..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 30 giugno 2013

PRINCESS GRIF SUL TETTO D'EUROPA

Scrivere di cavalli è da una vita una passione vera, viscerale, che lascia spazio solo alle emozioni, alle sensazioni, quelle che un trottatore è capace di darti prima, durante e dopo ogni impegno agonistico.
Nella giornata di ieri queste pagine avevano messo nero su bianco la preview del Gran Premio d'Europa, il primo sulla pista di Vinovo, il primo spostato a fine giugno e non più nel giorno della Liberazione, scrivendo a chiare lettere di una corsa che vedeva nei maschi i favoriti della competizione e che numeri e tattica di gara avrebbero potuto modificare l'ordine d'arrivo, escludendo i tre più appoggiati dal gradino più alto, questo appannaggio dell'unica femmina lasciata iscritta nella prova Open.
Al termine dei 2100 metri le cose sono andate proprio così, e nonostante la corsa abbia avuto uno svolgimento che avrebbe potuto premiare il favorito, ha vinto la migliore in pista, per distacco. Sia in termini di vittoria ma soprattutto per l'impressione destata.
Princess Grif, Roberto Andreghetti, Fabrice Souloy e tutto l'entourage della figlia di Varenne si sono aggiudicati un Gran Premio che pone in prospettiva un futuro a dir poco roseo, sicuramente ricco di appuntamenti fuori dai confini nazionali.

sabato 29 giugno 2013

WELCOME BACK VICTORY, WELCOME BACK VALENTINO

La cattedrale dei motori l'ha incoronato nuovamente Re, dopo 2 anni 8 mesi e 19 giorni dalla sua ultima vittoria, quella conseguita nel GP della Malesia del 2010. Una vittoria bella, solare, contro i più forti di questa new generation, una vittoria a discapito di tutti coloro che l'avevano definito finito, bolso, senza più il coraggio. Valentino al termine della gara è stato sincero e vero come sempre è stato, dichiarando che con un Lorenzo al 100% sarebbe andata diversamente. Lui lo sa, se ne rende conto, perché altrimenti non si diventa campioni del mondo per nove volte.
Però le gare sono queste. C'è chi sta meglio e chi sta peggio, chi ha problemi e chi meno. Valentino ne ha avuti tanti nei due anni in Ducati, spiegati, discussi, messi alla luce. Non sono mai stati alibi della sua tornata sulla terra, ma anche in quel caso non s'è nascosto, mentre altri, facendolo, gli attribuivano la fine di un'epoca.

UNA VARENNE AL COMANDO DELL'EUROPA

Tempo d'Europa a quattro zampe, tempo di analisi e idee. I favoriti sulla carta, e non solo, sono i maschi.
Pascià Lest su tutti. Sia per titoli acquisiti sia per l'ottima impressione destata in Svezia. Il totalizzatore, in Italia, lo premierà oltremisura. Probo Op, vincitore sul Varenne nel Città di Torino, sarà il contro, ed il team crede molto in questo appuntamento. Il terzo incomodo sarà il Self Possessed di stanza a Bareggio.
Tattica e numeri. Pascià Lest ha uno scomodissimo numero 7, il che provocherà una partenza a mezza botta di Enrico, per non correre rischi e rimanere in zona hot. Probo parte in pole, ma è il peggior numero che potesse capitargli per caratteristiche tecniche, venirne fuori non sarà facile. Pitagora è il meglio posizionato, e con la velocità nel mettersi sulle gambe potrebbe essere il naturale battistrada.
Però. Che tattica userà Pippo? Andare davanti e metterla sul ritmo? Così facendo sulla retta di fronte chiederà aiuto alla mamma. Difficilissima questa opzione. Andrà davanti e viaggerà da treno? Così facendo l'Enrico nazionale pregusterà la più facile delle vittorie, potendo disporre dal suo allievo gli ultimi 600 metri più devastanti della generazione. E allora?

venerdì 28 giugno 2013

GLI AMICI DEI LADRI

Visto che la storia spesso si ripete in farsa, l’ultimo capitolo della ridicola tragedia italiana ruota di nuovo intorno alle riforme e alla giustizia. Esattamente come era accaduto nel 1997, con la commissione Bicamerale di dalemiana memoria, tra i nuovi padri ricostituenti in quota Pdl prende corpo l’idea di riscrivere pure il titolo IV della Costituzione: quello che stabilisce poteri, diritti e doveri della magistratura.

SETTE ANNI E LI DIMOSTRA

Dunque, per il Tribunale di Milano, Silvio Berlusconi ha costretto la Questura di Milano a violare la legge per rilasciare Ruby prima che parlasse e ha avuto incontri ravvicinati di tipo sessuale a pagamento con una minorenne.

giovedì 27 giugno 2013

"IT WAS AN LJ MOMENT"


COMUNQUE DROGATI

Non è la prima volta, e non sarà, purtroppo, nemmeno l'ultima, che su queste pagine scriviamo di come le volontà europee hanno messo in un angolo le priorità nazionali, come se le prime siano la medicina che possa guarirci, e le seconde capricci di pochi.
Ieri abbiamo messo in evidenza la falsità propagandata da tutti i mass-media riguardante il programma sugli F-35 e la bocciatura da parte di Pd, Pdl e Scelta Civica sul tema del reddito di cittadinanza, oggi è inevitabile mettere alla luce la pagliacciata dell'Iva. A destra si chiede a gran voce la cancellazione del punto percentuale, a sinistra si afferma che quell'aumento significherebbe in termini economici il suicidio dei consumi. Morale: ci si appresta ad un rinvio di tre mesi, raggruppando nell'ultimo trimestre dell'anno (Imu, Tares, Iva) un salasso che colpirà i soliti noti: i cittadini.

mercoledì 26 giugno 2013

IL CONCERTO LIVE KOM 013

Lo show del 2013 non è semplicemente un ritorno alla grande di Vasco Rossi, è anche la perfetta fusione dell’Ego del Komandante con l’Io collettivo del suo pubblico.

Si riparte da dove tutto si era interrotto due anni fa. Ma lo spettacolo è sostanzialmente cambiato sia nella sua valenza musicale che in quella socio-politica e filosofica. E’ uno show senza fronzoli, durissimo, a tratti tenero e ironico, ma prevalentemente rock. 
La scaletta inizia dall’”Uomo Più Semplice”, vera e propria ouverture dello spettacolo, per continuare con brani dell’ultimo album alternati a successi di sempre. 
La prima parte, dopo l’inizio aggressivo e ironico, prosegue più romantica e intima e finisce col “Manifesto Futurista” che è un assaggio di quello che avverrà nella seconda parte. 
A questo punto è la volta di un intermezzo musicale eseguito dai musicisti della band che si alternano in otto distinte parti soliste. Il primo a partire è Frank Nemola che in un sottofondo dark-elettronico canta, con la sua voce possente e quasi recitando, una poesia erotica di Catullo, ovviamente in latino. Segue una performance di Alberto Rocchetti che usa un evocativo e gotico suono di organo a canne. Poi è la volta di Maurizio Solieri e di Andrea Innesto che eseguono parti melodiche molto suggestive sopra un tappeto sonoro di grande atmosfera. Di colpo! Entrano in scena Claudio Golinelli, Matt , Stef e ancora Solieri che eseguono con grande compattezza un devastante riff Heavy Metal nel quale, dopo un assolo di basso del grande Galina, si inserisce perfettamente la voce di Clara Moroni . Segue un solo di rara potenza di Steff Burns molto aggressivo e veloce. Una breve performance di Matt Laugh alla batteria precede il finale corale di questa parte dello spettacolo.
Tutto questo non avviene per caso ma serve a preparare le viscere del pubblico all’ascolto della seconda parte del concerto che si preannuncia di grande impatto sia per il suono che per i messaggi contenuti nei testi di Vasco.
Per cominciare l’attualissima triade “C’è chi dice no”, “Gli Spari Sopra” e “Stupendo” che non da tregua e ci costringe a pensare. Segue un breve momento pop con “Non l’hai mica capito” ed “Eh… Già” dove il pubblico dialoga con Vasco con nostalgica ironia. Poi è la volta di un irrefrenabile medley rock che si distingue per un crescendo infinito di sana violenza sonora e verbale.
Chiudono la seconda parte due ballate senza tempo come “Canzone” e “Vivere non è facile”.
Dopo una breve sosta lo spettacolo riprende con due inni generazionali scritti a oltre trenta anni di distanza l’uno dall’altro: “I Soliti”e “Siamo solo noi”. I due brani si completano e si fondono. In un attimo dimentichiamo gli anni che dividono la scrittura delle due canzoni. 
Segue un finale con tre grandi classici come “Sally”, “Un senso” e “Vita Spericolata” e l’immancabile Alba Chiara.

NBA DRAFT 2013 / 2

Ecco la setlist che riguarda la Western Conference e le possibili scelte delle squadre della costa Ovest.

FALSI

Sta girando la notizia che è stato sospeso il programma sugli F35.
Notizia falsa, e chi dice il contrario è un disonesto.
Nella mozione c'è scritto: si sospende qualsiasi decisione sugli F35, d'ora in poi...
Ovvero: quello che abbiamo fatto non si tocca ...i 50 miliardi li spendiamo ...poi d'ora in poi decide il Parlamento.
Ovviamente contrari M5S e Sel, come avevano promesso in campagna elettorale. Favorevole anche il Pd, come (ovviamente) non aveva promesso in campagna elettorale.

BOCCIATO

Il reddito di cittadinanza (la copertura finanziaria c'è, basta prendere i soldi nei luoghi dove vengono RUBATI) è stato bocciato al Senato. Ringraziamo PD, PDL e SC (181 contro)! Ringraziamo, in sostanza, il governo Letta! Complimenti, proprio un governo che guarda agli ultimi, alle famiglie, agli esodati, ai sessantenni disoccupati e ai laureati senza lavoro. Complimenti.

NBA DRAFT 2013

Nella notte tra giovedì e venerdì (1:00 am SkySport) si metterà in moto il Draft Nba 2013. Trenta squadre che più di ogni altro Draft dovranno fare le scelte giuste per la stagione che si andrà ad avviare ma soprattutto per il futuro a breve-medio termine che segnerà inequivocabilmente le ambizioni di ogni franchigia. 

ITALIOPOLI

L’operazione che in queste ore ha preso nelle home page il posto della sentenza di Milano potrebbe essere definita “un fulmine a ciel sereno” solo stabilendo un nuovo record mondiale di ipocrisia. Mentre scrivo, sento il Direttore Sportivo di una società di Serie B, peraltro non coinvolta nelle perquisizioni, dichiararsi “sorpreso”. Col massimo rispetto per tutti e per le loro opinioni, mi par davvero troppo. Se però leggendo i primi resoconti non riuscite a collegare lo “scouting” con l’associazione a delinquere e i diritti di immagine col riciclaggio non abbattetevi, è del tutto legittimo e normale. Non arrendetevi però a queste difficoltà, cercate di capire, formatevi un’opinione con la conoscenza. Resistete alla voglia di dire “è tutto uno schifo” per difficile che sia (e lo è molto). Da cittadini, prima che da sportivi, dobbiamo documentarci per non cedere a quella pigrizia che troppo spesso sconfina nell'omertà.

SUPERMOON

Supermoon pays a visit tonight in NYC

domenica 23 giugno 2013

HEAT NBA CHAMPIONS 2013

L'immagine postata è la mia personalissima fotografia di gara #7. I colori di chi ha vinto, i colori di chi ha perso, le emozioni che Lebron James e Kawhi Leonard hanno saputo regalarci, la voglia che San Antonio e Miami c'hanno messo in 341 minuti di gioco, 28 quarti, un overtime, 7 incredibili, elettriche, stupefacenti partite.
Alla fine ha vinto Miami ma non ha perso San Antonio, al termine di una delle serie più incredibili mai giocate di questo meraviglioso sport targato a stelle e strisce.
I Big Three texani chiudono un'epoca, immensa, quelli della costa est, per motivazioni legate ai futuri regolamenti della Lega, forse anche, ma nella notte che decideva la storia hanno scritto l'ennesimo capitolo di una franchigia capace di accedere per tre anni consecutivi alle finali, vincendo le ultime due.
La meraviglia, e il dramma dello sport, è racchiuso in quel cordone giallo già pronto in gara #6 per festeggiare il quinto anello degli Spurs, riavvolto dal rimbalzo di Bosh e dalla tripla di Allen, che hanno spostato la serie alla settima, oltre ogni limite valicabile.

venerdì 21 giugno 2013

CARO VASCO, IO C'ERO. ECCOME SE C'ERO!

E’ stato fantastico sentirsi la donna più semplice, con davanti l’uomo più semplice e in mezzo a quei soliti che però, quando li guardi bene, ti accorgi che in fondo sono tutti tuoi fratelli. Il tempo passa ma le emozioni rimangono anche se me lo hai detto anche tu: non sono più quella che ero. La vita segna, confonde, ruba quelle perle di sogni che, come una piccola ostrica, ti costruisci con entusiasmo da adolescente. Li conservi nella tua conchiglia e poi arrivano i dolori e i problemi a rubarteli. Ma noi, urlando al cielo che siamo ancora qua, sappiamo crearne di nuovi, di diversi, altrettanto belli e altrettanto importanti: perché siamo liberi, Vasco, siamo liberi di volare e di sognare. 
Come sto, quanti anni ho? Ieri non lo sapevo e oggi lo so ancora meno. So che sono sempre la solita lunatica, come quella domenica, così complicata. So che a volte sono sola, tante volte mi guardo intorno e in mezzo alla gente non vedo e non trovo nulla. Però mi è bastato smettere di cantare quella frazione di secondo e provare ad ascoltare: provare a interpretare quel coro grandioso che all’unisono ti seguiva. E allora no, Komandante, non siamo soli se decidiamo di dare ascolto alla nostra anima e se decidiamo di affidarci all’abbraccio buono di qualcuno, fosse anche l’abbraccio virtuale di una folla immensa dove nessuno si conosce ma tutti hanno lo stesso fuoco nel cuore. Ieri mi hai dato la consapevolezza di averlo ancora bene acceso quel fuoco dentro: sono quella che sa ancora dire di no, che spera che gli spari sopra arrivino nella giusta destinazione, contro quelli che rovinano la gente, contro quelli che fanno della cattiveria una bandiera, contro quelli che “ci sguazzano in questo mondo peggio di così”. 
A volte posso ancora sentirmi una Sally, sconfitta, delusa e punita, però so che non è tutto perso. Quel brivido che vola via, che sta in equilibrio sopra la follia, è troppo prezioso per vederlo soffocato dalle angosce. Vivere non è facile ma finche ci sarà chi sa regalare emozioni, come te, sarà anche un po’ meno dura andare avanti. Basterà accendere la radio, il Pc, lo stereo o basterà anche solo accendere una canzone nella testa e troveremo di nuovo un senso a questa vita spericolata, anche se questa vita magari un senso non ce l’ha davvero … 
Grazie Vasco, sei, sei stato e sarai quell’ alba chiara che ogni volta è capace di levare il fiato, anche se l’hai vista mille volte …
Di Giordana Yanez Bonacina

COME UN BRIVIDO

Gli occhiali da sole "allegri", il passo giocherellone, l'Uomo più semplice che c'è... C'E'!!! ...e lo stadio esplode subito come una bomba di adrenalina.
Se si potesse trasformare in energia alternativa l'energia dei concerti di Vasco... si generebbero elettricità o calore in quantità davvero stratosferiche, enormi... altro che l'energia solare o eolica!
Già, Vasco è una forza della natura in persona, con una carica vitale bestiale, e mentre si urla a squarciagola all'unisono: "Facciamo bene a stare insieme stasera" ...la mente e il cuore vengono immediatamente inondati di un'allegria ed euforia pazzesche.
"C'è l'occasione e l'atmosfera!" E te la senti con ogni cellula della pelle, te la respiri a polmoni pieni quest'aria di festa e felicità perché il Re del Rock è tornato con trionfo sulla Maestà del palco, perché il Komandante ha vinto ancora una volta una delle più dure e difficili battaglie, perché Vasco è ancora qua, Eh Già!!!
I brividi salgono lungo la schiena e in quegli istanti provi le sensazioni straordinarie che fanno svanire le ansie e frustrazioni in un vortice supremo di gioia pura. Come un "sospiro" che si sprigiona dal più profondo delle viscere ..."Live Kom 013" è un incentivo stimolante e potentissimo per il coraggio, per la voglia di tuffare le mani fino ai gomiti nell'avventura della "vita spericolata" combattendo tutto quello che cerca di infondere dentro di noi paura, timore ed oppressione.
E' un Rock duro che bussa alle porte della coscienza personale, va in direzione dell'uomo singolo, di ogni individuo contro la globalizzazione del pensiero, il vuoto esistenziale, l'indifferenza e l'intolleranza, i valori falsi della televisione, l'arroganza e la disonestà di chi una volta si atteggiava a rivoluzionario e "voleva al potere la fantasia", contro la falsità di "quelli comodi"... "ipocriti abili".


L'ironia, la sensualità, la malinconia, gli stupori, le risate squillanti e le lacrime incontrollabili di questo Show è la sintesi sublime della vita stessa...

L'animale da palcoscenico è tornato... nel suo habitat naturale. E il suo gioco continuo con gli sguardi scrutatori come le frecce, coi gesti ironici e trasgressivi, le provocazioni ...sono il Rock VeRo che guarda in faccia la realtà, che "semina, raccoglie e fa festa!"
Un concerto "sotto la doccia" oppure sotto il cielo sereno e limpido... "è tutto un equilibrio" precario ed instabile... come "un brivido che vola via".
E mentre senti entrare nello stomaco la "potenza superiore" di questo Live qua... ti commuovi, ti liberi, ti sfoghi ed alzi la testa per Sognare ancora, per non smettere mai di Volare e per "Vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento! è come se fosse l'ultimo"!!!...
di Daria Sheina

UN CONCERTO DI VASCO E' COME UN ORGASMO

Ci sono domande alle quali non puoi rispondere. Non puoi, ti è impossibile. Umanamente impraticabile. “Come è stato il concerto di Vasco di ieri a Torino? Mi han detto che pioveva…”. L’unica risposta che ti viene è la ripetizione della domanda “Come è stato il concerto di Vasco a Torino. Sì, pioveva…certo è un dato oggettivamente sensibile, ma non è questo… dammi una settimana. Perché così non si può, non è…..una settimana”.
A costo di sembrare un po’ stralunato, io il 10 giungo ho risposto così, perché il rischio era quello di mettere in fila una serie di aggettivi superlativi, di iperboli letterarie, di eccessi formali. E’ facile dire “concerto”. Ce ne sono decine tutti i giorni! Ma quello che abbiamo vissuto è stato un’altra cosa. Non ventiquattro canzoni, il preludio o l’intermezzo.
Si tratta di raccontare una storia. L’attesa, il viaggio, i trent’anni vissuti “assieme”, gli ultimi due in bilico sul quel crinale al confine. C’è la propria carne, l’intreccio di emozioni e paure, della gioia che esplode. Poi c’è quello stadio, con la bellezza infinita delle facce, una diversa dall’altra. Quella ragazza disabile, su una carrozzina che sembrava un lettino d’ospedale, e viene da pensare a lei, alla sua fatica e alla sua felicità. E pensi che ognuno avrà una sua storia personale da raccontare, emozioni sfuggite al controllo e sorrisi esplosi d’incanto. Così ricomponi un “noi” che non sarà mai più vero altrove, ma lì era talmente reale da lasciar senza fiato.
E poi, c’è di mezzo il cuore, il respiro affannato, i battiti, il groviglio di pulsazioni, c’è di mezzo quell’anima che citi pur con il pudore del non credente. Eri al concerto di Vasco, con Vasco. Punto. È come se da lì non puoi schiodarti. Come se non possano esserci altre parole. Poi sì, pioveva. Pioveva a dirotto. Ci siamo lavati, noi e Vasco. Una pioggia che si è confusa con le lacrime, al punto che ho potuto dire “No. Non sto piangendo, è l’acqua”, “Non ballo, mi sto muovendo per lasciar danzare anche le gocce”, “Eh, sì qualche canzone non la sto cantando. E lo faccio per egoismo, per non togliere nulla a me di quanto sta accadendo”.
Ma alla domanda non ho risposto “Come è stato il concerto di Vasco?”. Ci ho messo una settimana, ed ho provato anche a mettere nero su bianco qualche pensiero. Ho pensato di raccontare, tentando l’espediente colto, letterario. Ho ripensato a quegli applausi aggiuntivi che in alcuni momenti sono andati ad aggiungersi al coro perpetuo.


“Sì, facciamo bene perché, siamo vivi, e domani chi lo sa?”, “Eh già, io sono ancora qua”.
Ed ho pensato che Vasco, scrive e compone, come il poeta di Rimbaud “Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza.”. Poi ho fatto un passo indietro perché ho immaginato la voce degli esegeti letterati che sentivo già rimproverarmi per l’improprio accostamento e la purezza dei versi.
Ho ricordato allora proprio una frase di Vasco di qualche anno fa “I miei concerti sono momenti di comunione e…..liberazione” e ho pensato di aggiungervi e di completare quel concetto aggiungendovi un termine, di sicuro impatto emotivo, “resurrezione”. Nostra, sua, della band e anche di quell’acqua purificatrice. Un concerto come una sorta di preghiera laica, di lode, adorazione, supplica e intercessione. Ma anche questa non mi ha convinto, troppo suscettibile di fraintendimenti, facili polemiche che questo evento non merita.
Così sono tornato ad una suggestione che si è impadronita di me appena terminato il concerto. Un orgasmo non lo puoi descrive a parole, se non utilizzando una serie di aggettivi superlativi. È un’estasi della carne e dello spirito, è un diluvio di pulsioni e di passione. Ecco il concerto di Vasco è stato come un orgasmo. Non lo puoi descrive a parole. Lo devi vivere.
di Fabio Cavallari

mercoledì 19 giugno 2013

IL PIU' GRANDE SPETTACOLO SPORTIVO DOPO IL BIG BAN

Come si può spiegare, raccontare, narrare, celebrare, identificare gara #6 delle finali Nba stagione 2013? Non si può, è letteralmente impossibile, un post di un blog, un articolo di qualsiasi quotidiano sportivo del globo, una qualunque immagine mandata in onda sui canali satellitari o gli highlights facilmente reperibili attraverso YouTube non renderebbero merito a quanto si è espresso nei cinquantatre minuti disputati sul perimetro dell'Airlines Arena di Miami. 
Ho avuto la fortuna di attraversare l'epopea di Magic Johnson e Larry Bird, ho avuto la chiamata da un pianeta diametralmente opposto al nostro quando il #23 è sceso sulla terra per insegnare a tutti noi cos'era, cosa è stato e cosa sarà il basketball, mi sono spinto addirittura oltre quando Kobe e Shaq hanno deciso di regalare spettacolo in diretta dalla costa Ovest degli Stati Uniti, ma quello che Miami e San Antonio stanno mandando in onda in questo giugno 2013 rimarrà per sempre qualcosa che i posteri non potranno fare a meno di guardare, imparare, copiare, anche se impossibile.

I GRULLINI

Fino a due mesi fa, all’indomani della candidatura di Rodotà al Quirinale e del conseguente suicidio del Pd che si riconsegnò nelle mani del suo peggior nemico (Napolitano) e del sottostante governo-inciucio Letta-Berlusconi, tutti i partiti lavoravano indefessamente per il Movimento 5Stelle.

martedì 18 giugno 2013

SEMPLICEMENTE NBA

Giratela come volete, mettetela come meglio vi piace, ma l'unica cosa certa che rimarrà delle finali 2013 è l'assoluta e innegabile incertezza prima, durante e dopo ogni match disputato, sia quelli già con un punteggio che quelli a venire.
Siamo 3-2 Spurs e ora tutto si risolverà a Miami, nelle ultime, possibili, due. Stanotte gara 6 potrebbe regalare il quinto titolo a San Antonio oppure posticipare il tutto a giovedì notte, dove, finalmente, una delle due pretendenti troverà pace, vittoria ed un posto tra i più grandi.

domenica 16 giugno 2013

INTELLETTUALMENTE ONESTI

Sarò volutamente brutale: alla stragrande maggioranza dei milioni di italiani che hanno votato M5S, della Gambaro non frega una beata mazza. Come non gliene fregava nulla della querelle-diaria o di tutte le baruffe pallosissime (e dannosissime) tra parlamentari. 

ROCK SOTTO ...LA DOCCIA


sabato 15 giugno 2013

LA FOLLIA CHE ROMPERA' L'EQUILIBRIO

Problemi tecnici ci hanno impedito di raccontarvi gara 2 e 3 delle finali Nba tra San Antonio e Miami, oggi riprendiamo, dopo la conclusione di gara 4, per analizzare l'assoluto equilibrio (ma solo nei termini di punteggio) che è emerso tra gli Heat e gli Spurs.
Siamo 2-2, in una serie finale che "rischia" di andare fino alle settima per celebrare i campioni 2013. Ma facciamo un salto indietro per vedere come si è giunti a questo sostanziale, e per certi versi giusto, risultato di parità.
Dopo gara 1 e la vittoria di San Antonio, Miami ha saputo reagire in gara 2, con una prestazione nel terzo quarto che ha fatto impallidire Popovic e compagni, grazie ad un parziale da 33-5 con Wade e Bosh in panca che ha letteralmente spazzato via le velleità degli Spurs.

lunedì 10 giugno 2013

SINDACI A 5 STELLE

Due sindaci eletti su tre ai ballottaggi che hanno visto partecipare gli esponenti del MoVimento Cinque Stelle.

domenica 9 giugno 2013

SPURS 92 - 88 HEAT

S'è finalmente aperta la serie finale Nba 2013 tra Miami e San Antonio. All'American Airlines Arena di Miami i campioni di East e West Conference hanno dato il via ad una delle serie finali più incerte degli ultimi anni, sicuramente la più equilibrata che si potesse ottenere. Ed infatti l'equilibro l'ha fatta da padrone, in tutti e quattro i quarti di questo primo appuntamento. 

venerdì 7 giugno 2013

TORNA VASCO

Su "...e poi mi parli di una vita insieme", le ultime news sul ritorno ai concerti live del Komandante.

LA COERENZA DELLE PROPRIE AZIONI

L’ufficialità oggi. Sono usciti dal moVimento e sono entrati nel gruppo misto i due DISonorevoli Alessandro Furnari e Vincenza Labriola.
A me non interessano i motivi del loro uscire dal moVimento; sono molto più interessata a voler vedere le loro dimissioni immediate dal ruolo di deputati. Non è scritto in nessuna legge e forse, proprio per questo, è ancora più importante che lo facciano. Valori come onestà, credibilità, integrità e coerenza non devono restare un’utopia.

VASCO LIVE KOM 013

Ammetto che questo spazio, causa vicessitudini lavorative, famigliari e di tempo oggettivo, l'ho un po' abbandonato, e le date dei post stanno li a testimoniarlo, quindi scuse ce n'è poche.
Ma a poche ore dalla ripresa dei concerti live del nostro Komandante mi è sembrato doveroso riaprire, rimettere in piedi una vita passata insieme ad uno degli artisti a cui tanto ho dato e moltissimo ho ricevuto.
Domenica si riaprirà il sipario, domenica il Vasco tornerà a riempire gli stadi (quello Comunale di Torino, giusto per la precisione), a regalare emozioni e note, canzoni e quell'atmosfera che solo chi è passato da uno dei suoi concerti può comprendere.
Stasera ci sarà l'esibizione "privata" per mettere a posto gli ultimi dettagli, mentre domenica si accenderanno i riflettori, si attaccheranno i jack, si tireranno le pelli per affrontare, ancora una volta, quel catino che non vede l'ora di abbracciare il proprio idolo.
Saranno due ore tiratissime di concerto, ventidue canzoni, 2 medley che riporteranno indietro le lancette del tempo, un rock stage da 740 mq con tre triangoli, il simbolo del Blasco, un fronte da 70 metri e una passerella da 13. La scaletta, ormai divenuta ufficiale, si snoderà tra presente e passato, identica a quella del Live Kom 011 con qualche inevitabile new entry. 
Qui di seguito troverete i brani, noi invece ci diamo appuntamento a breve, brevissimo, perché "e poi mi parli di una vita insieme" ha in serbo un restyling che vi lascerà senza fiato.
Setlist
Sei pazza di me
Non sei quella che eri
Starò meglio di cosi
Giocala
Rock n’roll show
Dici che
Vivere o niente
Siamo soli
Manifesto futurista
Alibi
La fine del millennio
Gli spari sopra
Non l’hai mica capito
L’aquilone
Eh già
Medley (Rewind, Ti prendo e ti porto via, Gioca con me, Delusa)
Canzone
Vivere non è facile
Medley (Faccio il militare, E il mattino, I soliti, Sally, Dillo alla Luna)
Guarda dove vai
Un senso
Vita spericolata
Albachiara

UNA COSTITUZIONE IN COMA

Abbiamo una Costituzione in coma, che poi questo sia indotto o etilico poco importa visto che la causa proviene da coloro che ne hanno protratto e sviato la riforma, intossicati una volta dai fumi dell'alcol e un'altra proteggendo le non idee. Oggi si procede senza alcun disegno coerente, ma con l'accordo sulla necessità di riformarla, con il serio rischio di scassarla e lasciare al Governo l'opera di disfacimento, dimenticando (forse) che le riforme costituzionali sarebbero materia parlamentare. Ma il Colle spinge, come se fossimo già in regime semipresidenziale.
Per non farci mancare nulla abbiamo anche un ministro adibito alle riforme e ben 35 saggi (vanno di moda, perché mai non indossarli) con altrettante idee diverse che nella giornata di ieri si sono recati al Quirinale per l'apposita cerimonia, naturalmente pungolati da colui che dava per certo il soggiorno nei mari del Sud. Il primo si scontra direttamente con una domanda: da quando in qua la Costituzione è questione da amministrare? I secondi faranno la fine di coloro che procederanno a spizzichi e bocconi, adagiandosi nel pensatoio del nulla. 

giovedì 6 giugno 2013

HEAT vs SPURS: #1


I GENI DELL'ECONOMIA CREATIVA

Distrattamente a pranzo mi è passata nelle orecchie questa notizia frase, non ricordo quale tg fosse, parlavano delle magnifiche idee partorite da Governo e varie Commissioni parlamentari per risolvere i mali dell’Italia, ma suonava così “Sarà possibile pignorare la casa ma non potrà essere venduta per poter recuperare il debito” (Il virgolettato è in realtà sbagliato perché la frase non era esattamente questa, ma non ricordandomi dove l’ho sentita non mi sembra nemmeno di diffamare nessuno.

SAGGI ITALIANI

Questi sono i nomi di coloro che, FORSE, cercheranno di capire come rendere questo Paese addirittura peggiore di quello che è per accontentare Berlusconi mentre il Governo continuerà nella sua opera di economia creativa, togliendo ai poveri e regalando sempre ai ricchi, coperti dai media che omettono, quando non la falsificano, la realtà delle proposte fatte.

mercoledì 5 giugno 2013

THANKS ANDREI

E' stato (e sempre lo sarà) fenomeno a 360°, per il suo modo di intendere il football, per la sua genuinità e simpatia, per l'amore che ha sempre dimostrato per i nostri colori, per uno stile di vita fuori dagli eccessi.
Il 30 giugno Arshavin lascierà London Colney, e un brivido, all'annuncio apparso sul sito ufficiale, è corso lungo la schiena, perché quando una storia d'amore è stata bella e intensa la nostalgia non può non prendere il sopravvento.

144 presenze e 31 goal nel corso di cinque stagioni non bastano a far comprendere quanto il ragazzo di San Pietroburgo sia stato capace di entrare nel cuore di tutti i tifosi dei Gunner.
La sua classe cristallina, il suo talento naturale ha stregato, ha fatto innamorare noi tifosi dell'Arsenal e tutti coloro che amano alla follia questo sport, compresi i milioni di tifosi che hanno avuto la fortuna di ammirarlo in tutta l'Inghilterra.
Di lui, inevitabilmente, rimarranno nella storia due date: 21 aprile 2009 e 16 febbraio 2011.
Non serve commentare o aggiungere parole che non renderebbero merito, basta guardare, godere, di cosa è stato capace di regalarci un piccolo, grande uomo, al secolo Andrei Arshavin.

martedì 4 giugno 2013

COME TI SGONFIO LA GRUBER

Ed eccoci arrivati ad uno dei nostri pezzi da novanta, il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio che affronta la Gruber su La7.

SOLILOQUI

Questa partecipazione non la vogliamo raccontare “minuto per minuto” perché l’atteggiamento di Formigli in questa puntata di Piazza Pulita è stato così pessimo da essere indescrivibile. Sorvoleremo sulla trasmissione in sé per concentrarci sui 18 minuti di soliloquio di Formigli mentre finge di intervistare Nicola Morra. Piccola lezione di italiano sul significato di soliloquio: il soliloquio (dal latino solus ”solo” e loquor ”parlare”) è spesso usato in una situazione drammatica, quando il personaggio si riferisce ai pensieri e ai sentimenti di se stesso oppure parla di fronte ad un pubblico senza affrontare uno degli altri personaggi, e viene fatto spesso quando si è soli o si pensa di essere soli. (Wikipedia)

lunedì 3 giugno 2013

EASTERN CONFERENCE FINALS - GAME#7


PAUL GEORGE

Una supernova è definitivamente esplosa nel mondo del basket professionistico americano. L'Nba ha da oggi una nuova stella, imponente, energetica, capace di attirare le folle e di mandare in visibilio Indianapolis, oggi più che mai vicina a raggiungere un'incredibile e insperata finale. Lui è Paul George, guardia di 206 centimetri proveniente dal Pete Knight High School di Palmdale, California.
Stanotte, ore 2:30 am, a Miami ci sarà gara7 per la finale della Eastern Conference, e Paul sarà uno dei protagonisti, contro Wade, contro Bosh, contro LeBron, contro i campioni in carica degli Heat.
Stanotte una stella potrà definitivamente illuminare l'Indiana.

sabato 1 giugno 2013

UN SOBRIO NAPOLITANO

Domani si festeggerà la festa della Repubblica (mi chiedo quale), e dal Colle giunge puntuale il video messaggio del Presidente Napolitano, incentrato sulla responsabilità, questa sconosciuta.
I passaggi lasciano perplessi, le parole, pesanti come macigni, schiacciano una volta di più l'onestà intellettuale di chi ascolta. 

HE IS THE PERFECT FOOTBALLER

Buongiorno Gooners,
Oggi inizia ufficialmente la stagione 2013/2014, e sul fronte mercato i rumors cominciano a riempire le pagine dei quotidiani e i link del web. Ma prima di dare una lettura su chi potrebbe vestire la nostra maglia (lo farò in giornata), apro questo primo post di giugno dedicandolo a Santi Cazorla, eletto, con il 55.7% dei voti, come miglior giocatore della stagione dell'Arsenal. L'iberico fin dal prime apparizioni con la nostra maglia ha dimostrato classe, simpatia, capacità di attirare la passione di tutti i tifosi dei Gunners.
Non a caso, e per tutta la stagione, è stato uno degli elementi più invocati dal pubblico dell'Emirates Stadium ogni qual volta è sceso in campo.
La sua prima stagione in Premier League è stata a dir poco convincente, e non solo per il numero di goal e assist, ma per la capacità di essere leader nei momenti più importanti, di essere fondamentale quando il momento lo richiedeva.
Questo a dimostrazione che Wenger, ancora una volta, aveva visto giusto, questo ad evidenziare che ad Ashburton Grove si può trovare una dimensione calcistica unica nel panorama internazionale del calcio.
A malaga sembrava un giocatore finito, pagato tanto ma senza sfruttarne l'enorme potenziale. A Londra è letteralmente rinato, e non tanto per le sue indubbie capacità tecniche, quanto per avergli offerto le chiavi di una squadra che l'ha reso agli occhi del calcio mondiale uno dei centrocampisti offensivi più forti dell'intero pianeta.
Per Mertesacker l'ha definito "He is the perfect footballer", a testimoniare che il ragazzo di Llanera non solo è un gran calciatore, ma una persona che s'è fatta amare da tutti, compagni di squadra compresi.