martedì 31 marzo 2009
LE COSE NON CAMBIANO/3
QUELLA VOLTA A BERLINO
Quando arrivò a Berlino in campagna elettorale ...continua
MILANO TROTTO: MARTEDI' 31 MARZO 2009
GUARDARE AL FUTURO CON IL SOSTEGNO DEI GIOVANI
MODIFICHE REGOLAMENTO 2009
- 13.05-13.45 125cc Prove libere 1
- 14.05-14.50 MotoGP Prove libere 1
- 15.05-15.50 250cc Prove libere 1
sabato
- 09.05-09.45 125cc Prove libere 2
- 10.05-10.50 MotoGP Prove libere 2
- 11.05-11.50 250cc Prove libere 2
- 13.05-13.45 125cc Qualifiche
- 14.05-14.50 MotoGP Qualifiche
- 15.05-15.50 250cc Qualifiche
domenica
- 08.40-09.00 125cc Warm-up
- 09.10-09.30 250cc Warm-up
- 09.40-10:00 MotoGP Warm-up
- 11.00 125cc gara
- 12.15 250cc gara
- 14.00 MotoGP gara
lunedì 30 marzo 2009
RIPRENDERSI IL FUTURO
ALLEANZE ED ULTIMATUM
CI HA MESSO POCO/8
AMICI ASSOLUTI
STRAGE IN UNA MOSCHEA PAKISTANA
OBAMA IS WRONG
domenica 29 marzo 2009
TEST DI JEREZ
CI HA MESSO POCO/7
Il piano strategico sull’Afghanistan illustrato dal presidente parte da un semplice presupposto: “La situazione è sempre più pericolosa. Sono passati più di sette anni dalla cacciata dei talebani, ma la guerra continua e gli insorti controllano parti dell’Afghanistan e del Pakistan”. Sotto minaccia, però, non sono solo le truppe sul campo. Nel passaggio cruciale del suo discorso, infatti, Obama ha delineato uno scenario che riporta dritti all’11 settembre 2001: “Diverse valutazioni da parte dell’intelligence mettono in luce come al-Qaeda, dai suoi rifugi in Pakistan, stia attivamente pianificando attentati negli Stati Uniti”. Obiettivo degli Stati Uniti, di conseguenza, sarà quello “distruggere, smantellare e sconfiggere al-Qaeda in Afghanistan e in Pakistan, e di prevenire un loro ritorno negli anni futuri”.
La strategia della nuova amministrazione Obama prevede che l’esercito americano lavori maggiormente all’addestramento delle truppe locali. Solo con un esercito afgano più grande e preparato, infatti, gli Stati Uniti potranno gradualmente pianificare una exit strategy. Sul piano numerico, l’approccio di Obama si tradurrà in 4.000 nuovi soldati adibiti all’addestramento: “Accelereremo il nostro sforzo per creare un esercito afgano con 134.000 unità e una forza di polizia con almeno 82.000 unità” ha dichiarato il presidente, “in modo da affidare sempre più la responsabilità della sicurezza alle forze locali”.
Gli Stati Uniti, però, non dimenticano le difficoltà sul campo: l’addestramento delle truppe locali, infatti, sarà affiancato da un incremento della lotta ai talebani. E a fare scuola, in questo frangente, resta il surge iracheno guidato vittoriosamente dal generale Petraeus: 17.000 nuovi marines “porteranno la lotta nel sud e nell’est, e ci daranno una più ampia possibilità di agire insieme alle forze di sicurezza dell’Afghanistan e dare la caccia agli insorti lungo il confine”. L’incremento delle truppe, ha continuato Obama, “servirà anche a dare più sicurezza in vista delle importanti elezioni presidenziali del prossimo agosto”.
venerdì 27 marzo 2009
LE CHIAVI DELLA LEGGENDA
DOMANDE ALLA CASA BIANCA
The President introduces a new tool on WhiteHouse.gov, "Open for Questions," which will allow you to submit your questions on the economy and vote on those submitted by others. The President pledges to answer some of these questions during an online town hall on Thursday, March 26, 2009.
MILANO TROTTO, VENERDI' 27/03/09
giovedì 26 marzo 2009
IN AMERICA QUALCUNO STORCE IL NASO
GIA' FINITA LA LUNA DI MIELE?
mercoledì 25 marzo 2009
SORRISI E BALLE
martedì 24 marzo 2009
WAR-GAME
ABC's Jake Tapper comes with about a dozen questions, including ones he's gathered from colleagues, bosses, his blog and Twitter.
FUOCO AMICO
FOTO DEL GIORNO
lunedì 23 marzo 2009
CALCIOPOLI: SI RIPARTE DA NAPOLI
CENTOVENTINOVE
Obama stava dicendo a Leno di come ultimamente fosse migliorato molto a Bowling, grazie ai suoi allenamenti sulla pista della Casa Bianca: "Ho chiuso a centoventinove” ha detto Obama. Centoventinove è un punteggio piuttsoto scarso.
Leno ha sarcasticamente risposto: "Un bel punteggio, Presidente" e Obama di rimando: "Si, tipo le Special Olympics...", quelle che noi chiamiano le "Paraolimpiadi"
Una sonora presa in giro verso tutti i cosidetti "diversamente abili" e alla correttezza politica imperante negli Usa. E forse anche un errore di fatto: siamo pronti a scommettere che il campione di Bowling paraolimpico fa più dell'obamiano centoventinove.
Le scuse, infatti, sono partite prima ancora che lo show andasse in onda, dal telefono dell'Air Force One. E sono state recapitate a Tim Shriver, il presidente delle olimpiadi speciali, il quale si è affrettato a sottolineare il sincero pentimento dell’Illinois Boy, che certamente se la cava meglio a Basket che con il Bowling. Anche Bill Burton, vice-direttore dell’ufficio stampa presidenziale, si è scapicollato a dire che il suo presidente non intendeva offendere nessuno ma soltanto prendersi in giro da solo.
Se Bush avesse detto una cosa del genere, sarebbe stato come minimo lapidato in pubblico. Obama invece se la cava con un po' di critiche sui tabloid americani grazie alla sua - ormai proverbiale - velocità nello scusarsi. Lì altro che paraolimpiadi: Obama è un primatista assoluto.
CI HA MESSO POCO/6
"VEDO LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL"
PIANO DISINTOSSICANTE
EPISODIO 1: L'UOMO DAI 50 OCCHI
domenica 22 marzo 2009
INSIDERS GETTER
- Se toccherà a me?
L’azienda sa bene che potrebbero esserci ritorsioni di questo genere, quindi mette in atto delle contromisure per tutelarsi. Contromisure che possono essere prese per uno, dieci o anche cento rancorosi. Ma cosa succede quando il numero è a quattro o più cifre? Succede che quelle contromisure diventano inapplicabili e si procede con una semplice disattivazione dei loro accounts e un cambio delle passwords condivise. Ed è così che una pugnalata autoinflitta viene scambiata per un piccolo graffio, con tutti i rischi clinici del caso. Infatti, licenziamenti e ridimensionamenti di massa, come quelli a cui assistiamo ormai da qualche tempo, rappresentano il miglior attacco non convenzionale possibile, peccato che il target sia l’autore dell’attacco.
Oltre al totale effetto destabilizzante che questi eventi causano nelle risorse umane, con tutte le sue conseguenze, entra in gioco pure la concorrenza sleale.
Ovvio, se licenzi 3000 dipendenti nessuna concorrente li assumerà tutti e 3000 o terrà colloqui con tutti loro per ottenere informazioni. Così come gli headhunters si metteranno in moto per agguantare i soli elementi di spicco, quelle figure che si porteranno appresso un bagaglio informativo sicuramente utile.
Ma, nel sempre sorprendente sottobosco dello spionaggio industriale, c’è un’altra figura che da qualche anno lavora a pieno regime: il procacciatore di insiders.
A differenza dell’headhunter ...continua
sabato 21 marzo 2009
IL MONDO CHE NON CAMBIA
Ayatollah Ali Khamenei was responding to a video message Obama released Friday in which he reached out to Iran on the occasion of Nowruz, the Persian new year, and expressed hopes for an improvement in nearly 30 years of strained relations.
Ayatollah Ali Khamenei was responding to a video message Obama released Friday in which he reached out to Iran on the occasion of Nowruz, the Persian new year, and expressed hopes for an improvement in nearly 30 years of strained relations.
PRODURRE PANICO
Iran has called for "substantial changes in US foreign policy" as a precondition for talks. Syria wants the US to shut down the UN investigation into the murder of Lebanese ex-Premier Rafiq Hariri and insists on reviving its domination of Lebanon before "substantive talks" with Washington. The Taliban insists on "the complete withdrawal of foreign troops" from Afghanistan before it will consider talks.
Well, if your enemies won't talk to you, why not talk to your friends? But this is precisely what the new administration doesn't want to do - for that would look like continuing the Bush administration's "failed policies."
Notably, President Obama did not respond to greeting messages from America's Mideast allies until weeks after he'd entered the White House. The Iraqi leadership had to wait three weeks. Afghan President Hamid Karzai waited 40 days. Leaders of traditional allies such as Morocco, Egypt, Turkey, Jordan and Saudi Arabia didn't wait as long - but got only protocol calls devoid of political content.
Obama's emissaries to the region have made it clear that the new administration is keener on cultivating its foes than courting its friends.
Richard Holbrooke, the special envoy to Afghanistan and Pakistan, spoke of his desire to engage the Taliban but cited "scheduling problems" in not meeting America's friends among Afghan and Pakistani elites. In Kabul, he made it all but clear that the new administration sees the Karzai presidency as part of the "Bush legacy." In Pakistan, he sent signals that Washington is not keen on supporting President Asif Ali Zardari's government.
Secretary of State Hillary Clinton granted Lebanon's Prime Minister Fouad Siniora only a photo-op handshake during a conference on Gaza held in Egypt. Siniora, whose coalition government faces a crucial election in June, had hoped for a "convincing show of American support." Instead, he was cold-shouldered.
CAN WE DEFEAT THE TALIBAN?
OBAMA LANCIA SEGNALI DI PACE
AUGURARE BUON ANNO A TEHERAN
venerdì 20 marzo 2009
FURBETTI
giovedì 19 marzo 2009
CRISI D'ASTINENZA
Io sento parlare di gente che non arriva alla fine del mese. Ma solo per capirci, non ci arriva per cosa?
Perchè se il problema è non riuscire a comprare il pane da mettere in tavola sono d'accordo, ci mancherebbe. Ma se il problema è non arrivare alla fine del mese con la ricarica del telefonino per mandare ai miei amici le foto del mio gatto mentre passeggia sulla lettiera, allora non ci sto. Se il problema è non arrivare a farmi il quarto weekend su quattro al Sestriere, allora non ci sto. Anche per questo la gente borbotta, mugugna, ma poi tira avanti. Le persone che vivono accanto a me, conoscenti e affini continuano (per fortuna) a svolgere la stessa vita dello scorso anno, con qualche scossa di assestamento ma niente di così catastrofistico, e non viviamo a Buckingham Palace. Il giorno che davvero sentiremo la crisi, quando cioè saremo noi a salire di nuovo sulle barche come abbiamo fatto cent'anni fa e come fanno oggi gli albanesi e i senegalesi a cui tanti vorrebbero lanciare siluri, allora lì saremo autorizzati a disperarci.
Ma oggi come oggi io non voglio disperarmi per la crisi dei grandi manager che hanno gettato nel cesso miliardi di dollari e di euro grazie agli abomini dei "subprime" ed altre tossicità simili. In fin dei conti, fino a che tutto è andato bene, non mi hanno mai invitato a brindare con loro.
Tremonti ci dice che il 2009 sarà peggiore del 2008. Però, in queste giornate di primavera anticipata, si sente dire che è importante percepire questa crisi per tornare alla normalità.
Allora mi domando: quale normalità?
La Fed annuncia che l'economia è ancora in contrazione; il Fondo monetario internazionale emette la stessa sentenza: il 2009 sarà marchiato dalla prima recessione mondiale dopo 60 anni di ininterrotta espansione economica. La ripresa è prevista per il 2010, ma per poter centrare l’obiettivo l’Fmi invoca interventi immediati da parte del G20, soprattutto per contenere l’ulteriore deterioramento del settore bancario.
Quest'ultimo, in Italia, può addirittura emettere delle obbligazioni speciali che il ministero del Tesoro si è detto pronto a comprare.
Continuo a non capire. Chi aveva le pezze al sedere continua ad averle, sento i telegiornali dire di aumenti nei generi alimentari eppure da un anno a questa parte quando vado a far la spesa vedo che i prezzi sono sempre uguali (e poi basta avere un po' d'intelligenza, se vedo un cavolfiore a 2 euro al chilo non lo compro). Vedo la gente che continua a spendere e spandere, i locali son sempre pieni, la "montagna" quest'anno ha avuto un boom. Dunque questa normalità dove albergherebbe?
Ci sono “single” che si lamentano perché con 1500 euro al mese non riescono a strafogarsi di aperitivi tutte le sere, con annessi locali da ballo.
Stiamo mancando l'occasione della crisi. Abbiamo l’astinenza del comprare un bene superfluo per seguire determinate regole di mercato e/o di tendenza, senza neppure sapere cosa abbiamo comprato. "C'è crisi" perché la gente ha scoperto che anche i "piccoli lussi" non sono la norma, altro che normalità. Di conseguenza, l'economia drogata anche da quei piccoli lussi, ne risente.
OBAMA DEVE RESISTERE ALLA TENTAZIONE DI TRATTARE CON LA SIRIA
Pieno sostegno alle organizzazioni terroristiche Hamas e Hezbollah, che ancora due giorni fa ha dichiarato per bocca dello sheikh Nasrallah il proprio progetto strategico di “distruggere Israele”; rivendicazione piena e totale del recupero della sovranità sulle Alture del Golan; scarico totale su Ehud Olmert della responsabilità del fallimento della mediazione del turco Tayyp Erdogan tra Siria e Israele, là dove è stata invece Damasco a rifiutare nettamente la richiesta di un allentamento dell’armamento di Hezbollah e Hamas; ribadita volontà di mantenere il “protettorato libanese”, non più manu militari, ma – appunto – tramite Hezbollah. Unica novità, il lancio formale del ruolo di mediazione tra Iran e Obama.
Mediazione che ha del tragicomico nel momento in cui Teheran rifiuta nettamente ogni e qualsiasi ammorbidimento della sua posizione e dei suoi progetti nucleari e pretende che Obama si sieda al tavolo già perdente in partenza. Nulla di strano: la grande resistenza al potere di Hafez al Assad, padre di Beshir, è sempre stata quella di proteggere tutte le organizzazioni e iniziative terroristiche e destabilizzanti possibili e immaginabili (incluso Abu Nidal, inclusi gli assassini dei dirigenti di al Fatah), proponendosi contemporaneamente come “mediatori” in tutti i tavoli di trattativa possibili e immaginabili per condurre trattative tanto sfiancanti, quanto inconcludenti, inclusa – non va dimenticato – la piena partecipazione di Damasco alle trattative dal 1993 al 2000 successive agli accordi di Oslo e al trattato Arafat-Rabin...
Strana, stranissima, misteriosa è e continua ad essere la piena apertura di credito ...continua
MISSILI IN PISTA
PRIMO MAGGIO
AUGURI PAPA'
Sono un sognatore ma quando mi sveglio non puoi spezzare il mio spirito, sono i miei sogni che prendi con te e visto che stai andando via, ricordati di me, ricordati di noi e di quello che eravamo... ti ho visto piangere, ti ho visto sorridere, ti ho guardato per un pò mentre dormivi... ed io ancora stringo la tua mano nella mia quando mi addormento, e sopporterò la mia anima nel tempo mentre mi inginocchierò ai tuoi piedi. Addio amore mio, addio amico mio sei stato unico, unico per me.
In questo giorno di auguri, di gioia e di festa io ti ricordo, come sempre faccio ad ogni alba. Ricorderò per sempre di te gli insegnamenti, le raccomandazioni, le pacche sulle spalle e gli occhi corrucciati. Oggi di te ricordo le parole dirette al mio primo genito. Parole che volgo a Diego e Davide, come tu avresti sicuramente fatto. Loro non avranno mai il piacere carnale di poterti abbracciare, ma toccandomi potranno conoscerti, perchè alla fine nessuno muore mai completamente, qualcosa di lui rimane sempre ... vivo dentro di noi.
mercoledì 18 marzo 2009
OBAMA TO BACK
DI PIETRO DA' UNO SCHIAFFO NEI DENTI AL PD
ASSISTENZA SANITARIA
The proposal would have authorized the Department of Veterans Affairs to charge private companies for treating injuries and other medical conditions related to military service, such as amputations, post-traumatic stress disorder and other battle wounds. The measure was intended to save the VA about $530 million a year, but the administration's pursuit of third-party billing sparked resistance from leaders of powerful veterans groups, who met earlier this week with Obama.