avversaria avrebbe dovuto accentrare tutto il gioco su di se, facendo salire la squadra e difendendo meglio la sfera. Non gli riesce quasi mai, ma l’impegno è sempre costante.

Francis Coquelin s.v

Andrey Arshavin 6.5: entra ed è subito pericoloso, mettendo in campo classe e voglia di esserci. Lo ripeto: ad oggi potrebbe essere un fattore positivo.

Gervinho s.v

Arsène Wenger 6.5: tra scelte obbligate e quelle giuste nel finale di match non ha molto da rimpiangersi.

MATCH REPORT: ASTON VILLA 0-0 ARSENAL

Un punto guadagnato o due punti persi? Difficile dirlo, anche perché dal match disputato al Villa Park sono uscite cose positive ed altre meno.

MATCH REPORT: ASTON VILLA 0-0 ARSENAL

Un punto guadagnato o due punti persi? Difficile dirlo, anche perché dal match disputato al Villa Park sono uscite cose positive ed altre meno.
Di positivo c’è sicuramente da sottolineare l’essere usciti dal campo senza aver subito reti, e, coincidenza, con Jenkisnson a destra e Gibbs a sinistra. Soprattutto quest’ultimo ha nuovamente permesso alla squadra di spingere sull’out di sinistra e di coprire quella zona di campo dove ultimamente abbiamo patito più del dovuto.
Bene, anzi benissimo i nostri due centrali, che hanno confezionato un match senza errori e guidato il reparto come meglio non si poteva. Sarà paradossale ma difensivamente parlando abbiamo tre giocatori che sarebbero titolari in qualunque squadra d’Inghilterra, e a noi ci tocca lasciarne uno in panchina.
Positiva anche la prova di Ramsey, che ha dimostrato di essere un ottimo “rincalzo” nei momenti in cui c’è bisogno di far rifiatare i così detti titolari.
Di negativo, se così lo si vuol chiamare, c’è stato il non cambio di ritmo nei momenti in cui il match ne avrebbe avuto bisogno. Certo, le condizioni del terreno di gioco, pesante, e le condizioni meteo, pioggia fitta, non hanno agevolato, in più i Villans hanno giocato un match cercando di non prenderle e di portare a casa un punto per far morale e classifica, però i nostri centrocampisti non sono mai riusciti a dare profondità alla manovra e ad effettuare quelle giocate in velocità che hanno più volte cambiato l’inerzia degli incontri.
A fine anno questo pareggio al Villa Park sarà sicuramente valutato meglio, e la trasferta che ci aspetta tra pochi giorni al Goodison Park potrebbe già far vedere questo punto come guadagnato.
Mercoledì sera a Liverpool ci saranno ancora dei cambi, con il probabile rientro tra i titolari di Walcott, l’uomo che senza se e senza ma sarà capace di dare la svolta definitiva a questo campionato.

sabato 24 novembre 2012

MATCH PREVIEW: ASTON VILLA – ARSENAL

Otto giorni fa avevamo aperto la preview del North London Derby indicando come decisivi i due match a cui saremmo andati incontro: il Derby appunto e la sfida di Champions contro il Montpellier. A otto giorni di distanza ci ritroviamo in questo sabato a commentare come entrambi siano andati come avremmo voluto, e come entrambi c’hanno permesso di: a) battendo il Tottenham abbiamo recuperato punti sulla testa della classifica; b) battendo il Montpellier (e con la vittoria dello Schalke04 sull’Olimpyakos) ci siamo qualificati per il tredicesimo anno consecutivo agli ottavi della coppa dalle grandi orecchie.
Sono stati giorni di grande festa e di grande passione dalle parti di Ashburton Grove, momenti che in un modo o nell’altro hanno già segnato parte di questa stagione, permettendoci di centrare uno degli obbiettivi stagionali e di superare, sia in termini di risultato che di classifica, gli acerrimi nemici degli Spurs.
Ora si riparte, e saranno altri giorni di impegno e di difficoltà, quattro giorni che ci vedranno disputare due difficili partite lontano da London Colney: oggi con l’Aston Villa, mercoledì contro l’Everton.
I Villans stanno vivendo un momento di indubbia difficoltà, e la loro posizione in classifica ci induce a non sottovalutare l’impegno di questa sera. I cambi alla guida tecnica di questi ultimi anni hanno portato una delle formazioni storiche inglesi a vivere momenti poco esaltanti e nonostante l’arrivo di uno dei tecnici emergenti più preparati il loro inizio di stagione non è stato come molti tifosi si aspettavano.
Sarà di conseguenza importante e basilare scendere in campo con la giusta cattiveria, con il giusto agonismo con la massima concentrazione, perché questo week-end potrebbe portarci nuovamente a guadagnare punti sulla testa della classifica, visto il big-match di domani pomeriggio tra il Chelsea ed il Manchester City, le probabili (una matematica) grandi escluse dall’Europa che conta.
Per l’impegno di questa sera è certa l’assenza di Theo Walcott, fatto precauzionalmente riposare in vista della sfida di mercoledì che ci attende al Goodison Park. Mancheranno anche Andre Santos, fermo ai box per un problema ai muscoli addominali, Thomas Rosicky, che rientrerà in prima squadra lunedì e Abu Diaby, ormai prossimo al pieno recupero.
Per la sfida contro i Villans, Arsène Wenger avrà nuovamente a disposizione Kieran Gibbs, pienamente recuperato, anche se una sua presenza dal primo minuto non è data per certa.
La formazione dovrebbe così riconfermare l’undici sceso in campo mercoledì sera contro i francesi, con Szczesny tra i pali, Sagna, Mertesacker, Koscielny e Vermaelen in difesa, Arteta, Wilshere e Cazorla a centrocampo, Oxlade, Podolski e Giroud in attacco.
Gli unici ballottaggi che faranno decidere a Wenger chi schierare dal primo minuto riguarderanno Chamberlain e Ramsey per un posto a centrocampo e Koscielny e Gibbs per n posto in difesa, con l’eventuale spostamento al centro di Vermaelen.
Poche ore e ne sapremo più, ora non rimane che indossare i vessilli e dirigersi verso il Villa Park, a vivere novanta minuti di passione e tifo. C’mon Arsenal!!!

MATCH PREVIEW: ASTON VILLA – ARSENAL

Otto giorni fa avevamo aperto la preview del North London Derby indicando come decisivi i due match a cui saremmo andati incontro: il Derby appunto e la sfida di Champions contro il Montpellier.

giovedì 22 novembre 2012

MATCH REPORT: ARSENAL 2-0 MONTPELLIER

Per il tredicesimo anno consecutivo raggiungiamo gli ottavi di finale, tra le migliori sedici d’Europa, e questo è di per se un risultato che va oltre tutte le parole fatte in questi anni in fatto di trofei vinti e non vinti.

domenica 18 novembre 2012

RATINGS: ARSENAL 5-2 TOTTENHAM HOTSPURS

Wojciech Szczesny 6.0: Sul goal non può nulla, anzi, fa il miracolo sulla prima conclusione di Defoe. Sul secondo poteva (forse) fare di più. Per il resto un pomeriggio abbastanza ordinario.

Bacary Sagna 6.5: Da quando abbiamo avuto la superiorità numerica sfrutta la fascia come ai bei tempi, facendone zona di conquista e di pericolo.

Per Mertesacker 7.0: Mezzo voto in meno per il buco lasciato in occasione dello svantaggio. Ma segna il suo primo goal con la maglia dei Gunners, riportando la momentanea parità, nel match che conta e vale più di qualunque altro.

Laurent Koscielny 8.0: Gioca una match da manuale del calcio.

Thomas Vermaelen 6.5: Decisamente meglio rispetto alle ultime gare, soprattutto nella ripresa.

Mikel Arteta 6.5: Non risente di quel rigore, entra in campo convinto, determinato e quando Webb dice ad Adebayor che per lui il match è finito si impossessa del centrocampo e fa girare l’Arsenal a mille.

Jack Wilshere 7.0: La settimana di riposo gli ha fatto bene, e si vede.

Aaron Ramsey s.v

Santi Cazorla 7.0: Il viaggio a Panama sembra averlo fatto suo fratello gemello, perché lui corre, combatte, non si ferma un solo istante, confezionando l’assist che manda Giroud a siglare il 3-1 e il suo quarto centro stagionale. Clonatelo.

Lukas Podolski 7.0: Gioca la solita ottima pertita in fase di copertura. Con maggiori spazi mette in campo tutto il suo talento offensivo, che gli fa realizzare la rete del vantaggio e l’assist per Santi.

Alex Oxlade-Chamberlain 7.0: Entra e distrugge tutto quello che incontra dalla sua parte. L’assist a Walcott è emblematico.

Theo Walcott 9.0: Rinnovategli il contratto.

Olivier Giroud 8.0: Godo come pochi a dargli questo voto e a vederlo giocare come ha fatto oggi. L’ho aspramente criticato dopo Manchester, giudicandolo non adatto. Precedentemente l’avevo sempre “salvato” grazie al cuore che c’ha sempre messo. Da due gare sta vincendo il secondo, e con lui vince anche l’Arsenal.

Arsène Wenger 6.5: L’espulsione di Adebayor gli agevola il compito, portato al termine nel migliore dei modi.

HIGHLIGHTS GUNNERS VS SPURS

MATCH REPORT: ARSENAL 5-2 TOTTENHAM HOTSPURS

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MATCH REPORT: ARSENAL 5-2 TOTTENHAM HOTSPURS

In molte circostanze, in quasi tutti gli episodi, si decidono gli esiti delle partite, quello che alla fine sarà il risultato con cui si chiuderà il match. A volte è a favore, altre meno, altre ancora per niente.
Basti pensare a soli otto giorni fa, quando quel pallone calciato dagli undici metri da Arteta s’è infranto sulle mani di Schwarzer. Un episodio che c’ha visto uscire dal campo con un solo punto da mettere in classifica.
Oggi l’altro episodio, quello che sul risultato di 1-0 per gli Spurs c’ha permesso di riprendere in mano la partita e condurla verso la vittoria.
Logico pensare che con un uomo in più sarebbe stata più facile, il compito agevolato e di molto. I ragazzi però hanno interpretato al meglio la situazione, sfruttando tutto quello che c’era da sfruttare e vincendo entrambi i tempi.
Ci voleva carattere e spirito per rimontare il goal di svantaggio e dirigere il match verso una nostra vittoria, ci voleva accortezza e pazienza per non subire contropiedi che avrebbero potuto farci male.
In questo siamo stati bravi, esemplari, giocando un match praticamente perfetto.
Ho appena votato sul sito ufficiale dell’Arsenal, Theo Walcott come migliore in campo, ho appena terminato di redarre i Ratings dando 9 a Walcott, commentando semplicemente così: rinnovategli il contratto.
Devastante in ogni suo movimento, in ogni sua ripartenza, l’apriscatole che ci potrebbe, come detto e scritto più volte, proiettare in futuro meraviglioso.
Mercoledì sarà tempo di Champions League, per chiudere i conti, per qualificarsi agli ottavi di finale, ma stasera è tempo di sola birra e divertimento, stasera è la serata del North London Derby, vinto nello stesso anno e per due volte consecutive per 5-2.
C’mon Guys!!!

sabato 17 novembre 2012

MATCH PREVIEW: ARSENAL – TOTTENHAM HOTSPURS

Siamo arrivati al giorno del Derby, quello “vero”, quello che lo si sente per un anno intero, che ti fa respirare un’aria diversa, che ti fa godere, a prescindere da tutto e da tutti, tranne che dal risultato.
Vincere oggi, come successo lo scorso anno in un momento difficile, vorrebbe dire molte cose, significherebbe rimettersi in corsa per qualcosa che oggi appare lontana, distante, irraggiungibile.
Ma noi siamo l’AFC, e ogni cosa può essere superata, combattuta, vinta, a partire proprio dal North London Derby.
Chi calcherà il prato dell’Emirates tra qualche ora non è ancora dato di sapere, visto che alcuni test decideranno su chi potrà affidare le armi della battaglia Arsène Wenger, ma di certo tutti i ragazzi faranno l’impossibile per essere presenti, per far parte di un pomeriggio che ha voglia di cambiare le cose.
Oggi niente possibile formazione, niente possibili tattiche, niente di niente.
Oggi solo passione, cuore, il desiderio di vedere scendere in campo quelle maglie rosse, l’essere presenti per cantare, saltare, colorarsi da testa a piedi di un amore che non smetterà mai di esistere: c’mon Gunners!!!

MATCH PREVIEW: ARSENAL – TOTTENHAM HOTSPURS

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mercoledì 14 novembre 2012

PAROLE CON IL NASO LUNGO / 2

I floricoltori sanremesi scenderanno in piazza sabato 17 novembre in quella che si definisce ancora Città dei Fiori per manifestare contro la tassa dell’Imu. La manifestazione è stata fissata per le ore 15 davanti al Casinò Municipale.
Queste le info della protesta.
No!!! La chiusura delle aziende, figlie dei costi di gestione e della concorrenza estera sono state volute e alimentate dal pressapochismo di chi avrebbe dovuto vigilare sul comparto, da chi avrebbe dovuto salvaguardare la più grossa risorsa economica del Ponente ligure, da chi avrebbe dovuto gestire un Mercato che da sempre ha attirato compratori nazionali ed internazionali, da chi avrebbe dovuto fornire alle nuove generazioni una fonte di guadagno e di specializzazione, da chi avrebbe dovuto mettere un freno agli estimi catastali più alti dell'intera penisola.

martedì 13 novembre 2012

PAROLE CON IL NASO LUNGO

"E' nostra volontà aiutare la floricoltura", l'ha affermato il Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato.
"Il settore è stato mal gestito nel corso degli anni ed oggi tutti i nodi stanno venendo al pettine", l'ha affermato il Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato. 
"Abbiamo rassicurato i floricoltori che il nostro obiettivo è quello di abbassare l'Imu sui terreni agricoli", l'ha affermato il Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato.

domenica 11 novembre 2012

RATINGS: ARSENAL 3-3 FULHAM

Vito Mannone 6.5: Era anche coperto, ma sul secondo goal dei Cottagers avrebbe potuto fare qualcosina in più. Nella ripresa sventa due pericolose conclusioni, una poco dopo aver subito il sorpasso.

Bacary Sagna 6.0: Mi sono guardato più e più volte il gol del 2-1, e Berbatov era suo. Per il resto gioca una buona gara anche se al momento manca di continuità in fase offensiva.

Per Mertesacker 6.0: Anche Per stavolta lascia qualcosa agli avversari, soffrendo la giornata positiva di Berbatov e compagni.

Laurent Koscielny 6.5: A me è piaciuto, soprattutto nella ripresa. C’ha messo veramente l’anima.

Thomas Vermaelen 5.5: Oggi affermo che la colpa non è la sua, ma da terzino non si può proprio vedere. Da quale lato nascono i goal del Fulham?

Mikel Arteta 5.5: Se conto tutte le cose che ha fatto nei novanta minuti mi fa incazzare dargli l’insufficienza. Corre, si muove, tocca centinaia di palloni, anche nei momenti down della squadra, ma dopo l’assist a Lukas stende Ruiz e sbaglia il penalty del 4-3, in una giornata che difficilmente dimenticherà.

Fabrice Coquelin 6.5: Con il senno di poi non l’avrei tolto. E’ lasciato un po’ solo quando si deve chiudere, ed il Fulham ne approfitta. Ma riesce a cavarsela con determinazione e voglia di metterci sempre quel qualcosa in più. Esce tra gli applausi.

Aaron Ramsey 5.0: Male, malissimo. Entra in campo ma non nel match, perdendo palloni a non finire e non incidendo come Wenger avrebbe voluto.

Santi Cazorla 6.0: Raggiunge come sempre la sufficienza per le enormi qualità tecniche che dimostra di avere. E’ calato rispetto a due mesi fa, e si vede.

Theo Walcott 7.0: Due assist, profondità, recuperi sull’out offrendo manforte a Bacary. Il ragazzo c’è!

Oxlade Chamberlain s.v

Lukas Podolski 6.0: Buon primo tempo, impreziosito dal gol del 2-0. Nella ripresa praticamente sparisce, soffocato dal lavoro di copertura sull’out di sinistra.

Andrei Arshavin 6.5: Entra e procura un rigore. Io continuo a sostenere che…

Olivier Giroud 8.5: Caro Olivier m’hai subito smentito. Due goal, una presenza continua ovunque, la caparbietà di prendere un palo e continuare a credere di mandare quel pallone in fondo alla rete. Il tutto con i primi dieci minuti giocati davvero male. Caro Olivier, welcome back.

Arsène Wenger 5.5: Continuo a scriverlo: dal lato sinistro vedo sempre pericoli, e non è un gioco di parole. Continuo a scriverlo: Jenkinson a destra e Sagna a sinistra, fino a che Gibbs non torna.

MATCH REPORT: ARSENAL 3-3 FULHAM

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MATCH REPORT: ARSENAL 3-3 FULHAM

Va così, come quel rigore che al novantaquattresimo s’è infranto sul braccio di Schwarzer.
Due goal di vantaggio dopo venticinque minuti di gioco sembravano il preludio ad un pomeriggio tranquillo, ricco di tante note positive e magari una goleada per dare morale e fiducia. Invece ne è uscito un pomeriggio difficile, complicato, emozionante. Anche troppo emozionante.
E’ finita con il sogno di realizzare i tre punti, di scrollarsi di dosso paure e preoccupazioni, invece quel rigore ha accentuato la difficoltà del momento, il vedere andare le cose non come avremmo voluto.
Settimana di pausa, di riflessione, in attesa di un Derby che possa accendere definitivamente la luce.

sabato 10 novembre 2012

MATCH PREVIEW: ARSENAL – FULHAM

Poche ore e saremo nuovamente in campo e questa mattina ho poca voglia di scrivere chi giocherà, chi non giocherà, contro chi e la condizione psico-fisica di questi ultimi.
In queste ultime settimane, dopo le delusioni calcistiche a cui siamo andati incontro, ho letto cose che con il calcio, con il divertimento, con la spensieratezza con cui si dovrebbero vivere certe cose poco c’azzecca. Tutti impazziti insomma. Rabbia contro questo, rabbia contro quello, delusione nei confronti del manager, ira verso la società.
Mah! Sarà che personalmente il calcio lo vivo come un momento per studiare nuovi accorgimenti tattici, sarà che mi piace guardare il match con lo spirito che ogni partita va vissuta senza pensare a quello che è stato o a quello che verrà, e di conseguenza trovo poco incline allo sport il volere sempre e comunque andare controcorrente, criticare per partito preso, commentare solo quando le cose vanno male.
Se oggi supereremo il Fulham ci sarà poco da commentare, i detrattori vivranno un week-end senza poter esternare il loro disagio (probabilmente vissuto in ogni particolare della loro vita), i più sosterranno che battere il Fulham in casa non è questo grande risultato, e via discorrendo. Se non otterremo i tre punti in palio ecco che all’improvviso i più usciranno allo scoperto, tacciando chi secondo loro non ha fatto le cose che invece si sarebbero dovute fare.
Io, invece, mi siederò tranquillamente davanti al mio televisore e godrò, a prescindere dal risultato. Certo, nei novanta minuti vivrò emozioni, magari inveirò per l’occasione sprecata o per la disattenzione difensiva, ma al triplice fischio finale, a prescindere dal risultato, sarò certo di aver vissuto un pomeriggio insieme alla mia squadra, perché alla fine quello che conta è stare con lei, nel bene e nel male, finché morte non ci separi. C’mon Arsenal!!!

MATCH PREVIEW: ARSENAL – FULHAM

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mercoledì 7 novembre 2012

RI-ELETTO

Come perfettamente previsto dai sondaggi, e malgrado il recupero di Mitt Romney, Barack Obama è stato rieletto presidente.

MATCH REPORT: SCHALKE 04 2-2 ARSENAL

Il 21 novembre, all’Emirates Stadium, avremo a disposizione il match point, la gara che ci regalerebbe per il sedicesimo anno di fila la qualificazione agli ottavi di finali, tra le migliori sedici d’Europa.

martedì 6 novembre 2012

OBAMA VS ROMNEY

Sondaggio finale Gallup: Romney 49, Obama 48. Sondaggio finale Rasmussen: Romney 49, Obama 48. Oggi Romney vota e vola in Ohio e Pennsylvania. Serata a Boston. Obama invece resta a Chicago.

MATCH PREVIEW: SCHALKE 04 – ARSENAL

read more "Match Preview: Schalke 04 - Arsenal"

domenica 4 novembre 2012

RATINGS: MANCHESTER UNITED 2-1 ARSENAL

Vito Mannone 7.0: Sul goal di van Persie non può nulla, sulle successive conclusioni dei Red Devils si oppone da grande campione. Sul rigore calciato fuori da Rooney ne aveva intuito la direzione. Nella ripresa si erge ancora a numero uno incontrastato della porta dell’Arsenal, negando a van Persie la doppietta. Esce dal campo come migliore dei nostri.

Bacary Sagna 6.5: Il migliore dei nostri insieme a Vito nella prima frazione. Dalla sua parte Young non passa mai e si rende pericoloso quando va in sovrapposizione. Bene anche nella ripresa ma non riesce a trovare collaborazione sull’out di sua competenza.

Per Mertesacker 6.0: Sbriga il compito senza grandi apprensioni, gestendo bene ogni pallone che gli finisce sui piedi. E’ il nostro migliore centrale che fino ad oggi ha dovuto togliere le castagne dal fuoco.

Thomas Vermaelen 4.0: L’errore è grosso e permette al grande ex di siglare dopo appena due minuti di gioco la rete del vantaggio. Nella ripresa si ripete, lasciando ancora un pallone stavolta sprecato dai Red Devils. Irriconoscibile.

Andre Santos 4.5: Dalla sua parte nascono i pericoli più grossi e Valencia lo salta sistematicamente ogni volta che affonda. Quando ha a disposizione dei buoni palloni da mettere nel mezzo li sbaglia tutti.

Mikel Arteta 6.0: Fatica e non poco a far quadrare la squadra non trovando in Wilshere la mano che gli permetterebbe di far girare più palla. Nella ripresa cresce e fa crescere la squadra nella fase centrale della partita.

Jack Wilshere 5.0: Brutto primo tempo, in cui non riesce mai a trovare l’acuto e facendosi ammonire per un brutto fallo a centrocampo. Nella ripresa commette l’ennesimo fallo che costringe l’Arsenal a terminare il match in dieci. Giornata da dimenticare, frutto di una condizione che diversa non potrebbe.

Aaron Ramsey 5.5: Sull’out di destra cerca di fare quel che può e la prima incursione seria dei Gunners in area United porta la sua firma. Perde però un numero importante di palloni. Esce pochi minuti dopo la ripresa per far posto a Theo.

Theo Walcott 5.5: Le fatiche di League Cup si fanno sentire e l’abbondante mezz’ora che gli concede Wenger serve solo a fargli giocare qualche buon pallone e nulla più. Sparisce dal campo dopo l’espulsione di Wilshere.

Santi Cazorla 6.5: Lontano parente del giocatore che ha entusiasmato nelle prime giornate, soprattutto nel primo tempo dove non riesce mai a trovare la giusta posizione per rendersi pericoloso. Nella ripresa ci mette tutto il suo carattere, la sua determinazione, la sua voglia di non mollare mai. Sigla un goal meraviglioso che gli vale mezzo voto in più.

Lukas Podolski 5.5: Deve gestire l’out di sinistra coprendo Andre Santos, e questo gli preclude una posizione che lo porterebbe ad agire più vicino all’area di rigore del Manchester. Nel secondo tempo rimane anonimo, sovrastato dalla densità dello United.

Andrei Arshavin s.v: Gioca pochissimi minuti.

Olivier Giroud 4.0: Oggi non lo salva nemmeno il cuore. Perde palloni in continuazione facendo fare un figurone ad Evans. Un solo tiro, seppur sul palo, non salva la sua più brutta prestazione in maglia Gunners.

Arsène Wenger 5.0: Oggi lo boccio, per una serie di motivi. Wilshere era da togliere prima, sia per la scarsa condizione che ha accompagnato il nostro numero 10 per tutta la gara ma soprattutto per il secondo giallo che alla fine è stato determinante a far rimanere la squadra in dieci uomini; Ferguson pochi istanti prima aveva optato per la sostituzione di Cleverley. Inizia con Ramsey sull’ala (anche senza palla) e fa soffrire tutto il centrocampo, a quel punto avrebbe fatto bene a far partire dal primo minuto Walcott. Giornata da dimenticare.

Gooners 10.0: Non mollano mai, sostengono sempre e comunque la squadra e negli ultimi venti minuti, sotto per 2-0 e con un uomo in meno, sono i soli che si sentono cantare all’Old Trafford (‎“We love you Arsenal we do, oh Arsenal we love you”), facendo capire ancora una volta di quanta passione è avvolto l’AFC. Loro i 3 punti li hanno portati a casa; unici!!

ARSENAL FANS

MATCH REPORT: MANCHESTER UNITED 2-1 ARSENAL

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MATCH REPORT: MANCHESTER UNITED 2-1 ARSENAL

Il calcio a volte è pazzesco, e questo risultato finale fa capire una volta di più perché le partite bisogna guardarle, approfondirle, capirle, prima di dare giudizi solo ed esclusivamente osservando il tabellino finale.
Usciamo dall’Old Trafford con un risultato negativo, senza punti (per il quarto anno consecutivo), e per chi non ha assistito al match, leggendo il semplice 2-1 finale, potrebbe capitargli di pensare ad una match equilibrato e deciso solo dall’episodio.
L’episodio c’è stato, dopo soli due minuti di gioco, ma il match, quello durato novanta minuti, ha decretato una vittoria netta e meritata da parte degli uomini di Ferguson.
Scrivo di calcio, a volte, pazzesco perché non meno di dodici mesi fa uscivamo dal Teatro dei Sogni con otto goal sul groppone, dopo aver disputato una partita vera che c’aveva visto tirare in porta venti volte, aver sbagliato un rigore e sconfitti solo dalla giornata magica di Rooney e compagni, che ogni volta che tirarono in porta tolsero le ragnatele dall’angolino. Oggi, invece, usciamo con una sconfitta di misura, dopo aver tirato in porta la pochezza di tre volte e aver subito in lungo e in largo la squadra di Ferguson, un risultato che rimane tale solo grazie alle parate del nostro Vito Mannone.
Mai in partita, mai pericolosi, sovrastati dal centrocampo e dagli attaccanti dello United, usciti dal campo tutti ammoniti (van Persie, Rooney e Young), a testimonianza che loro l’approccio al match l’hanno centrato in pieno.
Arsène Wenger questa volta lo trovato poco pronto ad affrontare una squadra che detta sinceramente non può e non ci è così superiore. La scelta di Ramsey al posto di Walcott dal primo minuto l’ho trovata indubbiamente logica, sia per la League Cup che ha tolto energie al nazionale inglese sia per aumentare il numero dei centrocampisti da opporre allo United. Peccato però che la zona di campo occupata dal gallese ha di fatto messo in inferiorità la nostra mediana e offerto poco in fase di spinta. Questo, e con la condizione approssimativa di Wilshere, ha messo in difficoltà la manovra, costretto Arteta ad operare spesso da solo e allontanato Cazorla dal centro del gioco. La chicca è arrivata nella ripresa, con Jack già ammonito e più volte redarguito da Dean. Toglierlo sarebbe stata cosa buona e giusta, come fatto da Ferguson per Cleverley, riportando Ramsey in mezzo a dare manforte ad Arteta e proponendo Walcott sull’out, e invece la gestione del nostro numero 10 è stata scellerata e poco intelligente, lasciandolo in campo fino al secondo, e quasi inevitabile, giallo, che ha lasciato la squadra in dieci e bruciato quel cambio che negli ultimi venti di gioco avrebbe, forse, potuto cambiare le cose.
Il saldo finale dopo i match contro Chelsea, United e City è nettamente in rosso, con un solo punto fatto e ben due sconfitte, con Koscielny che al novantesimo di City-Arsenal ha evitato il tre su tre.
E’ indubbiamente un ridimensionamento rispetto a quanto i ragazzi ci avevano fatto vedere nel primo mese di agonismo, è senza dubbio un punto da dove ripartire, sicuramente già da martedì sera in Champions League, per rimettere in sesto una stagione cominciata bene e, al momento, proseguita al di sotto delle speranze di tutti i Gooners.
Su questi ultimi le parole finali di questo editoriale. Negli ultimi venti di gioco, sotto di 2-0 e con un uomo in meno, hanno avuto la forza, lo spirito e la passione di cantare a squarcia gola a favore dei propri beniamini, con amore nei confronti del proprio Club. Ennesima dimostrazione di passione che rende meno amaro il pomeriggio di Manchester. Loro, come già evidenziato nei Ratings, i tre punti li hanno portati a casa.
Martedì sera sarà Champions League in casa dello Schalke 04, cantando tutti insieme: ‎“We love you Arsenal we do, oh Arsenal we love you”.

sabato 3 novembre 2012

MATCH PREVIEW: MANCHESTER UNITED – ARSENAL

Ci siamo, tra poche ore sarà tempo di Red Devils Vs Gunners, Ferguson Vs Wenger, e, volente o nolente, le telecamere punteranno l’obbiettivo sulla sfida a distanza tra van Persie e tutti i tifosi dell’AFC. Da diretto interessato dico solamente che la cosa a cui tengo di più sarà la prestazione collettiva dei nostri, sarà il risultato finale, anche perché di persone che alla fine tali non si sono dimostrate preferisco non parlarne.
A differenza di partite in cui abbiamo affrontato squadre ben organizzate a centrocampo e in difesa mi avvicino a questa sfida con parecchio entusiasmo e soprattutto fiducia, vuoi perché non considero assolutamente da titolo i ragazzi di Ferguson, vuoi perché la nostra difesa, la migliore della Premier, sarà in grado di contenere l’indubbio valore dell’attacco dei Red Devils, ma soprattutto perché il nostro centrocampo potrà, se la concentrazione sarà massima, mettere sotto quello del Manchester.
Insomma, a livello tattico prevedo un match che si possa adattare perfettamente al nostro sistema di gioco, un match che vedrà la squadra di casa costretta a gestire in vari momenti della partita il gioco con spazi che inevitabilmente si apriranno alle nostre, letali, ripartenze.
Ora gli undici che scenderanno in campo. Alcune defezioni come quella di Gervinho costringeranno una quasi formazione obbligata da parte di Wenger, un 4-4-2 compatto, solido e granitico che non vedo l’ora di ammirare in campo.
In porta sarà ancora una volta il turno di Mannone, la linea a quattro difensiva sarà composta da Sagna, Mertesacker, Vermaelen e Santos. Il centrocampo assumerà la figura del rombo, con Arteta vertice basso, Wilshere e Ramsey centrali e Cazorla vertice alto. In attacco Podolsky agirà da seconda punta con Giroud punta centrale.
Questa la line-up che prevedo in campo domani all’ora di pranzo.
Come ogni volta e specialmente in questa occasione le parole stanno a zero, non rimane altro che accendere le luci sull’Old Trafford e sciarpa al collo seguire con il cuore e la passione l’AFC: c’mon Gunners!!!

MATCH PREVIEW: MANCHESTER UNITED – ARSENAL

giovedì 1 novembre 2012

DENVER, SANDY E IL COUNTDOWN

Tra sei giorni saranno elezioni presidenziali americane. Romney o Obama? Difficile sostenerlo oggi, difficile perché anche oltre Oceano i dubbi rimangono: secondo Gallup e le testate che un tempo sostennero Obama il vantaggio attuale sarebbe per Romney, e il dibattito di Denver sembra dargli ragione. Di contro è arrivato Sandy, l'uragano, che da una parte ha distolto parecchia attenzione dall'interesse delle elezione e dall'altra ha consentito ad Obama di svolgere il "feeling the pain", il mantra di Bill Clinton nei momenti d'emergenza.