..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 31 gennaio 2011

LO STILE JUVENTUS / 28

Nonostante l'appellativo non sia sfuggito (ex-dipendenti), e nonostante in molti, forse alcuni, abbiano fatto finta di non sentire (o forse hanno preferito cambiare immediatamente canale), oggi, l'ex, prova ancora a dare consigli, anzi, lo fa direttamente a Lui, a colui che l'ha appellato ex-dipendente.
Di cosa parla? Indovinate un po'? "Bastava l’innesto di 3-4 giocatori di qualità, invece di questi 15 che per la maggior parte non sono da Juve!"
Ma tralasciando quello che ormai è diventato il tormentone fuori-stagione, due sono i passaggi che voglio evidenziare.
1) "La Juve è una squadra sottotono ed in totale confusione evidenziata anche dalla conferenza stampa di sabato superflua ed ovvia"
2) "Per costruire servono tempo e giocatori importanti e di immagine. Bastava l’innesto di 3-4 giocatori di qualità, invece di questi 15 che per la maggior parte non sono da Juve! I soldi sono finiti? Allora Andrea ti do un consiglio : non difendere più l’operato dei tuoi dirigenti perché il non avere soldi non deve esser un alibi, fai come facevamo noi che di soldi ne avevamo sempre pochi a disposizione e vendevamo per ricavare i soldi soldi per comprare".

PRIX D'AMERIQUE 2011 / 2

domenica 30 gennaio 2011

CAMPAGNA ELETTORALE / 12

Duecento giornalisti al lavoro, un sito dedicato completamente alle prossime presidenziali: Politico2012

REPORT: ARSENAL 2-1 HUDDERSFIELD TOWN

Andiamo al quinto turno di FA Cup (il sorteggio di pochi minuti fa ci ha abbinato al Leyton Orient, gara da giocare al Brisbane Road), dopo aver battuto l'Huddersfield Town (un ottimo Huddersfield) con merito, sia perché più superiori tecnicamente, sia perché in dieci uomini per tutto il secondo tempo (e qualche minuto del primo) abbiamo avuto la forza di credere che la qualificazione si dovesse decidere ad Islington. E così è stato. Abbiamo patito (molto) nella fase iniziale della ripresa, quando i Terriers hanno profuso il massimo sforzo per recuperare il gol di Bendtner (il secondo gol nelle ultime due gare). Lee ha trovato il pari, con un colpo di testa su cui Almunia (oggi ottimo) nulla a potuto, e a quel punto, con l'ingresso del capitano in campo, l'Arsenal ha fatto capire che voleva la vittoria, che avrebbe fatto di tutto, seppur in inferiorità numerica, per passare il turno. A cinque dalla fine l'episodio che ha dato la svolta al match: rigore per fallo sul danese #52. E Cesc Fabregas non ha sbagliato, spiazzando Ian Bennett e portando i Gunners al quinto turno. Andiamo al quinto turno

PRIX D'AMERIQUE 2011 / 1

Ha vinto il migliore, Ready Cash, in 3'14"59 (1'12"1), quello che ha dato dimostrazione a partire dal Bretagne di una condizione psicofisica impressionante. Ha vinto distaccandosi in maniera netta ed imbarazzante sul finire dell'ultima, lasciando sul posto il favorito Maharajah. Bene anche quest'ultimo, molto bene, e capace di recuperare qualche lunghezza al vincitore negli ultimi metri di corsa. Ottima terza Olga du Biwetz, che ha confermato una condizione al diapason.
Capitolo Lana.

CHAPMAN DAY'S

Ne parla approfonditamente It's not just about football, di Herbert Chapman, con il pezzo titolato: "the man who made Arsenal". Leggetelo, è molto interessante.

sabato 29 gennaio 2011

MATCH PREVIEW: ARSENAL - HUDDERSFIELD TOWN

Mettiamola così: 'sta bella sensazione di competere in tutte le manifestazioni a cui stiamo partecipando mi piace, e nemmeno poco.
Secondi in campionato con tanto da giocarci; agli ottavi di Champions contro il Barcelona, una sfida che non vedo l'ora inizi; in Coppa di Lega siamo finiti a Wembley, a giocarci il primo trofeo dell'anno solare contro il Birmingham. Approdare al quinto turno di FA Cup sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio nei confronti di un gruppo che sta giocando ogni gara con impegno, dedizione e rispetto. L'avversario è ampiamente alla portata, inutile nasconderlo, ma è pur sempre partita di coppa, e la concentrazione sarà fattore determinante per l'esito finale. Della formazione, come già detto in altra occasione, poco mi importa, la fiducia rimane massima per le scelte di Wenger.

UN UOMO CHE NON DICE MINCHIATE

Suo padre ne sarebbe orgoglioso, così come suo zio, e ogni tifoso bianconero dovrebbe rendere merito a un ragazzo che, con tranquillità, si è messo a parlare di lavoro, di programmi, di gestione, senza peli sulla lingua, senza raccontare «minchiate».
È bello, in un paese che esulta alla possibilità di fare un ponte in coincidenza con i festeggiamenti per l'unità d'Italia, sentire parlare gente che ha voglia di lavorare.
Andrea Agnelli, nella conferenza stampa odierna, l'ha dichiarato apertamente, affrontando i temi del momento attuale della Juventus, di quale situazione ha dovuto affrontare all'inizio, a dove vorrà arrivare.
Semplici puntualizzazioni, che confermano quanto detto all'inizio dell'avventura.
Lo dico con una punta di orgoglio: sentendo parlare il Presidente ho ritrovato le parole dette e scritte da questa Redazione. Parole che hanno tracciato la semplice realtà, senza andare fuori dal seminato.
E' bene rimarcarle.

PRIX D'AMERIQUE 2011

Ci siamo, domani sarà Amérique, la corsa delle corse, il voler esserci almeno una volta nella vita, il palcoscenico più affascinante del trotto mondiale.
I diciotto migliori trottatori del mondo si sfideranno sui 2.700 metri dell’ippodromo di Paris-Vincennes, tempio mondiale del trotto, per cercare di aggiudicarsi il favoloso montepremi che quest’anno ammonta ad un milione di euro.
Per l'Italia ci sarà Lana del Rio, e l'emozione sale in gola.
Sembra ieri, ma il tempo passato e le corse vinte sono state tante. Sembra un sogno, ma quella cavalla che vidi per la prima volta in un piovoso aprile sull'anello di Milano domani sarà in pista a Parigi.
L'orgoglio, personale, è tanto. Quando credevo che questa cavalla fosse pronta per la prima categoria, in molti erano scettici. Quando cominciò a vincere i primi gran premi pensai che dopo tanti anni una femmina avrebbe potuto aggiudicarsi il nastro azzurro, mentre altrettanti sostennero che non ne aveva le qualità. Dopo essere stata incoronata nel Derby, e aver vissuto il cambio di età, sostenni che la sua dimensione era della prima categoria internazionale, nelle corse dell'Europa del Nord, sulla pista nera di Vincennes, ma la programmazione fu diversa.

venerdì 28 gennaio 2011

IL PAESE DEL GRATTA E VINCI

Leggo a destra e a manca che il tifoso bianconero è disorientato, che non capisce l’immobilismo (in tema di mercato) della società presieduta da Andrea Agnelli. In poche parole: il popolo juventino non afferra perché vengano negati quegli investimenti necessari per consentire il definitivo salto di qualità.
Il rewind è necessario, per non smarrire la realtà.
Estate 2010, Beppe Marotta è il nuovo uomo mercato della società bianconera, passata dalla gestione Cobolli, Gigli e Blanc a quella dell'erede naturale della famiglia Agnelli, Andrea.
La stagione precedente, quella 2009/10, si conclude con un misero settimo posto ed un bottino di appena 55 punti, frutto di 16 vittorie, 7 pareggi e ben 15 sconfitte; un record in negativo per i gloriosi 114 anni della storia bianconera.
Il parco giocatori, i contratti stipulati e le prospettive future di quella che era la vecchia dirigenza, inducono Marotta a dover ripartire da capo, a cercare di ricostruire sulle macerie lasciate: prima da Calciopoli e successivamente da una gestione incompetente e disorganizzata.
La mole di lavoro è tanta, e nell'estate del 2010 vengono ceduti/prestati ben 15 elementi, considerati (a ragione) non idonei per il nuovo progetto. Lo smembramento (dovuto) fa si che nella stessa estate, cercando di non commettere gli errori degli anni precedenti, vengano presi in prestito con diritto di riscatto molti dei giocatori che stanno attualmente disputando la stagione bianconera. Insomma, con pochissimi denari a disposizione, contratti onerosi da saldare, e l'obbiettivo di entrare nella prossima Champions League, la nuova dirigenza cerca di muoversi senza fare troppi danni, offrendo al neo-tecnico Luigi Delneri una rosa di giocatori che possa competere per l'obbiettivo dichiarato.
Nel frattempo va avanti il progetto stadio, il primo di proprietà in Italia, un progetto che agli occhi del tifoso dovrebbe garantire la serietà di chi sta lavorando per il compimento dello stesso, ma che evidentemente non basta.

CAMPAGNA ELETTORALE / 11

Sarah Palin fa i conti di inizio anno e il suo bilancio a gennaio segna un più, raggiungendo la cifra di 1,3 milioni di dollari. E' un primo tesoretto che l'ex governatore dell'Alaska e candidata alla vicepresidenza con John McCain nel 2008, può spendere per lanciare la sfida alle primarie repubblicane in vista delle prossime elezioni presidenziali. Non si tratta di una cifra rassicurante, ma rappresenta un punto di punto di partenza, soprattutto se si analizza quanto sta dietro alle cifre.
Dalla fondazione del suo Pac, comitato di azione politica, la Palin ha raccolto 4,5 milioni di dollari e ne ha spesi 3,2 milioni.
Le sue donazioni, come racconta il tesoriere del comitato, arrivano da tutti gli Stati dell'Unione e, nonostante non tutti i donatori abbiano indicato la loro professione, molti sostenitori economici del comitato della Palin sono pensionati.
Leggendo le cifre si nota anche un continuo flusso di denaro nelle casse del Pac anche nel periodo trascorso tra la fine della campagna per le elezioni di medio termine e la fine dell'anno. In quel lasso di tempo, la Palin ha speso 230 mila dollari, chiudendo il 2010 con 2,3 milioni di dollari in uscita, ma alla voce "entrate" nello stesso periodo ha raccolto 275 mila dollari, portando in cassa nel 2010 3,5 milioni di dollari.

RISPOSTE DA NOBEL PER LA PACE

Barack Obama ha avvertito l'opposizione e le autorita' egiziane che "la violenza non e' la risposta per risolvere i problemi. Per Obama il governo di Hosni Mubarak "deve stare attento a non fare ricorso alla violenza" e lo stesso debbono fare "le persone che protestano in strada".

giovedì 27 gennaio 2011

ALLUNGAMENTI

Martedì è andata in scena l'ennesima, inutile, costosa udienza, all'interno dell'aula 216 del Tribunale di Napoli, sul processo di Calciopoli.
La conclusione della giornata? Un nulla di fatto, a causa dei ritardi del perito trascrittore, che ha chiesto un altro mese di tempo per terminare le trascrizioni delle ultime intercettazioni ammesse.
Si slitta al 22 febbraio, il tutto, forse, si concluderà non prima di maggio, mangiatori di pane a tradimento permettendo. 

I SILENZI SONO FINITI

Pavel Nedved, ora consigliere del Cda bianconero, ha servito l'antipasto, in merito alle provocazioni di Massimo Moratti sui fatti di Calciopoli.
Intervenendo al seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi intitolato "Il calcio e chi lo racconta", il numero uno della società di Corso Vittorio Emanuele II aveva dichiarato, ancora una volta, che Calciopoli "è stata una grande truffa".
"Quella Juve poteva battere chiunque, anche i campioni del mondo", è stata la replica, piccata, del campione ceco.
I silenzi sono finiti, parrebbe, e dopo quattro anni di "smile" e toni accondiscendenti, il neo-presidente bianconero non ci sta più, e la replica estiva (da parte di entrambi i cugini) all'ennesima presa di posizione di Massimo Moratti lo testimonia ampiamente: "Non ha mai saputo perdere e non ha ancora imparato a vincere...".
La riunione indetta con urgenza ieri mattina alla Exor, alla quale hanno partecipato sia Andrea Agnelli che John Elkann, insieme con gli avvocati Michele Briamonte e Luigi Chiappero, è stata voluta proprio per stabilire linee e strategie con cui controbattere al presidente dell’Inter; e di cose da dire questa volta ce n'è tante.

CHAPMAN LEGEND'S

Quando si parla di Arsenal e Huddersfield Town (che domenica si affronteranno nel quarto turno della FA Cup) nello stesso respiro, è quasi impossibile non pensare a Herbert Chapman.
Chapman ha portato l'Arsenal a conquistare il primo grande trofeo nel 1930, battendo, guarda caso, proprio l'Huddersfield nella finale di FA Cup. In precedenza, e alla guida dei Terriers, Chapman vinse due titoli consecutivi: nel 1924 e nel 1925; prima di trasferirsi a Londra.
I due club, di conseguenza, sono intrinsecamente legati al manager che cambiò radicalmente il modo di pensare football in Inghilterra nel decennio 1920/30.
Uno dei manager più innovativi e astuti di tutti i tempi, che per sempre rimarrà sinonimo di leggenda.

CAMPAGNA ELETTORALE / 10

Con il discorso sullo Stato dell’Unione di ieri sera si è ufficialmente aperta la campagna elettorale per la Casa Bianca del 2012; anticipata di qualche giorno su queste pagine.
Se Obama riuscirà a far tornare buona parte dei milioni di posti di lavoro persi nella crisi vincerà a mani basse. Altrimenti se i repubblicani troveranno un candidato credibile (Sarah Palin?) sarà tutta da vedere. 

MENO MALE CHE C'E' SANREMO

Lo scorso anno c'eravamo congedati dopo aver assistito ad un "tutti contro tutti", andato in scena nella serata finale sul palco del Teatro Ariston. Quest'anno, tanto per non perdere il vizio, s'è iniziato, alla consueta conferenza stampa ufficiale di presentazione del cast del Festival, con l'inatteso forfait di Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, che ha fatto infuriare i fotografi presenti, visto che la presenza delle due showgirl era annunciata anche sulle prime pagine di molti dei quotidiani esposti in bella vista per le vie di Sanremo.
L'inizio, dunque, è davvero promettente, visto che per la prima volta nello storico del Festival il cast non è presente al completo alla conferenza stampa ufficiale.
A pochi giorni dal via della 61à edizione della canzone italiana, rimane, viste le premesse, un dato oggettivo: la canzone delle canzoni del Festival di Sanremo è quella che ha "vinto" lo scorso anno, "amici" permettendo.

mercoledì 26 gennaio 2011

LICENZIATO

Max da Londra, mi informa del licenziamento di Andy Gray, il giornalista sportivo di Sky Sport che ha fatto delle battute sulla capacità di fare il guardialinee in una partita di calcio da parte di una ragazza di 25 anni.
In Inghilterra si sa, non stanno troppo a perdere tempo sulle cose, e in meno di 48 ore è stato licenziato il giornalista sportivo più popolare della Tv inglese. Ha perso un lavoro da due milioni di sterline all'anno, la faccia, e nessuno ha preso le sue difese. Dai calciatori, alla federazione a chiunque faccia politica o solo i cronisti sui giornali.

WE'RE GOING TO WEMBLEY

CAMPAGNA ELETTORALE / 9

L'ambientalista Sarah Palin diventa un cyborg e salva il mondo dai petrolieri. Quella che può sembrare una storia irrealistica e senza alcun filo logico, è la trama del nuovo fumetto «Steampunk Palin», appena pubblicato negli Usa, che ha come protagonista proprio l’ex governatrice dell’Alaska, divenuta celebre nel mondo per essere stata la prima donna repubblicana candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti d’America.
Sarà questo il nuovo "vestito" della Palin per la rincorsa alle presidenziali del 2012?

GIUSTIZIA INCIVILE

Il 54% degli italiani hanno poca o nessuna fiducia nella magistratura, collocandosi sopra la media europea; per il 56% i magistrati agiscono a fini politici; per l’86% un magistrato che sbaglia deve pagare, contrariamente a quel che avviene oggi; e per il 68% i magistrati dovrebbero essere controllati da un organismo indipendente, non composto da loro colleghi. E non si dica che gli italiani sono troppo severi, perché sono assai più generosi dei giudici che siedono alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ci considerano direttamente incivili.

REPORT: ARSENAL 3-0 IPSWICH TOWN

Ce ne andiamo a Wembley, a disputare la finalissima della Coppa di Lega, meritatamente, dopo aver affrontato con la giusta determinazione e intensità una competizione che potrebbe rivelarsi determinante in questo finale di stagione. E' stato bello ed emozionante affrontare un Ipswich Town che c'ha messo tutto per provare a ribaltare una qualificazione fin troppo scontata, un Ipswich Town che dopo la maritata vittoria nella gara di andata è riuscito nell'impresa di reggere per un'ora, ordinatamente, anche nella gara di ritorno, seppur con il bus posteggiato in area di rigore. Poi c'ha pensato Bendtner, ancora una volta tra i migliori in campo, a sbloccare il risultato e mettere l'Arsenal nella condizione migliore per superare il turno. E appena due minuti dopo, su calcio d'angolo di Arshavin, è stato Laurent Koscielny, di testa, a far esplodere la North Bank, a far impazzire di gioia l'intero Emirates Stadium, conscio che il viaggio a Wembley era ormai cosa fatta. Cesc Fabregas, ancora su assist del russo, ha chiuso definitivamente il discorso, mettendo alle spalle di Fulop il pallone del 3-0.
Quattro anni dopo l'Arsenal torna a disputare una finale, a giocare per alzare al cielo un altro trofeo, il primo della nuova era Wenger. Stasera conosceremo l'avversario, che uscirà dalla sfida del St Andrew's tra il Birmingham e gli Hammers, e chiunque dovesse accompagnarci a Wembley sarà avversario da rispettare, da prendere con la giusta considerazione, anche se, obbiettivamente, il risultato finale, in grossa parte, dipenderà solo ed esclusivamente da noi.
Ieri sera, oltre alla nota positiva della qualificazione, è stato bello vedere un Arshavin in crescita, autore di due assist e di una prova che ne rafforza il suo ruolo all'interno di questo gruppo. E' stato importante non subire gol, ancora una volta dopo i clean sheet contro West Ham e Wigan, come importante, anche se Bacary Sagna è dovuto uscire dopo appena venti minuti per uno scontro fortuito con Wojciech Szczesny, è stato non subire infortuni, in un match che avrebbe potuto riservare brutte sorprese. La palma del migliore in campo (anche se Nicklas Bendtner mi ha per l'ennesima volta impressionato per adattabilità e applicazione) la merita senza dubbio Jack Wilshere, un moto perpetuo che ha dominato in lungo e in largo per tutta la serata, rendendosi protagonista del lancio millimetrico che ha portato il danese numero 52 a sbloccare il match. Ma il vero migliore in campo, quello che da qualche tempo si stalla sopra tutti, è il gruppo, un gruppo di ragazzi cresciuti e allevati dalla competenza e dalla parsimonia di Arséne Wenger, ancora una volta inneggiato dai Gooners sul finire della gara. Un gruppo che sta facendo la differenza, a prescindere dalle qualità tecniche dei singoli, un gruppo che sta portando avanti un progetto iniziato tanto tempo fa, un gruppo che si vuole bene e che vuole finalmente vincere, giocando fino all'ultima goccia di sudore ogni partita che si presenterà da qui alla fine della stagione. Non posso sapere (e nemmeno vorrei) come finirà questa stagione, a me basta vedere questi ragazzi felici di giocare al football, orgogliosi di abbracciarsi l'uno con l'altro ogni qual volta si segna una rete; questa, per me, è la più grande vittoria che questo Arsenal mi possa dare.

martedì 25 gennaio 2011

VERITA', BUGIE E SILENZI

E' scritto a pagina 130 del libro "Un calcio nel cuore", la verità su Calciopoli di Luciano Moggi, a chiare lettere e senza tanti giri di parole: "Era il 1999, da cinque anni stavo alla Juventus, mai ero rimasto in una società per così tanto tempo e la voglia di un'esperienza a Milano dove non avevo mai lavorato poteva diventare una sfida professionale interessante e stimolante.... Ricordo bene, era maggio. Mi incontro con Moratti, parliamo prima di programmi e poi di contratto. L'accordo di massima finisce su un foglio. Nero su bianco, insomma.".
Però, proprio ieri, lo stesso Massimo Moratti ha dichiarato: "Se ho mai pensato di prendere Luciano Moggi? Non mi piace smentire, per carattere, cose che si pensano che siano vere, e comunque non ho mai pensato di prendere Moggi.".
Chi dice la verità e chi mente?
Detta molto schiettamente: non mi interessa.
L'attenzione la sposto, ammettendo entrambe le verità.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - IPSWICH TOWN

Ci siamo, stasera, dopo un periodo di grandi sacrifici e lavoro, c'è la possibilità di volare a Wembley, di disputare una finale, di posizionare definitivamente le basi per quello che sarà il domani. Il match, facile sulla carta, si fa sentire ora dopo ora, e questo offre la dimensione di quanto importante sia battere l'Ipswich Town, di quanto sia importante, per morale e fiducia, accedere ad una finale che (parole di chi come Mourinho l'ha vinta al suo primo anno sulla panchina del Chelsea) proietterebbe i Gunners, in caso di vittoria, ad un finale di stagione tutto da giocare, consapevoli della propria forza. E' una coppa molto particolare questa, e non meno importante di altri trofei. Particolare perché si aggiudica nell'ultimo week-end di febbraio, importante perché, vincendola, il gruppo si solidifica ulteriormente, prende consapevolezza della propria forza, affrontando il finale di stagione con una marcia in più; questo lo dice la storia della Coppa di Lega.
Formazioni in campo? Non mi interessa, chi ci sarà sarà consapevole di tutto questo, chi scenderà in campo dal primo minuto saprà perfettamente quello che dovrà fare. E' bello sentire questa partita, adoro sentire le partite. Non resta altro che aspettare ancora qualche ora, Wembley, in fin dei conti, non è poi così lontana.

lunedì 24 gennaio 2011

E' CONFUSO... O FORSE NO?

Lo scrive il giornale ufficiale delle indagini di calciopoli: "Se ho mai pensato di prendere Luciano Moggi? Non mi piace smentire, per carattere, cose che si pensano che siano vere, e comunque non ho mai pensato di prendere Moggi".
Parole di Massimo Moratti, intervenuto al seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi intitolato "Il calcio e chi lo racconta" in corso a Coverciano.
Non resta altro che rimanere fiduciosi.

THE WORLD IS QUIET TODAY


LISTA UFFICIALE MOTOGP 2011

Questa la lista dei partecipanti al Campionato del Mondo MotoGP 2011, annunciata dalla FIM nella giornata di oggi.

E' CONFUSO

Sarà stata la batosta di Udine, in cui una buona Inter del primo tempo è rimasta negli spogliatoi per poi scendere in campo nella ripresa senza lucidità e gambe.
Ma questo passaggio va seriamente evidenziato: "Se consideriamo l'Inter come società che fa parte del calcio italiano...".
Non lo sa, ci mette un "se" per non sbagliarsi. Poi, però, rinsavisce, e dice la più grande (questa volta si) delle verità: "Se l'Inter ha vinto così tanto dopo Calciopoli è la dimostrazione di quanto sia stata la truffa più grande del calcio italiano.".
In effetti così è: ma ci pensate l'Inter senza Calciopoli.

LO STILE JUVENTUS / 27

Poi qualcuno, ancora, si domanda, nonostante abbiano vinto millanteria e chiacchiere da bar, come mai è stato così facile mettere a fuoco la sagoma di quello che una volta era il direttore generale della Juventus.
Deliri di onnipotenza, né più né meno, come tutti quelli usciti dalle intercettazioni telefoniche.
Stamane, il delirio, supera il confine: "Quando ero a Napoli e avevo Maradona e Careca di punta chiedevo a Renica di lanciare lungo davanti direttamente dalla difesa per fare riposare i centrocampisti ed aspettare la giocata del campione.". Leggera divagazione sul tema Ibrahimovic, quello che se ce l'hai vinci, altrimenti perdi. Stravagante, e contraddittoria, la motivazione: "Chi ha lui vince lo scudetto. E’ successo già 5 anni su 5.".
E già, vinto in quei cinque anni in cui il campionato di calcio italiano era paragonabile, con rispetto, alla Lega scozzese, per non dire peggio.
Simpatico anche il siparietto romano: "Contro il Cagliari sono stati decisivi i cambi con gli ingressi di Vucinic e Menez.". Non certo, in fatto di episodi decisivi, il non rigore assegnato ai capitolini.
Sulla Juventus? Niente, la solita minestra, d'altronde senza stile viene difficile parlare della Signora.

PRIX DE CORNULIER 2011

domenica 23 gennaio 2011

sabato 22 gennaio 2011

REPORT: ARSENAL 3-0 WIGAN ATHLETIC

Partita dominata, come doveva essere, dal primo all'ultimo minuto, senza dare respiro ai Latics, senza offrire un solo (uno solo) tiro nei primi quarantacinque minuti, conclusi con 11 tiri fatti e il 67% di possesso palla. Semplicemente impressionanti.
Giornata completata con l'hat-trick di Robin van Persie (ed un rigore fallito), che ha confermato quanto andiamo scrivendo da queste parti da un po' di tempo.
Che altro dire, stasera sono realmente senza parole, e allora mi viene in mente una data, nemmeno troppo vecchia (anche se sembra passato un secolo), quando in un lunedì notte, e grazie al nostro talento, fummo capaci di cambiare il corso della storia, capendo una volta per tutte il valore effettivo della squadra, della capacità della squadra di mettere in pratica il lavoro di quasi cinque anni.
Oggi come allora l'estasi è tanta, mentre l'Arsenal continua a scrivere le pagine della storia.

IN ATTESA DELLE MOTIVAZIONI / 1

L'Associazione GiùleManidallaJuve, in merito alla notizia apparsa oggi sul quotidiano TuttoSport riguardante l'esito del ricorso al Consiglio di Stato, datato 6/11/2008 e basato sulle note violazioni giuridiche e costituzionali avvenute nel 2006 che portarono alla retrocessione della società Juventus, rilascia un comunicato stampa.

VERSO L'AMERIQUE

Domenica prossima sarà Prix d'Amérique, senza Lisa ma con Lana, mentre domani, tanto per iniziare, sarà giornata di trotto montato, sarà il giorno del Prix de Cornulier.
In pista un'altra nostra portacolori, La Dany Bar. Non avrà nulla da perdere, ma solo da guadagnare; domani vediamo dove arriva.

IN ATTESA DELLE MOTIVAZIONI

Costa cara all’asso­ciazione GiulemanidallaJuve la battaglia legale combattu­ta presso il Tar e il Consiglio di Stato per vedere cancella­te le sentenze sportive parto­rite nel 2006 sulla vicenda Calciopoli. Proprio il Consi­glio di Stato (relatore Rober­ta Vigotti, presidente Luigi Maruotti), ultimo grado di appello amministrativo, ha confermato il difetto di legit­timazione dell’associazione di tifosi e azionisti Juve a costi­tuirsi in vece del club (che non l’ha mai fatto) nelle sedi amministrative e bocciato il suo ricorso. La sesta sezione del supremo organo ammini­strativo non ha solo chiuso il capitolo del procedimento aperto da Glmdj, ma anche sanzionato il ricorrente a rifondere le onerose spese le­gali: 12 mila euro a Coni, Figc e Inter (che resisteva all’espo­sto per difendere lo scudetto del 2006), oltre che al Mini­stero dello sport, citato an­ch’esso nell’atto, che era sta­to bocciato dal Tar il 5 giugno 2008, per un totale di 40 mi­la euro.

VOTI BASSI

Barack Obama averaged 46.7% job approval in his second full year in office, spanning Jan. 20, 2010-Jan. 19, 2011. That places Obama's approval on the low end compared with other presidents elected to office since World War II -- similar to the averages of Jimmy Carter and Bill Clinton, but better than Ronald Reagan's historical low second-year average.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - WIGAN ATHLETIC

Come scritto da It's not just about football, inizia un periodo in cui giocheremo gran parte delle partite, e della stagione, in casa, all'Emirates Stadium. Un periodo a dir poco importante, visto che i nostri avversari diretti, chi più chi meno, dovranno affrontare incontri e trasferte non propriamente semplici.
Ma veniamo a noi, solo a noi, perché alla fine, nel bene e nel male, saranno i nostri risultati a determinare eventuali successi finali.
Ospitiamo il Wigan, che non meno di un mese fa ci costrinse ad un pareggio. Oggi, e senza pensare al risultato del DW Stadium, serviranno i tre punti, servirà un'altra, l'ennesima, prestazione convincente come lo è stata tre sere fa ad Elland Road.
In campo, con ogni probabilità, sarà ancora il turno di Wojciech Szczesny tra i pali, per confermare a Wenger di essere il futuro numero uno dei Gunners. La linea a quattro sarà composta da Sagna a destra e Gibbs a sinistra, mentre i centrali saranno ancora Koscielny e Dj, con quest'ultimo chiamato ancora una volta a dimostrare di essere il centrale difensivo del futuro.
La mediana, dopo l'ottima prova di Denilson contro il Leeds United, sarà composta da Song e Wilshere. In attacco ci sarà il confermatissimo, e sempre più decisivo, Robin van Persie, che sarà sostenuto da Walcott a destra, Fabregas centrale e Nasri a sinistra.
Ora cannoni incrociati, e pronti a vivere un altro intenso pomeriggio targato AFC1886.

venerdì 21 gennaio 2011

GRADITI RITORNI / 1

La diagnosi è di sei settimane, giorno più giorno meno. L'ha detto, in relazione al ritorno in campo di Vermaelen, Arséne Wenger attraverso il sito ufficiale dell'Arsenal: "The time to be back, if all goes well, they tell me is six weeks. A bit more, a bit less I don't know. But I count six weeks.". In teoria, e di conseguenza, pare esclusa la presenza del centrale belga nella gara di andata dell'ottavo di Champions League contro il Barcelona.

giovedì 20 gennaio 2011

DIFFERENZE

Simon Grayson (Manager Leeds United): "The players can be proud of what they achieved with their work-ethic, the way they passed it at times, and an attitude to never give in. The atmosphere was unbelievable and the national media who were there understand what we are all about if they didn't know already.".
Questo, invece, quello che accade in Italia.

CAMPAGNA ELETTORALE / 8

Sarah Palin non e' mai stata cosi' in basso negli indici di popolarita'.L'icona dei Tea Party oggi non piace al 56% degli americani e solo il 36% la giudica favorevolmente.
E' quanto emerge da un sondaggio elaborato dalla Cnn, secondo cui l'ex governatrice dell'Alaska ha perso 7 punti rispetto a novembre, all'epoca delle elezioni di medio-termine.
Un duro colpo, in previsione della stagione delle primarie repubblicane per stabilire il candidato conservatore per la corsa alla Casa Bianca del 2012.

mercoledì 19 gennaio 2011

REPORT: LEEDS UNITED 1-3 ARSENAL

Hanno vinto tutti, a prescindere dal risultato e dalla qualificazione. Ha vinto l'Arsenal, perché di un tasso tecnico superiore, ma soprattutto perché quel tasso tecnico è stato accompagnato fin dal primo minuto da una cattiveria agonistica che ha creato la disparità. Ha vinto l'Arsenal perché questa tipologia di gara ha confermato quello che Arséne Wenger attendeva da cinque anni: la capacità di capire quando è il momento di fare sul serio. Ha vinto il Leeds United, dimostrando di valere la Premier League, certificando nella FA Cup, di fronte ad un Arsenal, il proprio valore. Ha vinto Elland Road, tutta. Al 18' della prima frazione l'apoteosi: 34mila sciarpe bianche sventolavano nel cielo, sorrette dai canti che uscivano dalla voce degli Whites, dall'altra parte 6mila Gooners che inneggiavano l'Arsenal; chapeau a tutti!
In pillole: ha vinto il calcio inglese, la FA Cup, la cultura sportiva di un'intera nazione.
Ora la gara.

FINIREMO LI'

Il quadro è surreale, e il soggetto, in questo caso il nostro "Bel Paese", assomiglia sempre più alla "giovane vergine autosodomizzata" messa in olio su tela da Salvador Dalí.
C’è un potere militante e irresponsabile che si diverte a sovvertire l’espressione della sovranità popolare, da Berlusconi a Prodi, dalle giunte di destra a quelle di sinistra.
L'Italia, a grossi, è questa. Le decennali inchieste sul conto del Premier sono da repubblica delle banane, l'opposizione, invece che fare opposizione, vuole abbattere Berlusconi al solito modo, con i giudici e con lo sputtanamento totale, non alle urne.
Berlusconi, invece, si è fatto male da solo, sarebbe bastato non assoldare escort di ogni tipo per evitare lo sputtanamento a mezzo stampa.
Un'opposizione seria non c'è, una maggioranza seria non esiste più, il vuoto lasciato, prima o poi, sarà colmato, e la sensazione è che a penetrare sarà ancora una volta il corno del rinoceronte.

"TRIPLA A" O DEFAULT?

La visita del presidente cinese Hu Jintao a Washington domani non poteva avvenire con una premessa più chiara, visto che in un’intervista scritta al Wall Street Journal di ieri ha annunciato con tagliente durezza che l’era di un sistema monetario mondiale dominato dal dollaro “appartiene al passato”.
Oscar Giannino approfondisce l'argomento, e un dato salta subito all'occhio: il 70% dei cittadini americani, negli ultimi sondaggi, si dichiara fantasticamente favorevole al default tecnico. Fantasticamente perché è un giudizio che la dice lunga su che tipo di contribuenti siano gli americani: di fronte a politici che non riescono a fermare la spirale compulsiva del debito e del deficit pubblico, a differenza degli italiani che continuano a credere che il problema a sia l’evasione fiscale gli americani preferiscono il crac. Almeno ferma l’orologio del debito, e addossa ai politici la chiara responsabilità del disastro, una volta per tutte nella storia. 

NUMERI DA PREDATOR

September's record number of 21 strikes was followed by 16 strikes in October, 14 in November, and 12 in December. The previous monthly high was 11 strikes in January 2010, after the Taliban and al Qaeda executed a successful suicide attack at Combat Outpost Chapman that targeted CIA personnel who were active in gathering intelligence for the Predator campaign in Pakistan. The suicide bombing at COP Chapman killed seven CIA officials and a Jordanian intelligence officer.
The US carried out 117 attacks inside Pakistan in 2010, more than doubling the number of strikes in 2009. In late August 2010, the US exceeded 2009's strike total of 53 with a strike in Kurram. In 2008, the US carried out a total of 36 strikes inside Pakistan.

MATCH PREVIEW: LEEDS UNITED - ARSENAL

Ci siamo, stasera ad Elland Road andrà in scena il replay di FA Cup e la partita, non per mettere le mani avanti, sarà più complicata di quel che sembra, più complicata rispetto alla categoria che attualmente ci differenzia. Ci saranno 34000 voci a spingere gli Whites, saremo in 6000 (il 15% della capienza dell'impianto, in FA Cup questa è la regola) a non fare sentire soli Wenger & Co. Sulle formazioni c'è ancora stretto riserbo, anche se è probabile che sia noi che loro adotteremo il miglior undici che in questo momento è possibile. Importante andare avanti? Assolutamente si, la miglior medicina per proseguire questa stagione è continuare su tutti i fronti, senza pensare troppo a quel che sarà domani. Ma non sarà facile, questo credo sia chiaro. Di sicuro, anche con l'undici che ha espugnato Upton Park, il Leeds, come scrive un Gooner, è molto meglio del West Ham. Cannoni incrociati e un solo grido: c'mon Gunners.

NOBEL PER LA PACE / 90

Sesto attacco statunitense dell'anno in territorio pakistano. L'attacco ha avuto luogo nella zona di Datta Khel, un centro di comando e di controllo di al Qaeda e gruppi terroristici affini. Cinque le vittime.

martedì 18 gennaio 2011

GRADITI RITORNI

Fino a ieri pareva destinato a stare fuori fino ad aprile, poi in serata correvano voci che la stagione era praticamente finita, nella notte, sul sito ufficiale, la notizia più attesa, quella che ha fatto dormire sonno tranquilli a tutti i Gooners del globo: Vermaelen tornerà in campo il 16 febbraio, contro il Barcelona; speriamo. 

MARSHGATE LANE / 1

Oggi così, domani l'ingresso principale dei Giochi Olimpici del 2012
"How am I driving?" non perde tempo, e scatta quel che domani non sarà più possibile vedere, toccare, camminare. Immagini di una Londra lontana dall'Inghilterra, immagini che porteranno con se la cultura e la storia di luoghi che rimarranno per sempre nel nostro immaginario.

lunedì 17 gennaio 2011

MARSHGATE LANE

C'è una storia, di Sport, che sta per iniziare, e questo Blog in collaborazione con "How am I driving?" ve la racconterà.
In questa "prima" il racconto lo lascio integrale, senza scalfire nemmeno una parola, senza farvi perdere l'emozione di camminare per Marshgate Lane.
Una via dispersa in una zona industriale dell'est di Londra. Vicino ci sono paludi, zanzare, topi, rumori di piccoli business. Alcuni caffe' dove il menu e unico: English Breakfast servito con caffe lungo, lunghissimo... macchiato con una goccia di latte. Quando si vedeva uno in giacca e cravatta in queste zone, lo si guardava sempre con sospetto.
Queste zone non erano neppure segnate nelle mappe della citta'. Alcuni anni fa, una ventina di anni fa, una linea della DLS collegava Stratford alla City Londinese, Canary Warf.
Ma pochi di coloro che lavoravano negli uffici dorati della city prendevano questo lento trenino, l'overground. Casomai in queste zone di Londra ci vivevano coloro che lavoravano si alla City, ma nei ristoranti, nelle imprese delle pulizie o coloro che ancora erano alle prime armi.

CALCIOPOLI E' VIVA

"Il responsabile degli arbitri, Nicchi, deve scendere dalla propria torre d'avorio e dare risposte a noi e ai palermitani, che chiedono giustizia. Secondo le classifiche stilate da alcune emittenti lombarde al netto degli errori arbitrali il Palermo sarebbe stato primo in classifica dopo il girone d'andata. Nel 2011 ci sono state sviste grossolane contro Bari, Chievo e oggi a Cagliari. Il fuorigioco di quest'ultima partita (offside di Matri nell'azione del primo gol del Cagliari ndr), sarebbe stato in grado di fischiarlo anche un bambino delle elementari, dunque o il guardalinee è incapace, oppure c'è qualcosa di peggio dietro. Se andaste al casinò per puntare sul rosso o sul nero, e uscisse sempre e comunque il rosso, non andreste a chiedere legittimamente spiegazioni al direttore del casinò? Ripeto, Nicchi dovrà scendere dalla torre d'avorio, al livello degli altri esseri umani, e fornire spiegazioni alla società e ai palermitani".
A parte il fatto che se esce sempre il rosso, in un tavolo da roulette di un casinò, le spiegazioni si dovrebbero chiedere solo ed esclusivamente al caso, ma il punto è: ma possibile che c'è sempre qualcosa dietro?

TRENTATREESIMI

La disparità tra il nostro calcio è quello del resto d'Europa è basato su criteri quali: il comportamento dei tifosi, gli atteggiamenti positivi dei giocatori, il rispetto dell'avversario e dell'arbitro. In pillole: cultura sportiva.
Lo dice anche il nuovo metodo (Fair Play della Uefa) che assegnerà, dalla stagione 2011/2012, un posto supplementare alle tre migliori nazioni europee al primo turno eliminatorio della Europa League.
L'Italia è "solo" trentatreesima, ma questo è un dettaglio.
Ernesto Paolillo, in tema di fair play finanziario, ci tiene a sottolineare: "Esistono delle disparità tra le situazioni bilancistiche delle nostre squadre rispetto a quelle estere. Non disponiamo di stadi, non abbiamo il pubblico che viene allo stadio perché i nostri impianti non sono all'altezza, non abbiamo ancora la nuova legge sugli stadi.".
Ecco spiegato il motivo: nazioni come la Norvegia, l'Eire, la Svezia, la Finlandia e addirittura l'Islanda, per non parlare di Inghilterra e Germania, hanno stadi di proprietà, la gente che va nello stesso perché trova il confort di un'impianto moderno ed è tutelata dalla legislatura.
Chiude così: "Il calcio italiano pagherà pesantemente questa introduzione, ma questo non vuol dire che non sia corretta."
Esatto, il calcio italiano la pagherà, la Juventus forse no.
Perché sta ultimando uno stadio di proprietà e costruendo, sulle ceneri di Calciopoli, un futuro competitivo. Proprio come ai tempi di Giraudo, ben 5 anni fa.

CAMPAGNA ELETTORALE / 7

Camillo informa: Si chiama Herman Cain, magnate della pizza, il nome nuovo tra i repubblicani in vista delle presidenziali del 2012.

L'ACUTO DI LANA

Ora anche nel Prix Tenor de Baune, che si aggiunge, con il passare degli anni, alle perle che ha saputo sfoderare nella sua fantastica carriera Lana del Rio.
Dal Premio Pienza al Tino Triossi, passando per il Premio Emilia, Lana ha sempre dimostrato una cosa: se entra in azione, dopo corsa tatticamente accorta, nei 700 metri finali, può battere chiunque; è devastante.
L'ha fatto anche ieri, a Vincennes, vincendo sulla distanza dei 2700 metri (partenza tra i nastri) in 1.13.1, standosene accorta per 1800 metri per poi chiudere, bene, molto bene, su Ready Cash (successivamente distanziato), uno dei favoriti dell'Amérique di fine mese.
Lisa, dopo le recenti analisi cliniche, ha dato forfait all'appuntamento dell'anno, e se ne riparlerà l'anno prossimo. Lana, la Lana vista ieri pomeriggio, lo può correre, e credo anche bene, un tentativo che, senza pressioni, porterebbe esperienza, utile per entrare a titolo definitivo nel giro dei grandi, quelli che dal marzo prossimo inizieranno a sfidarsi sulle piste di mezza Europa.

LO STILE JUVENTUS / 26

Stamane c'è da divertirsi, un po' come quando si va al circo e la scena viene presa dai clown.
In ordine. Del Milan, quello che vincerà lo scudetto, scrive ancora di occasione sprecata, come quella con la Roma prima delle feste e come quella con l'Udinese della settimana scorsa. Non si legge di crisi rossonera (a Cagliari, nonostante la vittoria grazie ad un gol in fuorigioco, si erano ampiamente intraviste le difficoltà), ma di occasioni mancate, come se quest'ultime fossero sinonimo di episodi sfortunati (il Milan!!).
Per il Napoli opta per un pari che ci può stare, perché Sinisa Mihajlovic, a differenza di Gigi Delneri (quello che il gol del pareggio l'aveva fatto), ha bloccato le fasce limitando fortemente la pericolosità offensiva del Napoli.
L'Inter, invece, è rinata grazie a Leonardo (che stimo moltissimo come persona), perché quel Benitez, soprattutto sotto il profilo mentale, non aveva dato ai neroazzurri la giusta spinta. Bene, poi c'è il riferimento, che è fantastico: "basti pensare a Maicon che sembrava giocasse il fratello e a Milito.". Alcuni numeri. Sulle 18 partite disputate dall'Inter in campionato, il Signor Maicon ha disputato 10 gare: 7 con Benitez, 3 con Leonardo; per il resto della stagione si è portato dietro un fastidiosissimo infortunio. Nelle apparizioni con Benitez, e con quell'Inter, le vittorie sono state 4, 2 i pareggi e la sola sconfitta nel Derby, per un totale di 14 punti sui 21 a disposizione (il ciclo riguardava gli scontri, tra le altre, contro Juventus, Roma e Milan, per non contare le due genovesi e il Palermo). Con Leonardo, e cioè dopo il mondiale per club, su tre partite sono arrivate altrettante vittorie, e una condizione atletica in continuo miglioramento. Questo discorso lo si può estendere a Milito, così come a Cambiasso, Chivu e Stankovic, per non parlare di Walter Samuel fuori dai giochi, da un bel pezzo, per tutta la stagione. Benitez ha giocato la sue ultime gare di campionato, e di conseguenza di Champions (qualificandosi alla fase finale) con questi giocatori titolari dal primo minuto: Castellazzi, Biabiany, Pandev, Santon, Natalino, Coutinho, Nwankwo, Alibec, Benedetti e addirittura Orlandoni a Brema. L'altra sera a San Siro, così come dal giorno della Befana, l'Inter in campo era così disposta: Castellazzi, Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu, Motta, Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Eto'o, Milito; domanda: ma di cosa stiamo parlando?

domenica 16 gennaio 2011

PUNTI DA PUNTUALIZZARE

1. Una qualsiasi Società quotata in borsa deve dare un rendiconto preciso degli investimenti e dei ritorni economici. Normalmente si investe a fronte di un pay back e non tanto per investire;
2. la Juventus FC S.p.A., prima in Italia, sta investendo un capitale notevole nella costruzione di uno stadio di proprietà. Uno stadio di proprietà significa assets che valgono come capitale sociale così come il parco giocatori;
3. Nello sport professionistico americano chi va in bancarotta viene cancellato dai tornei e mai furono fatti leggi salva teams.
Ogni accusa fatta alla Società Juventus FC S.p.A. è puramente casuale.

sabato 15 gennaio 2011

REPORT: WEST HAM 0-3 ARSENAL

Abbiamo vinto una partita sapendo cosa significasse vincere quella partita, e Wenger l'ha ampiamente confermato in conferenza stampa: "We had a good, mature performance today.". Niente di più vero, i ragazzi hanno disputato una partita matura, attenta, affondando quando è stato necessario e controllando quando gli Hammers avrebbero potuto mettere in discussione il risultato.
Il City aveva vinto la sua partita, a fatica, portandosi in testa al campionato e aumentando, con una gara in più, a cinque i punti di distacco, una pressione che i ragazzi di Wenger non hanno accusato, e questo è stato l'aspetto migliore della gara di stasera ad Upton Park. Questa era senza dubbio la risposta che molti tifosi si attendevano.
Le note positive sono arrivate copiose. Robin van Persie ha confermato quanto scritto qui da tempo, segnando una doppietta e fornendo l'assist per il 2-0 di Walcott, e la crescita continua; Samir Nasri conferma la continuità di rendimento sia in qualità che in quantità; Walcott ha ribadito di essere, a queste condizioni, un'arma letale, anche se manca ancora di continuità; molto bene Eboué, finalmente disciplinato e autore di una gara attenta; sicuro e pronto Szczesny, che esce da Upton Park con un clean sheet che fa morale. Unica nota negativa, che è come cercare l'ago nel pagliaio, è per Djorou, che ha patito per tutta la sera la fisicità di Cole; ma dopo aver annullato Drogba e Tevez gli si può concedere.
Ora inizia un'altra, l'ennesima, settimana importante: mercoledì saremo ospiti ad Ellan Road, per il replay di FA Cup, e le intenzioni, serie, sono quelle di andare avanti, in attesa del Wigan, da affrontare all'Emirates sabato prossimo, per portare avanti il sogno di vincere il titolo.

CAMBIO DI POTERE

It's not just about football (un blog che per fortuna ho avuto il piacere di scoprire sotto le feste natalizie; e giustamente qualcuno dice che il miglior regalo di Natale è quello che meno ti aspetti) stamane ci parla di Londra Olimpica, di quel che si sta facendo e di quel che sarà nel prossimo futuro.
Il tema è lo Stadio Olimpico, le proposte di chi vorrà comprarlo e tutto quello che, in futuro, potrebbe cambiare a livello di potere calcistico, naturalmente quello di Londra. Leggetelo, perché è davvero interessante.

MATCH PREVIEW: WEST HAM - ARSENAL

Stasera, ore 17:30 di Londra, si torna in campo, a giocare un derby, dopo la sconfitta (meritata) di metà settimana a Portman Road. Una gara che potrebbe, il 27 febbraio prossimo, riproporsi come finale di Coppa di Lega, almeno questo, visto con i colori dei Gunners, è quello che si spera. Stasera torneranno in campo, dopo il turno di riposo concesso da Wenger, sia Robin van Persie che Samir Nasri, che andranno a comporre, con Fabregas e Walcott, la migliore (attualmente) line-up offensiva che l'Arsenal può proporre. In mediana agiranno ancora Alex Song e Jack Wilshere, che schermeranno la linea dei quattro composta da Ebouè e Clichy sugli esterni e Koscelney e Djorou in mezzo. In porta, visto il problema alla spalla di Fabianski, tornerà Wojciech Szczesny, diventato titolare della nazionale di categoria polacca con i gradi di capitano. Altre parole non servono, si va per vincere. Punto.

venerdì 14 gennaio 2011

UN ALTRO "SANTO" AD ASHBURTON GROVE?

Sulla versione on-line del Daily Mail c'è la notizia, che per molti significherà poco ma per chi conosce il modo di muoversi sul mercato da parte di Arséne Wenger è qualcosa di grande, o meglio, di futuribile.
Secondo il quotidiano l'Arsenal sembrerebbe ormai vicinissimo al giovane (17 anni) centrocampista offensivo dei Saints, Alex Oxlade-Chamberlain. La cifra, secondo le indiscrezioni, si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di sterline, mentre l'accordo prevederebbe il prestito (all'attuale squadra di appartenenza) fino alla fine della stagione per poi aggregarsi ai Gunners la prossima estate.
Oxlade, che piace anche a Liverpool, Chelsea e Manchester United, potrebbe così seguire le orme di Theo Walcott, ma c'è chi dice che sia ancora più forte.

LO STILE JUVENTUS / 25

Gli si è rotto il disco, ormai è ufficiale, e come tutti coloro che siedono regolarmente in televisione a dire quello che è giusto e quello che è sbagliato (probabilmente guadagnando molto di più di quanto guadagnassero prima, anche se molti fanno finta di non capirlo) è tornato prepotente sull'argomento: il mercato bianconero.
E giù con la solita manfrina del sarebbe stato meglio acquistarne 4 (di assoluta qualità) invece che 14 (mediocri e non da Juve). Ma ormai a questo ci si è abituati fin troppo bene. Interessante, invece, questo passaggio: "ciò che è mancato alla dirigenza bianconera in questa stagione, è stata la consapevolezza di ciò che significa lavorare per la Vecchia Signora. Bisogna vestirsi da Juve per essere da Juve, non portare i vestiti indossati alla Sampdoria.".
Per fortuna che la pazienza non ha limiti... o forse un limite ce l'ha?

giovedì 13 gennaio 2011

PARKING ON ICE

L’inaugurazione ufficiale avverrà sabato alle 16.30, alla presenza degli amministratori matuziani, naturalmente con il solito ritardo sulle previsioni.
Intanto trovare un parcheggio nella Città del Mojito, del Festival e ora del ghiaccio (Sanremo nel ghiaccio è una chicca che sinceramente ci mancava), rimane una chimera.

LONTANI DA LONDRA

Lo siamo, lontani da Londra, e nemmeno poco. Chi ci vive, da dodici anni e da italiano, lo sa bene, e mi informa di un fatto: due Parlamentari sono stati condannati alla prigione per aver falsificato i rimborsi degli ultimi anni.
Non è, e non sarà, una notizia eclatante per dimensioni, ma basta per far capire come vanno certe cose lontano dallo stivale.
Uno, condannato a 18 mesi e giusto l'altra notte ha speso la sua prima dormita in cella, aveva chiesto rimborsi per 9.000 sterline, mentre l'altro, che proprio questa mattina ha rassegnato le dimissioni e domani farà il suo ingresso tra le "mura", per 14.000.
Alla voce "rimborsi" erano stati inclusi: l'abbonamento a Sky, un affitto di una stanza nel centro di Londra, inchiostro per stampanti personali, alcuni lavori di giardineria nella propria abitazione, l'imbiancatura del soggiorno e altre cose simili.
Visto da questa parte delle Alpi nulla di così eccezionalmente scandaloso, ma per gli inglesi si.
E' stata colpita la fiducia del ruolo istituzionale, e la loro condanna è stata accolta con soddisfazione da tutti, compresi i compagni di partito dei condannati.
Intanto, sempre per rimanere ben distanti, giunge una denuncia dallo sport, o da quello che una volta lo si poteva chiamare, in Italia, così.
L'Associazione GiùleManidallaJuve, sempre attenta a questi risvolti, pubblica e diffonde l'amara serata di un gruppo di tifosi juventini in quel di Napoli, andati ad assistere all'incontro di campionato tra partenopei e bianconeri. Per chi come me ha vissuto in prima persona, e alla tenera età di anni 13, la tragica notte di Bruxelles, la solidarietà è massima, così come l'amarezza.
Anche in questo caso, perché andare a vedere una partita di pallone dovrebbe essere esclusivamente un divertimento, la distanza da Londra è siderale, e credo che mai verrà colmata.

REPORT: IPSWICH TOWN 1-0 ARSENAL

Ha vinto l'Ipswich Town, meritatamente, e nel momento in cui Tamas Priskin, a dodici minuti dal termine, ha messo la sfera alle spalle di Wojciech Szczesny ho esclamato: è giusto così! Giusto perché i Tractor Boys c'hanno messo tutto quello che l'Arsenal ha evitato: grinta, voglia, determinazione, coraggio. Arséne Wenger l'aveva detto: "se riusciremo a pareggiare l'entusiasmo dei ragazzi di Portman Road avremo la possibilità di chiudere il discorso qualificazione in anticipo". Invece, a prescindere dal risultato finale, in fatto di entusiasmo siamo stati surclassati dal primo all'ultimo minuto, senza scuse, senza alibi. Stamane poco mi importa delle occasioni (limpide) capitate nei piedi di Walcott, o quella di Fabregas pochi istanti prima del gol del vantaggio Blues, e ancora meno del fuorigioco del ventisettenne attaccante ungherese grazie al quale è stato fissato il risultato a favore dell'Ipswich, il dato che emerge è chiaro e amaro: l'Arsenal è stato messo in difficoltà per tutta la sera.
Questo è il calcio inglese, e la FA Cup ne aveva ampiamente dato dimostrazione nel week-end appena trascorso. E' un fatto puramente motivazionale, in cui anche con una categoria abbondante di differenza i livelli possono essere messi alla pari, dalla testa e dallo spirito dei protagonisti. Domenica pomeriggio l'Ipswich ne aveva presi sette (7!!) a Stamford Bridge in FA Cup, ieri sera ha avuto la forza e il merito di uscire dal campo con un clean sheet, contro l'Arsenal. L'unica difesa a favore dei Gunners la posso trovare nel numero di impegni a cui sono stati sottoposti nell'ultimo, intenso, periodo i ragazzi di Wenger, e di conseguenza nel trovare ogni tre giorni la giusta concentrazione. Non è semplice come sembra, ci mancherebbe, e un passo falso fa parte del gioco. La qualificazione alla finalissima di Wembley non è per nulla compromessa, anzi, il 25 all'Emirates ci saranno tutte le condizioni per battere l'Ipswich Town e fare i biglietti per il 27 febbraio, a patto di pareggiare, come aveva anticipato Wenger, in fatto di entusiasmo, grinta, determinazione e coraggio.

mercoledì 12 gennaio 2011

CAMPAGNA ELETTORALE / 6

Sarah Palin’s Alaska è terminato, sabato scorso.
AmericanaTv si domanda: E’ finita la stagione televisiva di Sarah o è proprio finita Sarah?
TLC e la Palin ci avevano informato qualche giorno fa che non ci sarebbe stata una nuova serie del reality e da allora, fino a sabato, si era detto che la Palin si stava preparando alla campagna elettorale per la Casa Bianca per il 2012. Secondo Andrea Salvadore, ma è anche possibile che si sbagli, questa cosa è finita su quel prato a Tucson, Arizona, sabato scorso.

DUCATI DESMOSEDICI GP11 MOTOGP
























Scheda Tecnica Ducati Desmosedici GP11

THANKS CRAWLEY TOWN / 1

Steve Evans: "I'm just proud of my players. They kept going until the last minute."
Guarda il video del match
Ascolta le dichiarazioni di Steve Evans, Manager del Crawley Town.

NOBEL PER LA PACE / 89

Primo attacco missilistico obamiano del 2011, sempre in Pakistan, ancora con i Predators.
Due i missili sparati sul villaggio di Hyderkhel nella zona di Mir Ali, quattro le vittime.

ARSENAL MONEY MODEL

L'Uefa punta il dito, e lo fa in direzione Londra nord: "Arsenal have been held up as a shining example by Uefa as European football's governing body prepares to implement tough new financial restrictions".
Il Segretario Generale, Gianni Infantino, non ha dubbi su chi negli ultimi anni si è meglio adoperato per far quadrare i bilanci, per rendere la propria società in linea con le nuove normative economiche: "Arsenal boss Arsene Wenger's meticulous and sensible approach to spending has helped the north Londoners strengthen their finances over the last 10 years, as some of their rivals' own position has weakened".
Ma basterà questo per fare in modo che tutti, nessuno escluso, si allineino ai nuovi dispositivi?
Secondo Michel Platini non esiste alternativa: "Any clubs who break the rules will have to face the music", e precisa: "There will be no witch hunt, If a club does not fall in line and does not apply the same rules as everybody else, they would have to live with the consequences."
Vedremo se così sarà, nel frattempo si guarda a nord di Londra come l'esempio da seguire.

MATCH PREVIEW: IPSWICH TOWN - ARSENAL

Ci siamo, tra poche ore sarà semifinale di Coppa di Lega, e con  orgoglio ci dirigeremo verso est, a Portman Road, con il serio intento di conquistare Wembley, di accedere alla finalissima del 27 febbraio.
It's not just about football ne ha già scritto, ampliando il discorso sulla possibilità, e a questo punto necessità, di acquistare un difensore centrale per questo finale di stagione, e sulla costante presenza di Titì Henry nei pressi di Ashburton Grove; cliccate qui per leggere il rapporto completo.
Tornando a stasera. Arséne Wenger ha dichiarato che la rotazione degli uomini nell'11 titolare proseguirà come da programma, come giusto che sia, ma da alcune indiscrezioni, anche se al momento non si sa nulla sulla formazione titolare, sembra possibile la partenza dal primo minuto sia di Fabregas che di Walcott, che, insieme ad Arshavin e Bendtner potrebbero formare la line-up offensiva. In difesa è certa la presenza sulla destra di Eboue, così come quella di Gibbs che agirà sulla sinistra. Al centro i punti interrogativi sono ancora molti. Uno tra Djorou e Koscielny partirà titolare e non è esclusa la presenza dal primo minuto del talento catalano Ignasi Miquel, diciottenne capitano della squadra riserve che potrebbe offrire a Wenger le giuste garanzie per valutare meglio un'eventuale spesa nella finestra di gennaio. A centrocampo i nomi che si fanno in queste ore che precedono il match sono molti: potrebbe essere il turno di Ramsey, ritornato all'attività agonistica dopo il grave infortunio dello scorso anno, così come non è da escludere un inserimento di Eastmond al fianco di Denilson. Insomma, con i ragazzi che passeranno la mattinata nel centro di allenamento per poi raggiungere nel tardo pomeriggio Ipswich, nulla è ancora definitivo.
Una sola cosa è certa: Arséne e tutti i ragazzi tengono in maniera particolare a questa sfida, e c'è da scommettere che questa sera a Portman Road vedremo un Arsenal formato super, per carattere, grinta e voglia di accedere ad una finalissima che potrebbe dare una svolta significativa al finale di stagione.

martedì 11 gennaio 2011

CERVELLI

Che il punto di non ritorno fosse ormai un fatto acquisito ne avevo scritto qui, e l'udienza, l'ennesima all'interno dell'aula 216, andata in "onda" questo pomeriggio ha confermato puntualmente la morte del calcio italiano.
Una volta, ben piazzato all'interno delle teste del sentimento popolare, c'era il "vento del nord", Moggi che comprava gli arbitri, la Juventus che aveva il controllo degli stessi e del mercato, e poco importava guardare cosa succedeva in campo ogni maledetta domenica; la Juventus vinceva perché rubava, punto.
Quei "cervelli" lì non li cambi più, c'erano, ci sono, ci saranno.
Oggi, dall'altra parte del fiume, ci sono quelli che vedono tutto e il contrario di tutto: il Milan che aveva arbitri, l'Inter che aveva arbitri, la Roma che aveva arbitri, pure Narducci aveva arbitri, e poco importa guardare cosa succede in campo ogni maledetta domenica; anche gli altri rubano, punto.
Quei "cervelli" lì, quelli che si vantavano di garantismo e giustizia, ora attaccano, senza esclusione di colpi; non c'erano, ci sono, ci saranno.
Che bello sport il calcio italiano; complimenti a tutti, vivissimi.

DESMOVALE

Official picture

VIAGGIO ALL'INTERNO

























It's not just about football ci apre un mondo, quello che si respira all'interno di uno stadio super moderno, di quella super squadra che giorno dopo giorno sta diventando sempre più forte.

COMPRATEVI I PATTINI

Non si trova un parcheggio (nemmeno a pagarlo), sette giorni su sette il traffico è insostenibile, sia che ci si trovi nella zona est sia in quella ovest, del centro non ne scrivo nemmeno. E' la città, così a memoria senza scendere nei numeri, con la più alta percentuale di ciclomotori nel rapporto con gli abitanti, per non parlare delle automobili. Però, in vista dell'edizione prossima del Festival, Sanremo ha deciso di cambiare volto: chiuse al traffico il secondo tratto di Via Matteotti e Piazza Colombo, mentre Piazza Borea d'Olmo verrà trasformata in una pista di pattinaggio su ghiaccio.
L’operazione di pedonalizzazione e maquillage fortemente voluta dal sindaco Maurizio Zoccarato ha un fine ben preciso: far vedere alla Rai e a tutte le migliaia di persone che ruotano attorno all’evento canoro che Sanremo è capace di offrire un’immagine migliore e più accogliente.
E allora da domani tutti in centro con i pattini.

THANKS CRAWLEY TOWN

Vedere Steve Evans zuppo d'acqua, impazzire di gioia, saltare un po' a destra e un po' a sinistra, quando al minuto numero novantuno tale Sergio Raul Torres ha messo in fondo alla rete il pallone della vittoria, e della conseguente, storica, incredibile e magica qualificazione al quarto turno di FA Cup, è stato qualcosa di meravigliosamente bello, emozionante, che mi ha detto ancora una volta perché ami così pazzamente il football, the english football. 
Se dalla M25 prendete lo svincolo per la M23 in direzione Brighton, sulla strada troverete Crawley, dove stasera si è assistito a quello che un giorno verrà ricordato come uno storico match della competizione calcistica più antica del globo. In campo, oggettivamente, si incontravano i dilettanti del Crawley Town (secondi in Conference) e lo storico Derby County (tredicesimo in Championship), sessanta posizioni esatte di differenza. Ma questo divario non si è visto un solo secondo: 22 uomini che hanno corso, lottato, preso botte, segnato gol, giocandosela alla pari, sotto un cielo che ha mandato giù acqua per tutta la sera.

lunedì 10 gennaio 2011

IN CONTINUO AUMENTO

In its review last month of Afghan policy, the White House offered that its "strategy in Afghanistan is setting the conditions to begin the responsible reduction of U.S. forces in July 2011." Last week, the Pentagon disclosed that it is sending an additional 1,400 combat troops to Afghanistan."

3 SU 3

"E' superficiale e sbagliato attribuire questo specifico atto di un matto direttamente ai repubblicani o ai membri dei Tea Party". Lo scrivono, sul caso specifico della strage di Tucson, i tre grandi giornali americani: New York Times, Washington Post e Wall Street Journal.
Tre quotidiani su tre spiegano che nella strage di Tucson non c'entrano né la politica, né Palin, né i Tea Party.

domenica 9 gennaio 2011

FA CUP DRAW

Fourth Round 
Torquay United v Crawley Town or Derby County
Watford v Brighton & Hove Albion
Bolton Wanderers v Wigan Athletic
Arsenal or Leeds United v Huddersfield Town
Fulham v Tottenham Hotspur
Everton v Chelsea
Southampton v Manchester United
Swansea City v Leyton Orient
Burnley v Burton Albion
Birmingham City v Coventry City
Doncaster Rovers or Wolverhampton Wanderers v Stoke City or Cardiff City
Notts County v Leicester City or Manchester City
Stevenage v Reading
Aston Villa v Blackburn Rovers
West Ham United v Nottingham Forest
Sheffield Wednesday v Wycombe Wanderers or Hereford United

LO STILE JUVENTUS / 24

Dopo la liturgia della parola e quella eucaristica siamo arrivati ai riti di comunione, e allora fatevi prendere la mano e scambiatevi un segno di pace; per i riti conclusivi manca ormai più poco.

THIS IS THE FA CUP

other picture

sabato 8 gennaio 2011

REPORT: ARSENAL 1-1 LEEDS UNITED

L'aspettavo, è arrivata, e per novantacinque minuti ho respirato quell'atmosfera unica che solo la FA Cup sa regalarti. Frase fatta? Assolutamente no! Si crea una sorta di divisione dal mondo esterno che sembra quasi di essere ovattati. Della gara in se, per lunghi tratti dominata come naturale che fosse dall'Arsenal, spenderò giusto qualche considerazione, perché l'aspetto su cui mi soffermerò sarà un altro. E allora non posso fare a meno di parlare degli oltre 8000 tifosi degli Whites che hanno assiepato le tribune dell'Emirates Stadium: uno spettacolo nello spettacolo! Vedere tanta gioia e passione nei confronti della propria squadra è qualcosa che riempe, che rende questo gioco qualcosa di unico al mondo. Poi il gol di Robert Snodgrass ha dato un ulteriore senso al viaggio che da nord verso la "City" hanno fatto donne, uomini e bambini, vestiti di bianco fino in cima ai capelli. Questo è valso il prezzo del biglietto per chi era all'Emirates, un pomeriggio da favola per chi stava seduto davanti alla televisione. Della gara, come detto, qualche considerazione. Pareggio che va stretto ai Gunners e molto largo allo United. Vero che i ragazzi di Wenger hanno strappato il replay al novantesimo e su calcio di rigore, ma tra primo e secondo tempo ho contato almeno dieci situazioni dove i Gunners avrebbero tranquillamente potuto sbloccare a proprio favore il risultato; e se faccio la somma della gara con il City, traggo un'unica conclusione: è un periodo che la porta avversaria è stregata.

OFFERTE DI INIZIO ANNO