..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 30 dicembre 2010

GOAL OF THE YEAR



Who scored Arsenal's best goal of the year? We want YOU to decide

REPORT: WIGAN 2-2 ARSENAL

Commentare il pareggio di ieri sera mi viene difficile, perché gli aspetti sono molteplici e fanno pari e patta tra quelli positivi e quelli negativi.
Parto da un dato: non si possono vincere tutte le partite. Vero che ogni gara è importante, vero che c'è bisogno di produrre una certa continuità per vincere il titolo, ma è altrettanto vero che bisogna pur sempre fare i conti con quello che il periodo offre, con quello che in ogni singola gara accade. Ieri sera Arséne Wenger ha cambiato ben 8/11 della squadra che ha strapazzato appena due giorni fa il Chelsea, facendo riposare chi nell'ultimo periodo ha dato tanto e chi, causa infortuni ed una condizione non ancora ottimale, è rientrato da poco.
Scelte, inevitabili direi. Non si può forzare un gruppo di 11/14 giocatori facendogli giocare tre partite nell'arco di appena sei giorni. Volente o nolente, all'annuncio delle formazioni titolari, ho sposato le scelte di Wenger, a prescindere dall'esito finale dell'incontro.
E' indubbio che non abbiamo giocato una grande partita, anzi.

mercoledì 29 dicembre 2010

THE CLOUGH DAY'S

Stasera scenderanno in campo, per la 25à giornata di Championship (la seconda divisione inglese), Nottingham Forest e Derby County, al City Ground di Nottingham.
Una gara speciale, una partita che non può essere come altre.

E' la più grande storia che il calcio inglese (a mio modo di vedere) abbia mai vissuto, la storia di un uomo del North Yorkshire che ha cambiato la cultura del calcio britannico. Sfidandolo, sfidandosi.
La storia di Brian Howard Clough.
Dal 1955 al 1961 gioca nella squadra della sua città, Middlesbrough, segnando, in 212 incontri, la "pochezza" di 197 gol. Chiuse la carriera a Sunderland, il 26 dicembre 1962. Un grave infortunio al ginocchio (legamento crociato) lo mise fuori dai giochi per oltre due anni, il suo ritorno culminò con tre partite e poi l'addio. A Sunderland giocò 61 partite mettendo a segno 54 gol.
L'anno dopo Brian è già seduto in panchina, agli ordini dell'Hartlepool United.
E' il più giovane manager del campionato e a partire dall'ottobre di quello stesso anno si affianca a lui Peter Taylor, che lo accompagnerà per tutta (o quasi) la carriera.
L'anno successivo arriva la grande occasione: la seconda divisione e il Derby County.
La prima stagione è fallimentare, la squadra termina, nei bassi fondi della classifica, con una posizione in meno rispetto all'anno precedente, ma il progetto Clough è ormai partito. Vengono ceduti più del 70% dei giocatori, vengono fatti fuori elementi considerati inutili all'interno dello staff tecnico, e in un solo anno il Derby vince il titolo di seconda divisione, con la striscia record di 22 gare senza sconfitte.
In prima divisione le cose vanno bene: il primo anno arriva addirittura quarto, conquistando un posto per le coppe, ma irregolarità finanziarie impediscono il check-in per l'Europa.
La magia avviene pochi anni dopo, nella stagione 71/72. Su Liverpool e Leeds il Derby la spunta, vincendo un campionato incredibile, e dopo 88 anni dalla sua nascita vince il primo titolo nazionale. Davanti al Pride Park capeggia la statua di Brian e Peter.
Il periodo buio, in una vita professionale al limite, è vicino: viene allontanato dal Derby.

MATCH PREVIEW: WIGAN - ARSENAL

















From Arsenal.Com by Richard Clarke

NOBEL PER LA PACE / 88

Nel mese di dicembre, gli Stati uniti hanno condotto 11 attacchi missilistici in territorio pakistano. Dopo una pausa di dieci giorni, i predator sono tornati in azione nelle ultime 48 ore. Quattro gli attacchi  missilistici, gli ultimi due nella giornata di oggi. Nel primo attacco sono rimaste uccise 5 persone, nel secondo, nella zona di Ghulam Khan del Nord Waziristan, altre dieci.
Alti funzionari militari statunitensi hanno detto di sperare che l'esercito pakistano faccia di più per chiudere i nascondigli ai talebani, ma gli Stati Unite negano: But the U.S. has denied reports that American forces are pushing to expand special operations raids inside Pakistan's tribal areas to target militants.

lunedì 27 dicembre 2010

NOBEL PER LA PACE / 86

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan. 6 le vittime.

LO STILE JUVENTUS / 22

In questi giorni di festa, in concomitanza con il Natale, in televisione appaiono ad intervalli regolari esperti dell'alimentazione, e chi più chi meno vanno predicando una sana e corretta dieta natalizia, il non esagerare troppo con pranzi e cene, vini e spumanti. Evidentemente sanno di quel che parlano.
Se poi ai microfoni di "Stile Juventus" (guarda un po' i casi della vita) parla l'ex direttore della Juventus, il quadro è completo; e pensare che l'avevamo lasciato facendogli i complimenti.
In prima battuta conferma che i primi tre posti del torneo saranno occupati da Milan (sempre al primo posto naturalmente, d'altronde chi ha Ibra vince), Roma e Inter, mentre, anche se difficile, il quarto potrebbe occuparlo la Juventus, davanti a Napoli e Lazio. Per la lotta al titolo, Lui, dice che la squadra non potrà essere protagonista, perché non trova le grandi ambizioni (?).
La scarsa qualità (aridaje), il non avere uomini che risolvano le gare, l'assenza di capitani di varie nazionali (come Lui aveva), la latitanza di esperienza e classe nella rosa, sono le mancanze che faranno la differenza nei confronti delle altre pretendenti.
Torna su Krasic, quel serbo che ha completato un mercato pasticcione, definendolo una buona riserva, perché con Lui non avrebbe avuto spazio. Il motivo?
Perché c'è una bella differenza tra il gioco che faceva la sua Juventus con Camoranesi (?) e quello che fa la Juventus di Delneri con Krasic.
Qui mi soffermo perché l'argomento è interessante. "...La Juventus per esaltare Krasic deve giocare in contropiede, noi invece eravamo sempre nell'area di rigore avversaria. Questo è un cambio di gioco che esalta Krasic, mentre il nostro era un gioco d'attacco che ci portava sempre nei sedici metri avversari e lui non avrebbe trovato spazio."
Una data per capire meglio: estate 2001. La Juventus cede al Real Madrid tale Zinedine Zidane, e di fatto cambia radicalmente il suo gioco, passando dalla fantasia del talento francese alla muscolarità di giocatori come Nedved. Domanda: quando approda in bianconero Camoranesi? Risposta: estate 2002, quando la Juventus non stava più nell'area degli avversari. Vogliamo ricordare le splendide partite che venivano condotte dalla squadra di Capello? Vero ed oggettivo che per 78 giornate è rimasta in testa al campionato, altresì vero che quel gran giocare nell'area avversaria (?) portò quella squadra alla doppia eliminazione dalla Champions e ad un gioco tra i più brutti visti negli ultimi vent'anni, fatto di situazioni esclusivamente episodiche e portato a termine dalla forza prettamente muscolare.
Chiude in bellezza: ".. la Juventus non ha assolutamente bisogno di Moggi.". Ecco, appunto.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - CHELSEA
















From Arsenal.Com by Richard Clarke

domenica 26 dicembre 2010

CAMPAGNA ELETTORALE / 4

Attacca Michelle Obama, portando dalla sua parte l'over-eating, definendolo patriottico.

BLACKLISTED NATIONS

L'amministrazione del presidente Barack Obama ha consentito alle compagnie americane di fare affari per miliardi di dollari con l'Iran e altri paesi inseriti nella cosidetta ''lista nera''. Secondo un rapporto pubblicato dal New York Times, circa 10 mila contratti sono stati firmati utilizzando la scappatoia che consente gli aiuti umanitari anche per i paesi colpiti da sanzioni e consentendo ad alcune multinazionali, come i giganti dell'industria alimentare Kraft e Mars, di avere rapporti economici con gli stati giudicati fiancheggiatori dei terroristi. Da un ufficio del dipartimento del Tesoro americano sarebbero partite le licenze che hanno permesso alle compagnie di esportare sotto la voce ''aiuti umanitari'' anche generi come sigarette, chewing gum, salse della Louisiana e integratori per body-building. Dal 2000, anno dell'approvazione della ''scappatoia'' per aggirare le sanzioni, gli Stati Uniti hanno esportato in Iran merce per oltre 1,7 miliardi di dollari.

sabato 25 dicembre 2010

LA CANZONE PIU' BELLA DI NATALE

Camillo, che si autodefinisce un fanatico (e meno male che lo è), augura a tutti un Buon Natale con la sua canzone più bella. In effetti lo è, bella e commovente.
Via Libera preferisce altro, anche se Sufjan Stevens non si può non ascoltare, preferisce una melodia che vi riporterà dritti a casa.

venerdì 24 dicembre 2010

TRE ANNI

Tre anni di attività, di foto, video e tante parole. Alcune che saranno piaciute altre meno, come giusto che sia.
Via Libera ringrazia tutti coloro che almeno una volta (anche per sbaglio) sono passati di qui, e tutti quelli che, per sbaglio o per volere, ci passeranno in futuro.
Via Libera proseguirà il suo percorso, anche se domani nulla resterà.
Ma poi, sta cosa che niente dovrebbe rimanere, sarà vera?

MERRY CHRISTMAS

giovedì 23 dicembre 2010

L'INTER E' TORNATA L'INTER

Non lo è più e non lo è mai stato, Rafael Benitez da Madrid, allenatore dell'Inter.
E' parso subito evidente che il feeling non c'era, mancava la soddisfazione di lavorare insieme.
Piccolo passo indietro. L'Inter andava in ferie con in bacheca l'alloro europeo e quello nazionale, in un tripudio di celebrazioni per la conquista del "triplete"; i dati oggettivi questi sono.
Nelle spiagge italiane arrivava la notizia della cessione di Balotelli, mentre da Liverpool approdava il tecnico che mise in una pentola con tanto di coperchio il diavolo ancelottiano nella notte di Istanbul.
Il giorno successivo tutti i quotidiani sportivi ridisegnarono la formazione neroazzurra. I nomi di mercato si sprecavano. Invece niente, nessun acquisto di un certo peso, nessun acquisto mirato ad offrire nuova linfa, una maggiore qualità per confermare quanto fatto la stagione precedente.
Lasciamo perdere l'intera collezione Panini messa in piedi dagli organi di informazione; ma il manager spagnolo non voleva proprio nessuno?
Mentre Iniesta e compagni alzavano la coppa del mondo, in casa neroazzurra faceva le valige anche Gabrieli Oriali, annunciando lui stesso il divorzio dalla società nerazzurra per dissapori con la dirigenza.
Insomma, una situazione un po' confusionaria.
Il mondiale sud-africano, in più, ci ha messo del suo, restituendo gran parte di quegli elementi che fecero la differenza in condizioni atletiche pessime.
La goccia non aspettava altro che uscire dal vaso.

mercoledì 22 dicembre 2010

STABILE

CAMPAGNA ELETTORALE / 3

Nel primo anno di presidenza ha perso il consenso dei moderati e degli indipendenti, insistendo sulla riforma sanitaria nel pieno della crisi economica. Nel secondo anno ha perso i suoi, delusi dai troppi compromessi. Nel terzo, il 2011, gli resta poco da perdere.
L'anno delle presidenziali è il 2012, ma a definire il lotto di candidati conservatori che sfiderà il presidente sarà quello che sta per iniziare.

THE EMIRATES PITCH

martedì 21 dicembre 2010

IL GENIO VIVE

BASTA LEGGERE

Camillo, puntualmente, ci aggiorna sul pensiero unico del giornalista collettivo. Ricorderete dell'utilizzo dei cable di WikiLeaks per accusare Berlusconi di essere poco filo-americano, bene, ora viene utilizzato un altro cable per accusare il Premier di essere troppo filo-americano (sul caso Calipari).
Per confondere meglio le acque, e bacchettare ulteriormente il Cavaliere, sembrerebbe che gli americani critichino Berlusconi anche su questo, che lo accusino, che svelino chissà qualche altra malefatta.
Invece l'Ambasciatore Mel Sembler suggerisce a Washington di assecondare la versione italiana e gli sforzi del governo per non creare casini giudiziari transatlantici, spingendosi addirittura a criticare la magistratura italiana: "nota per piegare leggi del genere ai propri scopi".
L'opposizione allora si scatena, gridando all'insabbiamento delle indagini. Come sempre, non ha idea di che cosa parla. Il rapporto italiano, quello che gli americani decidono di non criticare, non è un insabbiamento, anzi, dà ragione alla testimonianza della Sgrena e del suo autista iracheno che gli americani hanno rigettato (gli italiani non hanno commesso errori, l'errore è stato americano).

LO SAPEVANO TUTTI

"A noi è sempre stato detto che l’UcFlor è un’azienda sana e senza problemi. Chi ha gestito l’UcFlor in questi anni deve assumersi le proprie responsabilità. Ora apriamo questo coperchio e qualcuno dovrà pagare, ma non dovranno certo essere i floricoltori a farlo.". Con queste parole, il Sindaco Maurizio Zoccarato, ha fatto il punto della situazione di quello che una volta veniva considerato il Mercato dei Fiori di Sanremo. Parla di responsabilità, quelle della vecchia Amministrazione (il Dott. Paolo Calcia di Torino ha fatto una relazione con crediti ‘in sofferenza’ intorno ai 700mila euro, che derivano da gestioni del 2004, 2005 e 2006), che avrebbe nel corso di dodici anni formato un buco di circa due milioni di euro, e di chi ha scaldato poltrone facendo danni all'intera collettività.
Intanto si dimettono i rappresentanti del Comune di Sanremo all’interno dell’UcFlor, l’azienda che gestisce il Mercato dei Fiori. La decisione riguarda Umberto Riccio, Marco Damiano e Nicolino Del Sole, su input dell’Amministrazione Zoccarato. Il Comune, in questo modo, prende le distanze dall’associazione dei molti produttori che fanno capo alle associazioni di categoria. Il caso nasce proprio con l’ingresso dei rappresentanti del Comune, che hanno da subito verificato la grave situazione economica. Nei mesi in cui i tre hanno lavorato all’interno del Cda, il paventato deficit di 70mila euro è passato a quasi due milioni.

MONITORING AMERICA

Il WP scrive che dopo gli attacchi terroristici del 2001, gli Stati Uniti stanno mettendo insieme un vasto apparato di intelligence interna per raccogliere informazioni sugli americani.
Il sistema, di gran lunga il più grande e tecnologicamente sofisticato nella storia della nazione, raccoglie, memorizza e analizza informazioni su migliaia di cittadini statunitensi.

CIAO "VECIO"

E' stato il mio calcio, tutto il mio calcio, quello che ancora oggi mi porto dietro e che mai dimenticherò.
In quell'Italia che stava venendo fuori da un decennio di piombo e morti ammazzati fu la luce che illuminò il mio essere bambino, ancora estraneo al mondo che mi circondava. Erano gli anni di una Nazionale di calcio che si portava dietro gli eroi (anche se perdenti) del mondiale argentino, composto dal blocco Juventus che dominava il calcio italiano. Nacque lì il mio mondo fatto di figurine Panini, delle sfide infinite al Subbuteo, del "calcio minuto per minuto" ascoltato alla radio, di quella "Domenica Sportiva" che mi fece vedere il gioco più bello del mondo, di quel "90° minuto" atteso come un regalo di Natale.
Ricorderò per sempre quell'estate, l'estate del 1982. Di quel primo televisore a colori che prendeva il posto del valvolare in bianco e nero, della nazionale neozelandese presa a pallonate da Zico e compagni, di quella semi-finale che non voleva finire mai tra Germania dell'Ovest e Francia, dello sceicco del Kuwait che fece annullare un gol a Giresse, del "biscotto" tra tedeschi e austriaci, dell'Argentina campione in carica e della sua star Diego Armando Maradona.

INVASIONI DA NOBEL

I bombardamenti con i droni evidentemente non bastano, l'Amministrazione fa sapere al New York Times di essere pronta a portare i soldati e le forze speciali dentro il territorio pakistano. Senza ONU, senza autorizzazione del Congresso, solo con i poteri di guerra, solo con l'espansione del potere esecutivo di cui parlava Dick Cheney. Tranquilli, non protesterà nessuno. Il comandante in capo è Nobel per la Pace.

lunedì 20 dicembre 2010

FOTO DEL GIORNO

GALA’ INTERNAZIONALE DEL TROTTO / 1

Confermati i partenti..

Galà Internazionale del trotto- gruppo 1 - euro 165.000 – m. 2100

1 Lisa America (T. Jansson)
2 Lemon Ice (A. Gocciadoro)
3 Lana del Rio (Santo Mollo)
4 Irving Rivarco (R. Vecchione)
5 Italiano (E. Bellei)
6 Mondiale Ok (G. Minnucci)
7 Look Mp (S. Dell’Annunziata)
8 Mambo Font Sm (N. Cintura)
9 Fusetta (M. Serra)
10 Melania Sf (W. Paal)
11 Iulius del Ronco (M. Guzzinati)

Sferrati: Lemon Ice, Lana del Rio, Irving Rivarco, Italiano, Look Mp, Fusetta e Iulius del Ronco.

METTETEVI D'ACCORDO

"We are starting it in July 2011 and we are going to be totally out of there, come hell or high water, by 2014."

LA CITTA' DELLA MOVIDA

Una volta era riconosciuta come la "Città dei Fiori", oltre a quella del Festival della Canzone Italiana.
Riconosciuta e valorizzata grazie anche ad un clima quasi perfetto per la coltivazione in pieno campo, e in serra, delle più variegate specie. In primavera, da qualunque posto si arrivasse, i colori riempivano gli occhi dei turisti, ammaliati da tanta natura, da quella poesia che il fiore riesce a trasmettere.
Ora no. Ora si mettono in cassa integrazione i dipendenti della cattedrale del deserto, si fanno parole sul come, dove e quando rimettere in piedi quella che era la forza economica della provincia e della città, si fanno spedizioni oltre confine per vedere (?) come si comportano i paesi concorrenti nella commercializzazione del fiore.
Però c'è chi ci tiene a Sanremo, e allora è quasi tutto pronto per vivere il capodanno 2011 fatto di luci, suoni, immagini e animazioni speciali; tutto rigorosamente senza fiori, quelli ormai non li considera più nessuno.

WELCOME BACK AARON

Finalmente in campo, nuovamente a fare sul serio.
Aaron Ramsey è tornato sabato pomeriggio nell'incontro tra il Nottingham Forest e il Crystal Palace, vinto dai padroni di casa per 3-0, subentrando a sedici minuti dal termine.
Il debutto al City Ground è stata poca cosa per il giovane centrocampista gallese, anche se ha fatto in tempo a partecipare all'azione che ha portato i Reds sul definitivo 3-0.
Altri Gunners impegnati nei prestiti.

UN NIPPONICO AGLI ORDINI DI WENGER

Arsenal Football Club is delighted to confirm that Japanese forward Ryo Miyaichi will be joining the Club in January 2011.
Everyone associated with the Club wishes Ryo, 18, well in the forthcoming All Japan High School Soccer Tournament, where he is representing Chukyodai Chuyko High School.
Once the national championships are concluded, Ryo will join up with his new team-mates in London.

domenica 19 dicembre 2010

MIGLIORI DISCHI DELL'ANNO

Camillo fa davvero una bella panoramica, ma bella, bella, bella.
Assolutamente d'accordo sul miglior disco soul: I Learned the Hard Way della fantastica Sharon Jones.
Per quel che riguarda il miglior brano dell'anno, aggiungo: All delighted people vince per distacco.

IL BUON SENSO

A Washington, negli uffici della sicurezza nazionale e sui grandi giornali sembra di rivivere la battaglia politica, intestina e burocratica tra Pentagono e Cia che ha infestato il secondo mandato di George W. Bush. Barack Obama, come il predecessore, prende decisioni impopolari sulle questioni militari e si deve difendere dai leak, dalle fughe di notizie, che gli apparati di intelligence e gli oppositori interni usano per contrastare la sua politica.

sabato 18 dicembre 2010

MATCH POSTPONED: ARSENAL - STOKE CITY


Further to a huge deluge of snow in north London starting over Emirates Stadium at 11.38am, the match referee Lee Mason made the decision at 12.07pm to postpone today’s match.
Approximately three inches of snow fell over this half hour period and there continues to be heavy snowfall with no apparent let up.
All tickets purchased for this match will be valid for the re-arranged fixture.
Details of the rearranged fixture will be communicated in due course.

NOBEL PER LA PACE / 85

I Predators Usa hanno attaccato nella zona di Khyber, in Pakistan, per il secondo giorno consecutivo. Cinquantaquattro terroristi sono stati uccisi in tre attacchi separati in una zona del Khyber, nota per ospitare i talebani e al Qaeda.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - STOKE CITY


From Arsenal.Com by Richard Clarke

venerdì 17 dicembre 2010

GALA’ INTERNAZIONALE DEL TROTTO

Oggi sono giunte le conferme: sia Lisa America che Lana del Rio saranno partenti domenica 26 dicembre.
La portacolori della Guida Italia per portare avanti la condizione in vista dell'appuntamento dell'anno, mentre per la giumenta allenata ed interpretata da Santo Mollo per confermarsi ad alto livello.
Nessun straniero ha confermato la partecipazione.

CHAMPIONS LEAGUE DRAW ARSENAL

First leg
Arsenal v Barcelona
Wednesday 16th February 2011
Kick Off: 19.45 UK
To be played at Emirates Stadium


Second leg
Barcelona v Arsenal
Tuesday 8th March 2011
Kick Off: 19:45 UK
To be played at Camp Nou

giovedì 16 dicembre 2010

ESPOSTO PROCURA DI ROMA

L’Associazione Giùlemanidallajuve ha depositato in data odierna esposto querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma.
L’Associazione si è costituita come vero e proprio osservatorio sull’esercizio della Giustizia Sportiva, rilevando sovente un inspiegabile doppiopesismo. All’uopo, fin dal 2006, sono state indirizzate varie istanze e diffide al fine di sollecitare le attività della Procura Federale guidata dal Dott. Palazzi, senza tuttavia ottenere alcun riscontro.
In qualità di soggetti facenti parte di un ente pubblico (FIGC), il Dott. Palazzi e gli Organi preposti dalla F.I.G.C. alla giustizia sportiva debbono improntare la loro azione a principi di parità di trattamento e di imparzialità ex artt. 1 e segg. della L n. 241 del 1990 e quindi valutare eventuali illeciti sportivi anche nei confronti di altre squadre e procedere alla relative indagini del caso, se non si vuole incorrere nella ipotesi di violazione degli art. 323 e 328 c.p..
L’odierno esposto, con cui si intende determinare gli eventuali reati posti in essere dal Dott. Palazzi nell’esercizio delle sue funzioni, è solo il primo di una lunga serie. Non v’è dubbio che debbano essere valutate, sia sotto il profilo penale che civile, le posizioni di altre figure istituzionali della FIGC.

VA TUTTO BENE

In the past, we too often defined our relationship with Pakistan narrowly. Those days are over. Moving forward, we are committed to a partnership with Pakistan that is built on a foundation of mutual interest, mutual respect, and mutual trust.
President Barack Obama, West Point, December 1, 2009

mercoledì 15 dicembre 2010

SONO PASSATI 60 ANNI

I timori dei nostri floricoltori sono ampiamente giustificati.
La concorrenza dell’Olanda si fa sentire e le statistiche ci danno torto.Bisogna cambiare sistema se si vuol sopravvivere.

Così titolava L’Eco della Riviera di domenica 22 settembre 1963 in un articolo di Luigi Giglio, che analizzava il difficile momento del settore.
Sono passati quasi 60 anni ed i titoli dei giornali di questi giorni sono praticamente identici.
Stiamo parlando della floricoltura che si è sviluppata in piena Belle Epoque, e che negli anni d'oro del boom economico arrivava a rappresentare quasi l'80% dell'intero business mondiale. In quegli anni il dibattito, sostenuto con grande passione da studiosi ed esperti, era seguito con attenzione da tutti gli organi di stampa; le analisi pubblicate erano sempre basate su studi e ricerche approfondite e l’opinione pubblica discuteva animatamente.

RISOLVEVA PROBLEMI

«Mi chiamo Wolf, risolvo problemi», diceva uno dei personaggi del film di Quentin Tarantino Pulp Fiction. Richard detto Dick Holbrooke, morto nella notte di lunedì a Washington all’età di 69 anni, era chiamato il bulldozer per i suoi modi franchi ed eccessivi, ma è stato l’uomo cui l’America si è spesso affidata per risolvere i suoi problemi geopolitici.

LORO, I DISCRIMINATI

Alcuni dati, perché diversamente non si potrebbe iniziare: 1) in due anni sono stati espulsi dal lavoro più di un milione di italiani; 2) lo stesso numero, trattabile tranquillamente in eccesso, non trova lavoro, e la discesa del prodotto interno lordo deve ancora cominciare; 3) il reddito medio annuo degli italiani è di circa 20 mila euro; 4) in vaste aree del Paese questa cifra ha tendenza a scendere, e non di poco.
Eppure c'è chi ha proclamato e manifestato il volere di scioperare, trattando il proprio contratto, pensando, come giusto che sia, alla propria categoria, ma dimenticando il senso della misura.
L'argomento, a questo punto, è chiaro: lo sciopero calciatori.
"Si va verso la revoca dello sciopero". Aveva annunciato il presidente dell'Associazione italiana calciatori, Sergio Campana, al termine dell'incontro in Federcalcio con il presidente della Figc, Giancarlo Abete, e i rappresentanti della Lega di A. "L'accordo sui sei punti c'è, - spiegava Campana - sui fuori rosa c'è una riserva da parte della Lega. Non possiamo annunciare ufficialmente la revoca dello sciopero, anche se abbiamo fatto grossi passi avanti. C'è ottimismo. Sentiremo i calciatori e credo ci siano buone possibilità per raggiungere l'accordo".
Alla fine lo sciopero non si è fatto, tutti sono scesi in campo. Il perché non mi interessa, i particolari dettagliati nemmeno, né quelli di Maurizio Beretta né tanto meno quelli di Campana, perché un punto, questo si non un dettaglio, mi preme evidenziare: l'idea stessa è stata l'amara diapositiva dei tempi in cui viviamo, dove il senso della misura ha perso l'orientamento e gli schiaffi arrivano sonori.

SI RICOMINCIA

Con l’eccezione del caso WikiLeaks, su cui il presidente americano ha enormi responsabilità, questa che si chiude è stata una settimana molto positiva per Barack Obama. Formidabile, addirittura. Da segnarsela sul calendario. Forse, in questi ultimi sette giorni, è iniziata davvero la presidenza Obama. Un nuovo inizio. Il primo vero e concreto passo verso il compimento delle sue più ambiziose promesse elettorali. Sì, d’accordo, Obama aveva giurato di far scadere i tagli fiscali di Bush per i più ricchi, aveva annunciato che avrebbe chiuso Guantanamo entro l’anno scorso e aveva anche assicurato che avrebbe cancellato la legge che limita l’arruolamento dei gay nell’esercito. Non ha fatto nessuna di queste tre cose, il presidente. Non c’è riuscito.
Ma questi erano soltanto dettagli del suo programma, piccoli particolari della sua agenda elettorale, minuzie rispetto alla portata rivoluzionaria della sua traiettoria politica e personale.
Obama non è stato eletto per aumentare le tasse ai ricchi, per chiudere il carcere antiterrorismo o per consentire ai militari di dichiarare il proprio orientamento sessuale. È stato eletto per riscattare il sogno americano.

UN PAESE ALLO SFASCIO

Guerriglia urbana a Roma
Scontri partiti dalle vie del centro
A piazza del Popolo
In via Ferdinando di Savoia
A corso Vittorio a Roma è entrato in azione un gruppetto di violenti, vestiti di nero alla «black block»
Auto in fiamme in via del babbuino
Oltre cento i feriti, fermati 41 manifestanti per gli scontri

martedì 14 dicembre 2010

REPORT: MANCHESTER UNITED 1-0 ARSENAL

Inizio con una premessa: preferisco vincere, perdere o pareggiare giocando da Arsenal, per tutti i novanta minuti, sempre. Ora la gara.
Viene difficile scrivere della partita, persa per un episodio, ancora una volta non demeritando, anzi, dove per larghi tratti siamo stati capaci di essere superiori.
Impressione personale: abbiamo buttato via il primo tempo. Giocato molto bene, per carità, non soffrendo mai il gioco sulle fasce dei Red Devils, coprendo bene la zona centrale, alzando un ottimo pressing e costringendo i padroni di casa a ripiegare in più di una circostanza verso Van der Sar. Il tutto con grinta, determinazione e abnegazione; nei primi trentacinque minuti i tifosi di Manchester non si sono sentiti. Ma è mancato, come premesso, il gioco Arsenal, quello spregiudicato e capace di mettere in difficoltà chiunque, quello che se ne infischia della tattica e da sfogo al talento, alle improvvisate dei singoli. Nonostante questo siamo andati al riposo sotto di un gol, un fottutissimo gol a quattro minuti dal termine del primo tempo, un episodio che non ha reso merito alla prestazione dei ragazzi, uno svantaggio immeritato, come sempre accade in queste gare.

lunedì 13 dicembre 2010

IL PRINCIPINO E' DIVENTATO RE

Ne ho sempre scritto bene, perché il suo modo di fare football mi attrae, mi rapisce, e forse incarna quello che mi è sempre piaciuto fare in campo, più di qualunque altro ruolo.
Ne ho sempre scritto bene perché in Lui ho sempre visto il talento, l'intelligenza, quell'essere italiano con colpi da sud-americano, e oggi mi piace fare un tuffo nel passato, nel passato di chi, ieri sera contro l'odiata Lazio, è stato il migliore in campo, per distacco.
Febbraio di quindici anni fa, periferia sud-est della capitale.
A Torbellamonaca si gioca a pallone, in uno dei tanti campi polverosi, dove i genitori assistono sotto un sole anomalo alla sfida tra due club dilettantistici, quelli che non finiscono in televisione, che non riportano né immagini né video, dove il cuoio è questione per piccoli, che vogliono diventare grandi.
Il Villaggio Breda conduce per 2-1, e alla fine della partita non manca molto. Moretti, il tecnico della Spes Montesacro, non vuole perdere, si agita in panchina, sa che c'è ancora tempo, e soprattutto sa di avere un asso nella manica. Si alza di scatto dalla panchina e ordina: "Ehi piccolè, forza scaldati!".
Alberto guarda fisso negli occhi il mister, quasi incredulo, e compie quei gesti che vede fare ai grandi in televisione: si aggiusta i lacci degli scarpini, si toglie il fratino, si gira verso il dirigente accompagnatore e con timidezza esclama: "Sono pronto Mister".
Il sole di quel fine inverno romano inizia a scendere, è da poco passata l'una, e Alberto fa il suo ingresso in campo, a pochi minuti dal termine, con il Montesacro sotto di un gol.

FIDUCIA ED ENTUSIASMO

Nell'ultima partita, quella contro il Partizan Belgrado, sinceramente non abbiamo giocato benissimo, ma questo perché molti giocatori avevano già in mente la sfida con il Manchester United. Probabilmente in molti si sono distratti, ma l'importante era strappare la qualificazione per gli ottavi di finale. Il Manchester sembra poter diventare più forte giorno dopo giorno, infatti riesce a migliorare gara dopo gara. Inoltre, ora possono contare anche sul ritorno di Rooney che si sta riavvicinando alla forma migliore e anche grazie a questo lo United sarà sicuramente uno dei pretendenti principali per la vittoria finale sia in Premier League che in Champions League.
Credo che saranno un avversario veramente ostico da affrontare nella seconda parte della stagione, soprattutto perché in difesa hanno sistemato i problemi che avevano e sono tornati a essere una squadra a cui è sempre difficile segnare. Se poi si aggiungono anche le incredibili doti offensive, potranno rivelarsi veramente pericolosi.

MATCH PREVIEW: MANCHESTER UNITED - ARSENAL

FOTO DEL GIORNO

LO STILE JUVENTUS / 21

Stavolta inizio con il dire che ha ragione: "certe vittorie cambiano la stagione".
Diversamente non potrebbe, perché vincere a due secondi dal fischio finale e così facendo prendersi il secondo posto in classifica è qualcosa che offre più dei tre punti in palio, di una vittoria pre-natalizia.
Poi si perde, un'altra volta ed inevitabilmente: "Giornata dopo giornata la squadra juventina sta andando sempre di più oltre le aspettative di inizio stagione.". Secondo Lui, però. Perché da queste parti era evidente fin da quando le bocce stavano ferme, che quella squadra aveva la qualità, il potenziale e la carica morale del mister per fare bene.
L'anti-Milan? Chiude con saggezza: "il campionato è ancora lungo".

domenica 12 dicembre 2010

WITH THE HEART

Ancora poco più di ventiquattr'ore e sarà Manchester United-Arsenal, Red Devils contro Gunners, Sir Alex Fergusson vs Arséne Wenger, e la sfida tra i campioni che calcheranno il prato dell'Old Trafford.
In palio ci saranno tre punti importanti, utili per una classifica che dopo diciassette turni è trafficata come la Metro il lunedì mattina. Ma soprattutto, vista in chiave Gunners, ci sarà in palio la consapevolezza di essere diventati grandi, di dimostrare, in primis a se stessi, di poter realmente competere per il titolo, di avere la giusta mentalità ed invertire, dopo anni, il trend nei match contro le "big".
Non sarà facile, perché diversamente non potrebbe. 
Si potrebbe, a questo punto, fare qualunque tipo di discorso sugli schieramenti in campo, sul modulo che adotteranno i manager, sulle mosse dell'uno e dell'altro, fino a giungere al tam tam delle parole pre-match, ma credo che si perderebbe l'orientamento, lo scopo di questa gara.
So solo che l'Arsenal giocherà da Arsenal, come natura impone, che chiunque vestirà una maglia da titolare scenderà in campo pensando, usando la testa, dando libero sfogo al proprio talento, come l'arséne-pensiero vuole. La differenza la farà la concentrazione, l'orgoglio, la voglia di provarci fino alla fine. Ma soprattutto il cuore, e in quello dell'Arsenal io ci credo.

venerdì 10 dicembre 2010

CAMPAGNA ELETTORALE / 2

DOPO LA PIOGGIA - IL VIDEOCLIP

NON FUNZIONA NIENTE

Ora rivedono e razionalizzano, perché c’è chi ritiene che negli anni scorsi si sia ecceduto in spese e assunzioni. 
Si citano anche esempi come l’acquisto di una sistema elettronico per la gestione degli ingressi al mercato, con una spesa di 100 mila euro, che non ha mai funzionato, o gli 11 mila euro spesi per un programma, che non va.
Per non parlare degli ascensori e delle scale: dei primi ne è rimasto solo uno in funzione, mentre le seconde sono quasi tutte al buio.

giovedì 9 dicembre 2010

IL MALEDETTO UNITED

Agli amanti, ma anche ai semplici intrattenitori occasionali di letteratura sportiva non deve mancare. Al suo interno due binari convergenti e due storie: la prima va dal Clough giocatore al Clough mito del Derby County. Con i Rams si afferma e vince un campionato impossibile nel 1971/72. Prova a giocarsi la Coppa dei Campioni, ma la Juventus e la successiva partita contro l'odiatissimo Leeds lo fregano. Da qui il garbuglio si complica: il Presidente e quasi l’intero consiglio direttivo non lo sopportano perché vince senza ritegno, parla senza dare quel falso rispetto che si attendono i capi, allena schiacciando il mondo di una squadra tra le sue mani. Lo licenziano e il popolo s’infuria. Lui vorrebbe diventare capopopolo ma la realtà è più brutta di qualsiasi altro incubo. Per dispetto, per sfregio, per spregio, accetta la proposta fatta al mare (mentre era in vacanza dopo essere stato assunto dal Brighton) da un sudato emissario del Leeds United, la squadra più odiata, la squadra che vince male e sputtana le idee di Clough sul calcio e sulla vita. Don Revie ha soccorso la Nazionale in ambasce dopo la notte di Tomaszewski. A lui, che puntava all’Albione per superbia e meriti, resta la nemesi e la vendetta: allenare il Leeds distruggendo lo stile di Revie e fare propri quei calciatori che lo odiano più di qualunque altro, ma senza Peter Thomas Taylor, il suo eterno braccio destro. A questo punto si riavvolge il nastro per partire dalla prima pagina, scorrendo la storia parallela dei 44 giorni di Clough al Leeds, in un delirio di cattiverie a cui tutti partecipano. I nomi e i caratteri di quegli anni scorrono per farsi ricordare e ripulire l’aria idiota che molti di loro hanno oggi. Questo il pregio primo, far vivere un’atmosfera calcistica che oggi esiste solo nelle sue sfaccettature impure. È una sfida di orgogli che ormai non si vede più. Domina l’idea malsana che siamo tutti professionisti.
Il libro è eccezionale perché vive dei pensieri di Clough, che sa di essere burattinaio e burattino insieme, e che conosce il mondo in cui vive. Non sembra mai vittima Clough, perché domina qualsiasi situazione, anche quelle in cui è disperato, anche quando perde in campo e nella vita, sa che il suo destino non si fermerà lì, sa che tutto ritornerà a girare nel suo verso.
Il libro è un turbine da cui non riesci ad uscire, anche grazie ad una scrittura martellante, che non lascia respiro, fatta di frasi che si arrotolano su se stesse e corrono veloci, lasciandoti l’esperienza dell’emozione provata attraverso gli occhi.
Ma Clough è un santo o un diavolo? Di sicuro è un uomo e David Peace ce lo fa capire bene, senza fermarsi all’immaginato. Un tuffo in un cervello. Fatastico.

DENUNCE IGNORATE

Un audit di Telecom Italia finora mai emerso e che fin dal 2003 denunciava l'abuso della "procedura semplificata" per i pagamenti effettuati dalla Security. Sarebbe questo, secondo le prime indiscrezioni, uno dei punti salienti del "rapporto Deloitte", un compendio di tutte le anomalie avvenute sotto la gestione di Marco Tronchetti Provera.

POLTRONE BUCATE

L’ombra che si sta allungando sul mercato dei fiori, o meglio sulla cooperativa Ucflor che lo gestisce, è quella del commissariamento, dovuto al "buco" di bilancio: un deficit per il 2010 già valutato in 500 mila euro, con la prospettiva di aumentare di un altro milione in seguito alla sentenza di risarcimento a favore dell’impresa Maltauro per un contenzioso.
Quanto la situazione sia critica, come mai in passato, lo dimostra l’inedita mobilitazione "bipartisan" nata per affrontare la crisi e accantonare le polemiche politico-amministrative già esplose in Consiglio comunale nel momento in cui si è cominciato a parlare di colpe e responsabilità che hanno portato all’attuale situazione. Al capezzale della cattedrale nel deserto si è formato un gruppo di lavoro che per lunedì ha programmato una visita in valle Armea proprio per affrontare la situazione. Il numero uno di Palazzo Bellevue ha dichiarato: "C’è la volontà politica di affrontare una crisi che non è solo del mercato, ma di tutto il sistema-floricoltura. Ora serve anche l’aiuto delle associazioni di categoria, ci aspettiamo proposte concrete: non è più tempo di spartizione delle poltrone.".

REPORT: ARSENAL 3-1 PARTIZAN BELGRADO

Decimo anno consecutivo agli ottavi di Champions League. Basterebbe questo dato per capire le capacità manageriali di Arséne Wenger, l'uomo che ha legato la sua vita, professionale e non, al nome Arsenal.
Una società che ha avuto la pazienza di aspettare, una società che ha creduto nell'uomo di Tolosa, che insieme hanno programmato il futuro, credendo nei giovani, scartando le spese folli e fini a se stesse, rischiando l'impopolarità per il bene dei Gunners.
Una favola che oggi è diventata una realtà. Stadio di proprietà (e che stadio), un gruppo di ragazzi allevati nel nuovissimo e prestigioso centro sportivo, bilanci in ordine, strutture all'avanguardia, una politica impostata secondo i voleri del manager, un gioco espresso in campo tra i migliori del pianeta.
Venerdì 17 dicembre a Nyon, in Svizzera, si svolgeranno i sorteggi della fase a eliminazione diretta, e poco importa chi saranno gli avversari di turno, l'importante sarà esserci, l'importante sarà provarci ancora.
Da oggi il pensiero sarà rivolto esclusivamente alla Premier, nel difendere il primo posto in classifica, nel mettere insieme la squadra migliore per affrontare qualunque tipo di avversario, a cominciare da lunedì sera, quando all'Old Trafford saremo ospiti dello United, e in panchina siederà ancora Lui.
L'uomo che ha portato per la prima volta una squadra di Londra in finale di Champions, l'uomo che ha legato per sempre il suo nome all'Arsenal, l'uomo che ha cambiato il modo di pensare football, che ha fatto di necessità virtù, lavorando con pochi denari, pensando al bene economico del club senza fargli mancare mai gli introiti, e che per il decimo anno consecutivo ha fatto accedere l'Arsenal tra le migliori sedici del Vecchio Continente. 
Semplicemente Arséne Wenger.

martedì 7 dicembre 2010

CAMPAGNA ELETTORALE / 1

Obama ha trovato un accordo con i repubblicani e, contrariamente a quanto aveva promesso, ha prorogato di due anni i tagli fiscali di Bush (anche per i redditi più alti). Furiosa la base progressista del presidente. Il New York Times, nel suo editoriale odierno, scrive: "That is not compromise. It is capitulation.". Il Post, invece, ci vede più lungo: "The move is based on a political calculation, drawn from his party's midterm defeat, that places a premium on winning back independent voters.".
Intanto è uscito nelle librerie americane il secondo libro di Sarah Palin “America by heart”. L’ex governatrice dell’Alaska non abbandona la sua vecchia passione di attaccare a muso duro i suoi avversari. Ovviamente, il presidente Obama è uno degli obiettivi preferiti ma, ancor di più , lo è la First Lady, Michelle Obama per il suo "razzismo contro i bianchi".
L’episodio al quale la Palin fa riferimento è, ancora una volta, quello del 2008 quando Michelle Obama, intervenendo alla convention dei democratici dopo la vittoria alle primarie di suo marito, si dichiarò "per la prima volta in età adulta, orgogliosa del suo paese". La Palin non si concentra esclusivamente sugli Obama ma, quando lo fa, indugia più in attacchi di tipo personale che politico.

NOBEL PER LA PACE / 84

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan, il primo del mese di dicembre.
Cinque le vittime.

lunedì 6 dicembre 2010

GOAL OF THE MONTH

THE SPIRIT FOR A TITLE FIGHT

Lo ha detto Arséne Wenger, al termine della gara di sabato pomeriggio contro il Fulham: "We are far from winning the championship yet. The only thing I can say: we have the desire and the spirit to fight for it.".
Parole che trovano conferme nel guardare la classifica di Premier, dove attualmente l'Arsenal occupa la prima posizione (con una gara in più rispetto allo United, distanziato di un solo punto), nella filosofia del manager, che sta portando ad altissimi livelli un gruppo di giovani in cui ha sempre creduto, facendoli crescere sia come calciatori che come uomini, e nei singoli, dove Samir Nasri sta dimostrando per intero tutta la sua classe, grazie alla fiducia che compagni di squadra e società stanno riponendo nel ventitrenne marsigliese.
Lo stesso Samir, ha voluto puntualizzare: "Before I felt too much pressure to score, I wanted it too much maybe. Now I don't worry as much. I'm more at ease in the game and I'm not just looking for goals, I'm looking to work for the team. I think I'm more mature in my football game. I think more with my head.".
Quel pensare con la propria testa a cui Wenger crede, con cui ogni suo giocatore dovrebbe giocare, per divertire e divertirsi. Quelle teste che dovranno assimilare fino in fondo lo spirito di battaglia, utile per arrivare in fondo e lottare per il titolo.

LO STILE JUVENTUS / 20

Probabilmente ed in funzione del trentacinquesimo compleanno del Presidente Andrea Agnelli, ha voluto rendergli omaggio con un bel 10 in pagella, miglior voto tra tutti i presidenti di serie A.
Il voto di migliore in assoluto dovuto alla modifica dell'ambiente bianconero, all'aver riportato lo stile, quella caratteristica che si trova solo nella famiglia Agnelli; appunto.
E, udite udite, complimenti anche alla gestione societaria, nonostante le numerose difficoltà.
Della vittoria di ieri sera dice: "...quest’anno la Juventus ha dimostrato di aver ritrovato quella convinzione, quella voglia di lottare da sempre presente nel suo "dna" che le era mancata negli ultimi anni.".
Ora, visto lo stile, si è anche alzata l'asticella delle probabilità: "...se continua così potrebbe anche fare meglio della Roma e dell’Inter e lottare insieme alla Lazio per il secondo-terzo posto."
Il primo (di posto) lo consegna ancora una volta agli "amici" milanesi, ponendo un quesito: "C’è ancora qualcuno che pensa che Ibrahimovic non è un uomo squadra?".
Risposta: che sia un giocatore che possa fare la differenza (in determinate partite dove il livello di difficoltà è pari ad una sfida tra Davide e Golia) nessuno l'ha mai messo in dubbio, ma uomo squadra proprio no, e il tempo sarà, come sempre, giudice insindacabile.

ASSEGNI

Il "Politicamente Scorretto" ne aveva scritto, spiegando le difficoltà, un giorno, nello spiegare come mai tanti inquirenti e giornalisti consentirono a Massimo Ciancimino di menarli per il naso, fino a consegnare fotocopie d’assegni che Silvio Berlusconi avrebbe dato all’ex sindaco di Palermo. Aggiungendo come le minchionerie cianciminesche hanno anche del comico, come quando sostiene che il vecchio Vito, per andare a incontrare Provenzano, in quel di Roma, a piedi, da Piazza di Spagna a via Vittoria (200 metri, forse) faceva strani giri per confondere eventuali pedinatori. Manco fosse Mennea e a pedinarlo avessero destinato un cieco e uno sciancato. Balle. Di vero c’è solo che Vito Ciancimino era un delinquente e che i soldi accumulati ancora devono essere spartiti, con quel che segue.
Oggi, gli assegni, tornano prepotenti sulla scena.

venerdì 3 dicembre 2010

ROMANZO CRIMINALE / 2


INFORMAZIONI ULTERIORI

Hanno deciso per domani, quando, al Plateau de Gravelle, sarà nuovamente in pista, Lisa America, contro i pari età, contro la sua "nemica" di sempre, contro quel Ready Cash che avrebbe vinto, e bene, il Bretagne.
Nuovamente con i 4 ferri, ancora una volta a sondare il terreno. Per prendere sempre più confidenza, per "rubare" il maggior numero possibile di indizi, per preparare come si deve quell'appuntamento che potrebbe proiettarla nell'olimpo dei grandi, di coloro che il nome rimarrà scolpito per sempre nella corsa più grande di sempre.
Avevo scritto di informazioni positive avute dopo, e soprattutto durante, il Bretagne. Domani servirà ancora una volta per mantenere la condizione, per aprire il fiato, magari a 1500 dalla fine.

OBBIETTIVO 20 GOL


"I give 200%, I play with my heart, I've got guts, I give everything I've got"

CARLING CUP SEMI-FINAL

Carling Cup - 1st Leg Semi Final
Ipswich Town v Arsenal
Wednesday 12th January 2011
Portman Road


Carling Cup - 2nd Leg Semi Final
Arsenal v Ipswich Town
Tuesday 25th January 2011
Emirates Stadium

lunedì 29 novembre 2010

FOTO DEL GIORNO


Nuvole spinte dal vento nel mare tra Spagna e Marocco in una ripresa del satellite Aster del 21 agosto 2002

MA DI COSA STIAMO PARLANDO?

M'ha strappato una risata, anche se ci sarebbe da piangere, Maurizio Beretta, presidente della Lega calcio, quando, a parere suo, ha detto che "Nel complesso è un bel campionato, con ottimi riscontri per ascolti Tv e presenza negli stadi...". Passino le prime due constatazioni, soprattutto la seconda, ma dire che negli stadi italiani si registrano degli ottimi riscontri è quanto meno surreale. I "buchi" che si notano sugli spalti in ogni partita (comprese quelle di Champions League, per non parlare dell'Europa League) è sotto gli occhi di tutti.
Ma il vero problema, sempre secondo il numero uno della Lega intervenuto a Radio Anch'io, sono gli impianti sportivi, gli stadi. "Purtroppo non è una novità, abbiamo il parco stadi più obsoleto d'Europa e non è più accettabile.". E, prendendo a riferimento il rinvio di Bologna-Chievo, aggiunge: "Il telone c'era, anche se nel 2010 sarebbero necessari campi riscaldati e stadi con architetture diverse. È un salto di qualità che va fatto. Speculazioni edilizie? Questi argomenti vengono utilizzati da chi è nemico del calcio, da chi non vuole gli stadi nuovi. Non ci sono villini o speculazione, l'idea è chiara. Negli altri paesi gli stadi sono stati finanziati con molto denaro pubblico, noi invece pensiamo che in questo momento sarebbe più giusto non togliere un euro ai cittadini, ma le risorse da qualche parte devono arrivare e una potrebbe essere legata ad altre iniziative che possano dare sviluppo e occupazione ma le chiavi dell'approvazione dei progetti sarebbero tutte nelle mani delle amministrazioni comunali, questo consentirebbe di avere impianti nuovi, sicuri con nuove tecnologie e senza gravare sulla finanza pubblica.".
Qui la risata si è fatta amara, e la domanda è sorta spontanea: ma lo sa quel che dice?
Prendiamo ad esempio un Paese, l'Inghilterra, e una società calcistica, l'Arsenal, e vediamo da dove giungono i proventi per costruire una "casa" in cui fare football, e non solo.

LO STILE JUVENTUS / 19

Scrive che la Juventus non ha giocato da Juventus, non approfittando di una Fiorentina rimaneggiata, e che, alla fine, il pareggio è risultato giusto.
Non mi perdo in chiacchiere, e non commento nemmeno la parte in cui scrive "non essendo una squadra che può lottare per lo scudetto", la Juventus sia chiaro, ma scrivo numeri e dati dell'incontro dell'altra sera.
Tiri totali: Juventus 26; Fiorentina 9.
Tiri nello specchio della porta: Juventus 6; Fiorentina 1 (uno, one, 1!!).
Corner: Juventus 9; Fiorentina 6.
Possesso palla: Juventus 62%; Fiorentina 38%.
Parate decisive: Juventus 1; Fiorentina 5.
Migliore in campo: Artur Boruc, portiere della Fiorentina.
In una gara dai contenuti tecnici mediocri il pareggio, numeri alla mano, è effettivamente giusto. O no?

domenica 28 novembre 2010

FA CUP DRAW


Arsenal have been drawn at home to Leeds United in the FA Cup Third Round. Ties will take place over the weekend of January 8 and 9.

NOBEL PER LA PACE / 83

Altro attacco missilistico obamiano. Questa volta nella zona del Mir Ali.
Quattro le vittime.

sabato 27 novembre 2010

UN MONDO CHE TORNA A MUOVERSI

Il sogno di un'estate ormai lontana ritorna. 
Ridà luce a noi, navigatori di mari di seta, fragili esseri di un'altra realtà. 
Le nostre ombre intrise di nostalgia, rinchiuse in una favola di follia, cambiano i colori di giorni immobili che abbiamo lasciato qui. 
Bruciamo le frasi gelide, apriamo i veli di una notte incantata. 
L'anima di Rossomargot è pronta nuovamente a graffiare, in un mondo che torna a muoversi

UN SINDACO MODERNO

Viviamo, ormai da anni, nel Paese delle parole. Le fa la politica, e il più delle volte rimangono tali, le fanno i signori dell'informazione, fornendo verità di comodo, le fanno anche coloro che con un libro pensano di avere scoperto l'acqua calda, fornendo, questa volta, verità a comando.
Ha fare parole c'ha pensato anche il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, diventando protagonista per un giorno.
Il primo cittadino del capoluogo toscano ha usato il calcio per diventare famoso, ha usato la Juventus per riempirsi la bocca di morali e giudizi.
Secondo il Renzi la partita con la Juventus è speciale: "Vincere a Torino sarebbe non soltanto un atto sportivo, ma un atto di giustizia storica e culturale per tutti i furti che siamo stati costretti a subire nella nostra storia, l'unica partita che veramente interessa è quella di domani contro quella squadretta con i colori bianchi e neri a bande verticali."

REPORT: ASTON VILLA 2-4 ARSENAL

MATCH PREVIEW: ASTON VILLA - ARSENAL


venerdì 26 novembre 2010

NOBEL PER LA PACE / 82

Altro attacco missilistico statunitense in Pakistan, 4 le vittime.

487 NO LIMITS


Narniz gli ha fatto superare il record di 486 vittorie in un anno: va in testa, lascia via libera a Nolimits di Pippo, si fa superare da Negresco Milar al mezzo giro finale. In retta d’arrivo si infila in open stretch superando con il figlio di Ganymede il battistrada, vincendo a media di 1.13.9. Vittoria numero 487 e quindicesimo scudetto oramai ad un passo. Enrico Bellei, driver no limits.

SCENARI / 2

New York Times, Guardian e Der Spiegel potrebbero nelle prossime ore pubblicare il materiale, dopo averlo visionato e selezionato, che WikiLeaks avrebbe loro passato. Intanto anche il Dipartimento di stato di Hillary Clinton si è sentito in dovere di contattare le proprie controparti, cioè i governi stranieri, avvertendole dell'imminente pubblicazione di suoi documenti scritti per uso interno che potrebbero contenere informazioni riservate o politicamente sensibili. Tra gli interessati dalla fuga di notizie potrebbero esserci, guarda caso, anche i quotidiani italiani.

DAVANTI AD UNO SPECCHIO

Hanno aperto un procedimento disciplinare, quelli dell'Uefa, contro il Real Madrid. La condotta, definita impropria, del tecnico più grande di ogni epoca non è passata inosservata. Un passo indietro. All'Amsterdam Arena, durante in penultimo turno dei raggruppamenti di Champions League, sul risultato di 0-4 per le "merengues", l'allenatore lusitano ha dato ordine a Xabi Alonso e a Sergio Ramos (già ammoniti nel corso del match contro l'Ajax ed entrati quindi in diffida) di perdere tempo sprecando una trentina di secondi abbondanti per battere due calci di punizione.
Risultato: l'arbitro ha ammonito per la seconda volta entrambi, con conseguente espulsione. Le conseguenze? I due salteranno l'ultima partita del girone contro l'Auxerre (il Real Madrid è già qualificato come primo del girone), ma saranno immacolati da diffide alla ripresa del torneo, quando a febbraio le partite cominceranno ad essere o dentro o fuori.

giovedì 25 novembre 2010

SCENARI

Lo dice il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip Crowley, lasciando intendere che l'ulteriore fuga di notizie potrebbe rivelare dossier riservati riguardanti rapporti diplomatici non solo americani, ma anche di altri Paesi.
Crowley ha ribadito che l'iniziativa di Wikileaks è deplorevole, in grado di nuocere alla sicurezza nazionale. Dice di non sapere cosa sarà pubblicato ma che Wikileaks è in possesso di file del Dipartimento di Stato. Si tratta di messaggi e comunicazioni interni alla diplomazia, comprese discussioni con responsabili governativi e con cittadini privati.

mercoledì 24 novembre 2010

"I DON'T THINK ABOUT SARAH PALLIN"

HA ESPULSO IL SISTEMA


Quando uscirò da questo equilibrio che sta sopra la follia potrò dire di averlo visto, di averne apprezzato lo stile, le qualità mediatiche. Perché Lui è il più bravo, il più vero, quello che rischia sempre in prima persona, mettendoci la faccia, allenando squadra, presidenti, direttori sportivi, stampa, tifosi, togliendo pressione a tutto e tutti. Tutti vivono in silenzio, e bene, Lui vive sotto i riflettori, e benissimo.
Ieri sera, all'Amsterdam Arena, ha compiuto quello che nessun'altro al mondo avrebbe avuto solo il coraggio di pensare: ha dato ordine a Sergio Ramos e a Xabi Alonso (già ammoniti nel corso del match ed entrati quindi in diffida) di perdere tempo sprecando una trentina di secondi abbondanti per battere due calci di punizione. Risultato: espulsi entrambi.